La Brexit ci sarà?

C. G.

22 Gennaio 2019 - 08:10

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La Brexit si complica: ipotesi secondo referendum prende forza, mentre May presenta il piano B e vola a Bruxelles

La Brexit ci sarà?

Mentre Theresa May ha presentato il suo piano B sulla Brexit, l’ipotesi di un secondo referendum ha cominciato a guadagnare terreno.

Nella giornata di ieri il Primo Ministro britannico ha reso noti i dettagli della sua nuova intesa, praticamente identica alla precedente fatta eccezione per la questione backstop e per qualche altra piccola novità.

Confermando la sua contrarietà all’ipotesi di un secondo referendum la May si è detta pronta a volare a Bruxelles per cercare di convincere le controparti europee sulla bontà del piano B.

Nonostante questo, l’ipotesi di una nuova consultazione elettorale ha preso piede grazie alle ultime proposte dell’opposizione laburista capitanata da Jeremy Corbyn.

Brexit: il piano B di Theresa May

Dopo giorni di colloqui e negoziati con tutti i partiti (eccetto quello laburista) la May è tornata in Parlamento con il tanto atteso piano B sulla Brexit che in realtà ha vantato differenze soltanto minimali rispetto al testo originario.

Fra le novità annunciate, l’abolizione della tassa di 65 sterline per gli europei che stanno richiedendo residenza nel Regno Unito e qualche indicazione aggiuntiva sul backstop.

Il Primo Ministro ha promesso di essere più aperta nei negoziati e si è detta pronta ad eliminare i timori dei parlamentari con un approccio più flessibile. Per cercare di ottenere l’appoggio dei laburisti, nel suo piano B sulla Brexit la May ha reiterato le garanzie sui diritti dei lavoratori e ha confermato la sua intenzione di risolvere la questione irlandese.

“Facendo ciò onoreremo il mandato dei britannici e lasceremo l’Ue in un modo che darà benefici ad ogni parte del Regno Unito e ad ogni cittadino del nostro Paese”,

ha affermato.

L’Ue, dal canto suo, ha aperto ad una nuova fase di lavoro con Londra ribadendo tuttavia come l’accordo trovato a dicembre sia la miglior soluzione possibile.

Ipotesi secondo referendum

Mentre la May ha ribadito la sua contrarietà all’idea di un secondo referendum (che a sua detta minerebbe la fiducia del popolo britannico) Corbyn e i suoi hanno presentato una serie di proposte mirate in quella direzione.

Nello specifico i laburisti hanno proposto una serie di votazioni in Parlamento su diverse opzioni, tutte necessarie ad evitare l’ipotesi di no-deal. Una di queste opzioni è proprio un nuovo referendum nazionale. A poco più di due mesi dalla Brexit, il futuro del Regno Unito appare tutto fuorché definito.

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