La BCE non teme i mercati, parola di Lagarde

Violetta Silvestri

31 Marzo 2021 - 12:40

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La BCE le condizioni finanziarie ma non teme i mercati: lo ripete Christine Lagarde, garantendo tutti gli interventi necessari sopratutto per il temuto rialzo dei tassi.

La BCE non teme i mercati, parola di Lagarde

La BCE potrà anche essere messa alla prova dai mercati, ma ha tutti gli strumenti per proteggere i Paesi dell’Eurozona.

L’ultimo messaggio di Lagarde rassicura, nuovamente, sui timori legati a inflazione e rendimenti obbligazionari.

Proprio nel giorno in cui i Treasury USA a 10 anni riprendono la corsa, la governatrice dell’istituto di Francoforte torna a parlare della forza della BCE. Le sue ultime dichiarazioni a Bloomberg TV.

Lagarde rassicura: la BCE può affrontare i mercati

Christine Lagarde è chiara: i responsabili BCE non esiteranno ad usare tutti i loro poteri se gli investitori dovessero tentare di aumentare i rendimenti delle obbligazioni.

Questa la sua ultima esternazione:

“Possono metterci alla prova quanto vogliono. Abbiamo circostanze eccezionali da affrontare in questo momento e abbiamo strumenti eccezionali da utilizzare al momento...Li useremo come e quando necessario per adempiere al nostro mandato e mantenere il nostro impegno per l’economia”

Il programma da 1,85 trilioni di euro (PEPP) sarà utilizzato tutto o quanto serve, ma con la flessibilità richiesta per rispondere alle circostanze.

La BCE ha annunciato un’accelerazione del suo programma di acquisto di obbligazioni di emergenza per respingere un aumento dei costi di prestito che minaccia di minare la ripresa dell’area dell’euro.

I rendimenti sono aumentati come parte del commercio di reflazione globale spinto anche dagli Stati Uniti in evidente corsa verso la ripresa.

La zona euro, tuttavia, è bloccata da estese restrizioni e da una lenta introduzione della vaccinazione.

Inflazione sotto osservazione

Secondo la BCE qualsiasi ripresa a breve termine dell’inflazione nella regione sarà temporanea, con le preoccupazioni per la perdita di posti di lavoro che terranno sotto controllo la domanda dei consumatori nel medio termine.

I dati pubblicati mercoledì 31 marzo hanno mostrato che i prezzi al consumo sono aumentati dell’1,3% a marzo rispetto all’anno precedente, spinti al rialzo da un aumento dei costi energetici.

Questo è al di sotto dell’obiettivo della BCE di poco meno del 2%, e una misura che elimina componenti volatili come cibo e combustibili è scivolata allo 0,9%, il più basso in tre mesi.

Lagarde insiste sul Next Generation EU

Lagarde sottolinea nuovamente che il Recovery Fund da 750 miliardi di euro dell’Unione europea deve essere attivo come previsto nella seconda metà dell’anno.

I piani di spesa dei singoli Paesi sono ancora in fase di valutazione da parte della Commissione Europea e le leggi per approvare l’emissione di obbligazioni per finanziare il programma devono ancora essere autorizzate da tutti i Governi nazionali.

Bisogna fare in fretta, perché, come ricorda Lagarde:

“Abbiamo una situazione economica nel complesso che in questa parte del mondo, l’Europa, è davvero segnata dall’incertezza. Ciò che la politica monetaria deve fare e ciò che la BCE deve fare è fornire più certezza possibile

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