Brexit, ecco come il Regno Unito potrebbe rimanere nell’Unione

Alessandro Cipolla

17 Gennaio 2019 - 09:18

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Londra nel caos dopo la bocciatura dell’accordo sulla Brexit: se non ci sarà un’intesa prima delle europee, il Regno Unito sarà comunque chiamato alle urne.

Brexit, ecco come il Regno Unito potrebbe rimanere nell’Unione

L’obiettivo è evitare il No Deal. Anche se una folla ha accolto festeggiante la notizia della bocciatura dell’accordo con l’Unione fuori da Westminster, tutto il mondo politico britannico sa bene che questa eventualità sarebbe un disastro per l’economia del Regno Unito.

In queste ore quindi si parla di diversi scenari per questa Brexit, con la situazione che ora è un po’ più chiara dopo che Theresa May è riuscita a superare la mozione di sfiducia presentata dai Laburisti.

Ma ci sono speranze che il Regno Unito possa rimanere nell’Unione Europea? Con le elezioni europee che si terranno a fine maggio, tecnicamente sarà possibile vedere deputati britannici anche in futuro a Strasburgo.

Regno Unito ancora nell’Unione?

La bocciatura dell’accordo da parte della Camera dei Comuni era ampiamente prevista, anche se le proporzioni della debacle della premier Theresa May sono state tali da essere la peggiore sconfitta di sempre da parte di un governo.

Oltre agli unionisti nordirlandesi, anche la bellezza di 118 deputati conservatori hanno votato contro l’accordo stretto dalla May con Bruxelles lo scorso 25 novembre. Adesso però la dead line del 29 marzo si avvicina e sopra i cieli del Regno Unito aleggia sempre più lo spettro di un No Deal.

Uscita indenne dalla mozione di sfiducia, Theresa May adesso è pronta a riaprire i negoziati con l’Europa. Se non dovesse riuscire entro fine marzo a trovare un nuovo accordo, la Brexit potrebbe essere rimandata di qualche mese (fino a inizio luglio) estendendo l’Articolo 50.

Cosa potrebbe succedere in questo lasso di tempo? Non è un mistero che all’Unione Europea non dispiacerebbe affatto che il Regno Unito restasse, anche se il voto della Brexit è stato molto chiaro a riguardo.

Se le trattative venissero prolungate fino all’estate, ecco che i cittadini britannici a fine maggio in occasione delle elezioni europee si recherebbero comunque alle urne in quanto tecnicamente ancora facenti parte dell’Unione.

Quando poi verrà raggiunta un’intesa sulla Brexit, per mezzo di un nuovo accordo oppure di un secondo Referendum, i 73 deputati britannici eletti andrebbero a decadere.

In caso di un clamoroso ripensamento per un remain, ecco che Londra avrebbe comunque i suoi eurodeputati a Strasburgo. In sostanza se il prossimo 29 marzo non entrerà in vigore la Brexit come previsto, il Regno Unito voterà alle europee. Quello che poi potrebbe accadere ancora è tutto da decifrare.

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