Grecia, niente riforme sociali: i commenti di FMI, BCE e UE

Felice Di Maro

25 Febbraio 2015 - 15:07

Il piano di riforme della Grecia è stato al momento accettato da Ue, Bce e Fmi: come commentano l’assenza di riforme sociali e cosa succede all’interno del partito di Tsipras?

Grecia, niente riforme sociali: i commenti di FMI, BCE e UE

Il piano di riforme della Grecia è stato accettato: è subito evidente l’assenza delle tanto attese riforme sociali: cosa ne pensa il partito Syriza di Tsipras e come commentano
FMI, BCE e UE?

Dopo Manolis Glezos, il noto eroe della resistenza greca ed eurodeputato di Syriza, che domenica aveva invitato militanti e simpatizzanti di Syriza alla mobilitazione generale contro l’Intesa Grecia-Ue, anche l’economista Costas Lapavitsas si rivela contrario e chiede a Tsipras una riunione immediata del gruppo parlamentare e degli organi di Syriza.

Quale democrazia può esserci in Grecia se le decisioni vengono prese solo a livello centrale?

Il centralismo delle decisioni va bene per la Commissione europea, Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale, che nell’insieme sono i creditori istituzionali del debito sovrano della Grecia.
Com’è noto l’80% del debito greco è detenuto da istituzioni pubbliche: il 60%, fondo di stabilità europeo (EFSF) e il Meccanismo europeo di stabilità (l’ESM), il 12% dal Fondo monetario internazionale mentre la Banca centrale europea possiede l’8%.

In Grecia c’è tensione per il piano delle riforme presentato da Alexis Tsipras alla Ue, Bce e Fmi.

La parte di quello che doveva essere anche il piano umanitario e sociale è stata (onorando l’Intesa Grecia-Ue di venerdì scorso) notevolmente ridotta.

Solo Buoni pasto, energia e sanità per i poveri (senza reddito), e forse una possibile estensione dello schema pilota di salario minimo.
Proprio il salario minimo doveva essere aumentato in tempo reale per rilanciare il potere di acquisto e in in sintonia con stipendi e pensioni. Al momento niente.

La lotta alla crisi umanitaria avrà effetti negativi sul bilancio?
No. Le condizioni dei ceti più deboli però si aggraveranno e non è un caso che Costas Lapavitsas, economista e parlamentare di Syriza ha chiesto una riunione immediata del gruppo parlamentare e degli organi del partito.

Il piano è stato al momento accettato da Ue, Bce e Fmi.

Niente riforme sociali in Grecia: il commento del FMI
Ciò nonostante Christine Lagarde, direttore generale del Fmi, ha dichiarato il piano è "un valido punto di partenza" ma sottolinea che "in vari settori" mancano rassicurazioni sulle riforme previste dal Memorandum, in particolare Iva, pensioni e continuazione delle liberalizzazioni, privatizzazioni e riforma del lavoro. In pratica chiede più impegni ma non le interessa niente delle condizioni dei greci.

Al riguardo della riforma del lavoro il quotidiano Naftemporiki ha pubblicato un’intervista al nuovo ministro del lavoro Panos Skourletis proprio sulle priorità immediate della nuova direzione del suo ministero sul ripristino del salario minimo a 751 euro, abrogazione del quadro normativo imposto dal memorandum per i licenziamenti collettivi, cancellazione della riduzione delle indennità di licenziamento, limitazione delle forme di lavoro flessibile, ripristino del riposo domenicale.

Niente riforme sociali in Grecia: il commento della BCE
Per la BCE, Mario Draghi dice che la lettera è un punto partenza, ma ha lacune, chissà cosa sta preparando. Draghi commenta che "è un valido punto di partenza" ma dato "il tempo molto limitato disponibile" non è stato possibile ad Atene "elaborare proposte concrete e impegni" su crescita, finanza pubblica e stabilità finanziaria. Ottimo.

La crescita si ha se la domanda aggregata di prodotti e servizi incontra l’offerta ma con un potere di acquisto di salari, stipendi e pensioni in continua diminuzione spieghi il Presidente della Bce come domanda e offerta si possono incontrare?

Niente riforme sociali in Grecia: il commento della Commissione Europea
Anche per la Commissione europea il piano è un buon punto partenza, ed "è sufficientemente completo" e per gli interventi sul piano umanitario va bene che siano quasi nulli.
La revisione del programma, come chiesto dall’Eurogruppo è ottima.
Invita ad avere un forte impegno a combattere l’evasione fiscale e la corruzione.

Vedremo.
Altre osservazioni sono attese prima della fine di aprile.

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it