La Brexit inizia a mostrare tutti i suoi effetti. Tra questi un massiccio esodo di cittadini europei che stanno abbandonando il Regno Unito. Cosa sta succedendo oltre la Manica?
Brexit: l’esodo dei cittadini UE è iniziato e i dati rilasciati dal Governo non sono per nulla incoraggianti.
Dopo le minacce di numerose banche e società, che si sono dette pronte ad abbandonare il Regno Unito in pieno ciclone Brexit, sul paese arriva ora la scure di un altro esodo: quello dei cittadini europei.
Ricordiamo che, nel momento in cui si scrive, il Regno Unito non ha ancora trovato un accordo per l’abbandono dell’UE, dato che gli ostacoli da superare, ma soprattutto i problemi da risolvere sono ancora immensi e vanno dall’immigrazione al costo della Brexit per le casse inglesi.
Le recenti notizie sull’esodo dei cittadini (e dunque della forza lavoro) dal Regno Unito arrivano poi a pochissimi giorni dalle elezioni generali, convocate a sorpresa per il prossimo 8 giugno, che hanno più volte messo sotto pressione la sterlina inglese. Che cosa sta succedendo oltre la Manica e quali i dati che stanno rendendo evidente la potenza del fenomeno Brexit sui cittadini europei?
Brexit: cittadini UE abbandonano Regno Unito. I numeri
È ufficiale: a causa della Brexit gli europei stanno abbandonando in massa il Regno Unito. Secondo alcuni recenti dati resi noti dal Governo britannico prossimo alle elezioni, nel solo 2016 ben 117.000 cittadini dell’UE hanno scelto di abbandonare il Regno Unito.
Il numero di coloro che hanno lasciato l’Isola di sua Maestà è cresciuto di ben 36 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Le partenze, scrivono le ultime indagini governative, sono coincise con la Brexit, nel dettaglio con la decisione del Regno Unito di abbandonare l’UE sancita con il referendum del 23 giugno scorso che ha messo così in dubbio lo status legale degli stessi cittadini.
La tendenza delineata nel corso degli ultimi anni è sempre stata quella di un esodo verso il Regno Unito. Migliaia di giovani hanno fatto le valige e hanno abbandonato i loro paesi di origine, tra cui l’Italia, per dirigersi verso Londra e le altre città del Regno Unito. Oggi, dopo la Brexit, questa stessa tendenza che aveva fatto del Regno Unito una meta felice, si è invertita. Le migrazioni (nette) dall’UE sono crollate da quota 184.000 del 2015 a quota 133.000 del 2016.
(Brexit in numeri: quanti hanno già lasciato il Regno Unito? Fonte: CNN)
Chi è che ha già abbandonato il Regno Unito dopo la Brexit? La maggior parte di coloro che hanno fatto le valige dopo la storica data del 23 giugno provengono dagli stati UE “novelli”, dell’Europa centrale e orientale. Le loro partenze sono cresciute del 67% nel corso del 2016.
Esodo Brexit: perché abbandonare il Regno Unito?
Le persone hanno abbandonato, e continueranno ad abbandonare, il Regno Unito post-Brexit a causa delle incertezze legate al processo di divorzio dall’UE, a causa di prezzi sempre più alti dopo il crollo della sterlina e anche a causa del rallentamento economico prospettato.
A ciò si aggiunga poi anche l’incremento degli attacchi di matrice razzista nei confronti degli immigrati immediatamente dopo il referendum sulla Brexit.
“Il rallentamento riflette l’incertezza in merito all’attuale e alla futura posizione dei migranti”,
ha affermato Douglas McWilliams, presidente del Centre for Economics and Business Research.
Sotto la legislazione UE i migranti godono degli stessi diritti e doveri dei britannici quando si parla di lavoro, pensioni e assicurazione sanitaria. Il problema è che, con la Brexit, non sappiamo quanto tale normativa europea potrà continuare ad applicarsi ai migranti nel Regno Unito e quanto invece questi verranno privati di tali diritti (e doveri) nel giro di 2 anni.
In poche parole i cittadini UE, quelli che stiamo ora definendo come migranti, stanno abbandonando il Regno Unito poiché nulla è ancora dato sapere in merito al loro status e al loro futuro. Il tutto mentre dal Governo continuano a promettere di “tagliare” l’immigrazione netta, ossia il numero di persone che arrivano nel Regno Unito meno quelle che lo lasciano - nel 2016 il dato è crollato del 25%.
Brexit: esodo migranti sarà disastroso?
Il calo dell’immigrazione netta non sarà del tutto positiva per il Regno Unito. Molti analisti e altrettanti esperti hanno fatto notare come l’economia del Regno Unito dipenda proprio dal flusso costante di immigrati e pertanto dopo l’esodo determinato dalla Brexit sarà colpita duramente.
Si pensi soltanto ai dati sulla disoccupazione: il tasso è ai minimi di 40 anni e molti settori, tra cui anche ospedali, aziende tech e costruzioni, stanno già incontrando molte difficoltà nel reperimento di personale da impiegare in tali mansioni. Le conseguenze della Brexit sulla forza lavoro e dunque sull’economia del Regno Unito potrebbero essere del tutto negative se l’esodo dei cittadini UE continuerà.
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