Una Faq dell’Agenzia delle Entrate solleva nuovi dubbi su uno dei casi di applicazione più frequenti del bonus mobili quello in cui l’acquisto di complementi d’arredo e grandi elettrodomestici avviene contestualmente all’acquisto di una casa ristrutturata.
Dalle ultime informazioni rilasciate dall’Agenzia delle Entrate in una risposta alle FAQ (domande frequenti) elencate sul sito, sorgono nuovi dubbi circa uno dei casi di applicazione più frequenti del bonus mobili, quello in cui è possibile usufruire della detrazione contestualmente all’acquisto di una casa ristrutturata.
Cosa prevede il bonus mobili
Con l’approvazione della Legge di Stabilità sono state confermate per il 2015 tutte le agevolazioni previste nell’ambito del cosiddetto Ecobonus: tra di esse è previsto anche uno specifico bonus, ovvero una detrazione del 50%, ottenibile per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, nell’ambito di un intervento di riqualificazione energetica di un edificio.
Le precedenti posizioni dell’Agenzia delle Entrate
Nei suoi precedenti chiarimenti, ovvero nella Circolare 21/E del 21 Maggio 2014, l’Agenzia delle Entrate aveva specificato che gli interventi di recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio che potevano ammettere il contestuale accesso al bonus mobili, erano quelli nella precedente circolare 29/E del 2013, ovvero la manutenzione ordinaria, solo su parti condominiali; la manutenzione straordinaria; il restauro e risanamento conservativo, la ristrutturazione edilizia, la ricostruzione o ripristino di immobili danneggiati da eventi calamitosi e l’acquisto di abitazioni che facevano parte di immobili o fabbricati completamente ristrutturati da imprese di costruzioni o di ristrutturazione immobiliare.
La recente risposta alle FAQ
Proprio l’ultimo caso, quello di un’abitazione acquistata già ristrutturata, è il caso incriminato, dal momento che la recente risposta alle FAQ pubblicata sul sito dell’Agenzia delle Entrate omette questo ultimo caso e, quindi, di fatto, sembrerebbe eliminarlo dalla rosa dei possibili interventi contestualmente ai quali è possibile godere della detrazione Irpef del 50% sulle spese sostenute per mobili e grandi elettrodomestici. A una domanda in cui si chiede, appunto, se anche l’installazione di un allarme (che consente una specifica detrazione del 50% sulle spese sostenute, per la prevenzione di atti illeciti), possa dar luogo alla contestuale detrazione per l’acquisto di mobili, l’Erario risponde, citando la circolare 29/E che
"il bonus mobili non è collegato a tutti gli interventi, di cui all’articolo 16-bis, Tuir, che consentono di ottenere la detrazione 50%, ma unicamente a quelli di: manutenzione ordinaria e straordinaria; restauro e risanamento conservativo; ristrutturazione edilizia; ripristino dell’immobile a seguito di eventi calamitosi"
Piuttosto che di una decisione ponderata, sembra trattarsi di una svista, dal momento che un provvedimento precedente viene citato in maniera parziale, in ogni caso molti contribuenti saranno gettati nell’incertezza perché portati a considerare quest’ultima posizione piuttosto che gli altri provvedimenti in materia (indicati sopra). Per questo è auspicabile che l’Agenzia delle Entrate chiarisca ora quanto scritto nelle risposte alle FAQ.
Consulta anche le novità del decreto Semplificazioni Fiscali su Ecobonus, bonus mobili e bonus ristrutturazioni.
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