Borse europee la settimana dopo la Brexit: indici in negativo, si attenua il sell-off. In rosso tutti gli indici europei.
Borse europee incerte e volatili nella sessione di lunedì in reazione alla vittoria del SI alla Brexit e dopo il venerdì nero che ha visto crollare i mercati azionari di tutto il mondo alla notizia del prossimo abbandono dell’UE da parte del Regno Unito.
Dopo la resistenza in territorio positivo dell’IBEX, anche la Borsa di Madrid torna a scendere; gli altri indici azionari europei viaggiano in territorio sempre più negativo senza riuscire a scrollarsi di dosso la paura per le conseguenze della Brexit.
In Asia recupera solo il Nikkei, che chiude con un +2.4%, sulle attese di un prossimo intervento del Governo direttamente sul mercato nipponico per stabilizzare l’andamento incerto dell’azionario.
Ad un’ora dall’apertura, il DAX tedesco cede lo 0.17%, il CAC scambia a -0.46%, la Borsa di Londra scende ancora dello 0.47% e Piazza Affari scambia quasi invariata a -0.04% ma le perdite si ampliano a cascata e siamo solo a metà sessione.
Borse europee, prosegue effetto Brexit
A poco è servito il fallimento di Podemos, partito indipendentista anti-europeo spagnolo che ha mancato le attese dei sondaggi alle elezioni in Spagna di questa domenica.
Solo pochi giorni fa il sell-off che ha bruciato miliardi di euro sul mercato e scoraggiato gli investitori: la maggioranza degli inglesi ha votato per lasciare l’Unione Europea, confermando un forte livello di incertezza nel blocco economico del Vecchio Continente.
La Borsa Italiana è arrivata a bruciare il 12,48% del suo lavoro, la peggiore di tutte le borse europee. La seconda peggiore è stata Madrid, con un crollo di poco più del 12%.
Su tutti i listini, soprattutto alla Piazza di Milano, ha pesato il grave sell-off del comparto bancario.
Alla Borsa Italiana rimaniamo in attesa della presentazione del nuovo piano industriale di Ubi Banca previsto per la pubblicazione dopo le ore 14:30.
Sul mercato del Forex prosegue il ribasso della sterlina sulla scia dell’effetto Brexit. Venerdì ha toccato i minimi del 1985 ma la valuta inglese sembra non voler arrestare la sua corsa al ribasso. Ne subisce le conseguenze l’euro, che soffre dell’alto grado di incertezza sopra l’eurozona.
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