Riprende quota lo yen dopo aver aggiornato livelli minimi sul finire della scorsa ottava. Pesa l’incertezza sulle strategie della FED, che a sorpresa potrebbe avviare il tapering
Cresce l’attesa per il meeting della Federal Reserve, che già da domani inizierà a riunirsi per decidere le nuove strategie di politica monetaria. Mercoledì sera Bernanke potrebbe annunciare il cosiddetto tapering, ovvero la riduzione del piano di stimoli monetari da 85 miliardi di dollari al mese che l’istituto monetario di Washington porta avanti ormai da 5 anni. Gli esperti ritengono che se la FED avvierà davvero il tapering, lo farà solo per un ammontare simbolico nell’ordine di 5-10 miliardi di dollari. In ogni caso il ritiro degli stimoli monetari da parte della FED non sta facendo bene alle borse, in particolare a Tokyo che ha iniziato la nuova ottava con un pesante calo.
Alla borsa di Tokyo l’indice azionario Nikkei-225 ha chiuso con una flessione dell’1,62% a 15.152,91 punti, scendendo sui minimi da oltre tre settimane. L’indice azionario nipponico sta evidenziando grosse difficoltà nel superare le barriere grafiche poste tra 15.500 e 16.000 punti. Difficile assistere al rally di fine anno, anche se la performance del 2013 resta assolutamente esaltante (+45,8%). Gli investitori giapponesi hanno preferito vendere in attesa di conoscere i verdetti del meeting della FED. Sul forex risale lo yen, che resta comunque su livelli minimi.
Il cambio dollaro/yen è tornato sotto quota 103, dopo aver toccato i livelli più alti degli ultimi 5 anni a 103,92. In calo troviamo anche il cross euro/yen, che stanotte è sceso sui minimi delle ultime tre sedute a 141,15 dopo aver toccato il massimo più alto da oltre 5 anni nella seduta di venerdì a 142,82. Quota in area 168, invece, il cross sterlina/yen, che stanotte è comunque sceso fino a 167,33 sui livelli più bassi degli ultimi 7 giorni. Il 10 dicembre era stato toccato il top più alto da oltre 5 anni a 170,05. Sostanzialmente sulla parità si trova poi il cross franco/yen a quota 115,95, non lontano dai massimi di venerdì di 116,71, corrispondenti ai livelli più alti dal 1990.
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