Cosa ha detto il Papa sui vaccini

Andrea Pastore

16 Ottobre 2021 - 22:38

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Il Papa ha espresso parole forti durante l’incontro con i Movimenti Popolari. Vediamo nello specifico cosa ha detto Papa Bergoglio.

Cosa ha detto il Papa sui vaccini

Nel dibattito sui vaccini anche la Santa Sede esprime la sua opinione. In particolare Papa Francesco, all’incontro con i Movimenti Popolari, oltre a chiedere un cambio degli assetti socio-economici mondiali, ha richiesto a gran voce la liberalizzazione dei vaccini da parte delle cause farmaceutiche.

Già in passato ci fu un tentativo in sede del WTO di liberalizzare i vaccini per tutti quei Paesi che hanno richiesto di produrlo in casa propria, ma la votazione non ha dato esito positivo.

Inoltre, sempre Papa Francesco, ha invocato il reddito universale e la cancellazione dei debiti derivanti dalle guerre e dal colonialismo verso i popoli più colpiti: esempio emblematico l’Africa.

Cosa ha detto Papa Francesco

Durante l’incontro tra Papa Francesco e i leader dei Movimenti Popolari, ossia tutti quei movimenti di estrazione civile che lottano contro le disuguaglianze sociali, il Santo Padre ha espresso le sue posizioni riguardo ai vaccini:

A tutti voglio chiedere in nome di Dio. Ai grandi laboratori, che liberalizzino i brevetti. Compiano un gesto di umanità e permettano che ogni Paese, ogni popolo, ogni essere umano, abbia accesso al vaccino.

Inoltre, sempre durante l’incontro, il Papa ha auspicato un cambiamento dei modelli socio-economici vigenti attraverso i seguenti punti:

  1. la previsione di un reddito universale per combattere la povertà nel mondo;
  2. la riduzione della giornata lavorativa per tutti i cittadini del pianeta;
  3. la cancellazione dei debiti di guerra e di quelli derivanti dal colonialismo verso tutti quei popoli che ne sono interessati.

Jorge Mario Bergoglio, primo Papa gesuita, proveniente dall’America Latina, oltre ad essere il sommo Pontefice, possiede delle tendenze che potrebbero essere considerate di sinistra. Infatti, la lotta alla povertà attraverso delle riforme sociali è stato da sempre il suo cavallo di battaglia.

Come ulteriore punto è stato affrontata la questione dei vaccini, dove Papa Francesco ha ribadito la necessità di liberalizzare i brevetti e di concedere a tutti i Paesi di produrre il vaccino senza dover passare dalle case farmaceutiche.

Una mossa non vista di buon occhio da parte di quei Paese dove risiedono le case farmaceutiche, come ad Esempio per la Pfizer-Biontech negli Stati Uniti.

L’enciclica Fratelli Tutti

Come già affermato, il Papa sembra avere delle posizioni politiche tendenti a sinistra, anche a causa della sua provenienza: l’America Latina è una zona dove le disuguaglianze sociali e le dittature militari anti socialiste hanno lasciato il segno. Inoltre, si sono verificate scalate al potere da parte di regimi comunisti che invece di combattere le disuguaglianze hanno arricchito caste in nome di una presunta ideologia socialista: la corruzione ha fatto il resto.

Il pensiero del Papa sotto questo punto di vista è riscontrabile nella sua enciclica Fratelli Tutti, dove il Papa immagina e spiega come la globalizzazione sfrenata, supportata dal capitalismo finanziario e dalle guerre per scopi economici abbia, generato profonde distorsioni a livello mondiale, facendo arricchire pochi e impoverendo la maggiora parte della popolazione mondiale, abbia fallito..

Aprirsi al mondo è un’espressione che oggi è stata fatta propria dall’economia e dalla finanza. Si riferisce esclusivamente all’apertura agli interessi stranieri o alla libertà dei poteri economici di investire senza vincoli né complicazioni in tutti i Paesi. I conflitti locali e il disinteresse per il bene comune vengono strumentalizzati dall’economia globale per imporre un modello culturale unico.

Una dura critica agli assetti vigenti mondiali. La lucidità con cui Papa Francesco utilizza questi termini fa comprendere quanta sia vasta la conoscenza del mondo da parte del Santo Padre.

Inoltre, sempre nell’enciclica, è spiegato come questo modello culturale unico, abbia fatto rinascere conflitti anacronistici che si ritenevano superati, come questo abbia facilitato il risorgere di nazionalismi chiusi, esasperati, risentiti e aggressivi.

Sempre secondo il Papa, in quei Paesi dove l’idea dell’unità del popolo e della nazione, impregnata di diverse ideologie, crea nuove forme di egoismo e di perdita del senso sociale di comunità, mascherando il tutto con una presunta difesa degli interessi nazionali.

Le parole sono forti e importanti. Anche il discorso fatto ai leader dei Movimenti Popolari è in questo senso: liberalizzazione brevetti, reddito universale, cancellazione debiti di guerra e riforma della giornata lavorativa.

Insomma, un Papa che finalmente fa politica.

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