Aumenta il numero di vaccinati necessari per un ritorno alla normalità?

Luna Luciano

17 Ottobre 2021 - 13:01

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L’Italia ha superato l’80% delle prime dosi e punta al 90%. Con questi numeri lo stato di emergenza potrà essere attenuato. Cosa ha detto esattamente il Comitato tecnico scientifico?

Aumenta il numero di vaccinati necessari per un ritorno alla normalità?

Con il 90% di prime dosi l’Italia potrà attenuare lo stato di emergenza. A dirlo è stato il professor Walter Ricciardi, ordinario di Igiene alla Cattolica e consigliere del Ministro Speranza. Nonostante le proteste dei no vax e dei no pass trovino grande spazio sulle prime pagine dei giornali, oltre l’80% della popolazione vaccinabile, con età superiore ai 12 anni, ha già ricevuto la prima dose.

Un dato promettente che punta a raggiungere quota 90%. Davanti a questa situazione futura ci si comincia a chiedere se sarà possibile tornare alla normalità, a rispondere è il Cts che cerca di fugare ogni dubbio: no all’abolizione del green pass, sì all’attenuare lo stato di emergenza.

I dati delle vaccinazioni in Italia: si punta al 90%

Si punta al 90% di prime dosi somministrate. Per adesso dai registri ufficiali risulta che ieri erano 46,1 milioni gli italiani vaccinati con almeno una dose, pari all’85,4% dei 54 milioni vaccinabili. Per raggiungere quindi quota 90% occorre che almeno altri 2,5 milioni di italiani accettino di sottoporsi alla somministrazione. Dall’entrata in vigore del green pass sul luogo di lavoro i centri vaccinali stanno lavorando a buon ritmo e ogni giorno somministrano tra le 70 e 75 mila prime dosi, che scendono irrimediabilmente il sabato e la domenica. Le iniezioni quindi aumentano in media di 350.000 a settimana.

Su questi dati, facendo qualche calcolo è ipotizzabile che per tagliare il traguardo finale di quota 90% occorreranno altre 7 o 8 settimane. Insomma la meta è abbastanza vicina e si attende di raggiungerla poco prima di Natale, accendendo la speranza per un ritorno definitivo alla normalità.

90% delle vaccinazioni: un Natale senza Green pass?

Davanti a tali premesse sono in molti a ipotizzare che il green pass potrà essere definitivamente abbandonato entro Natale. Ma così non è. Per quanto il 90% sia un ottimo risultato, questo non equivale automaticamente all’immunità di gregge. La risposta infatti giunge dal Comitato tecnico scientifico: no all’abolizione del green pass prima del tempo.

A spiegare le motivazioni della risposta è stato Fabio Ciciliano, componente del Cts. Si potrà ragionare sull’eliminazione del Certificato solo quando l’epidemia sarà definitivamente controllata. E a chi attende il Natale Ciciliano ricorda che, se l’anno scorso le festività furono passate con forti restrizioni, quest’anno si potrebbe passare la vigilia più serenamente ma sempre con il green pass.

90% prime dosi: l’emergenza sarà attenuata?

Davanti al traguardo del 90% delle prime dosi sarà comunque possibile tirare un lieve sospiro di sollievo. Potrà essere attenuato lo stato di emergenza. Con queste parole Walter Ricciardi cerca di fugare i dubbi su quanto si stia facendo in Italia. Davanti alle continue notizie di proteste no vax, Ricciardi ricorda che queste persone sono solo una minoranza e che più dell’80% degli italiani ha già ricevuto una prima dose.

Il raggiungimento della quota 90 sicuramente porrà l’Italia “in una condizione di maggiore serenità”. Tuttavia questo non sarà sufficiente a eradicare il coronavirus: i bambini ad esempio non sono ancora coinvolti nella campagna. Comunque grazie a questa i contagi stanno diventando individuali e non collettivi, in questo modo il sistema sanitario non sarà sotto pressione.

Quindi il 90% va bene, ma quando si potranno vaccinare anche i bambini dovremo mantenere la stessa copertura sul totale della popolazione.

Con queste parole Ricciardi ricorda che la pandemia non è finita. Per questo bisognerà rimanere vigili sulla situazione e sull’aumento o meno dei casi, il Paese si trova adesso circondato da Paesi, sia europei sia dell’Est, con dati drammatici. Presumibilmente, ha ipotizzato Ricciardi, ci si deve aspettare con l’inverno un aumento dei contagi, in quanto sono ancora presenti bacini di suscettibilità importanti. Ha anche aggiunto però che questo non sarà un problema per il sistema sanitario.

L’Italia ha raggiunto questo stato di serenità grazie all’obbligo del green pass e della campagna vaccinale. È con queste parole che Ricciardi infine vuole ribadire l’importanza di questo strumento, spesso messo in dubbio. Il certificato ha in realtà già mostrato la sua efficacia “come è successo in Danimarca”, permettendo all’Italia di tornare alla normalità, benché per questa si dovrà attendere almeno la fine dell’inverno.

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