Assegno per attività socialmente utili: aumenta l’importo, ecco a chi spetta

Simone Micocci

17/02/2022

25/10/2022 - 12:10

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Aumenta nel 2022 l’importo dell’assegno riconosciuto a coloro che sono impiegati in attività socialmente utili.

Assegno per attività socialmente utili: aumenta l’importo, ecco a chi spetta

A coloro che vengono impiegati in Lavori Socialmente Utili (LSU) - a carico del Fondo sociale occupazione e formazione - spetta un bonus, o meglio, un assegno di sussidio, di cui l’importo viene rideterminato ogni anno sulla base dell’inflazione.

Un assegno che di fatto indennizza questi lavoratori per il lavoro svolto in quelle attività che - come da definizione del Lavoro Socialmente Utile (LSU) - hanno come oggetto la “realizzazione di opere e la fornitura di servizi di utilità collettiva”.

Riconosciuto dall’INPS come assegno di sussidio per Attività Socialmente Utili (ASU) riguarda quei percettori di sostegno al reddito in costanza di rapporto di lavoro (vedremo di seguito cosa significa) che vengono chiamati dal Comune, come pure da altre Pubbliche amministrazioni, per lo svolgimento di attività di pubblica utilità. Attenzione però a non fare confusione con chi prende il Reddito di Cittadinanza: per questi, infatti, l’obbligo di mettersi a disposizione per gli LSU è previsto dalla normativa, dove però viene chiaramente stabilito che non spetta ulteriore compenso per tale attività.

Quanto guadagnano invece le altre persone impiegate negli LSU? Ecco qual è il valore del bonus aggiornato al 2022 e tutte le istruzioni utili per capire come funziona l’assegno in oggetto.

Chi può essere chiamato per i lavoratori socialmente utili

Come detto sopra, possono essere coinvolti nello svolgimento degli LSU quei percettori di sostegno al reddito in costanza di rapporto di lavoro. Ciò significa, ad esempio, che possono prendere parte a tali progetti coloro che percepiscono:

  • cassa integrazione guadagni, vale sia per la straordinaria che per l’ordinaria;
  • prestazioni erogate dal FIS (Fondo d’integrazione salariale);
  • contratti di solidarietà;
  • fondi di solidarietà.

Rientrano nella platea anche i disoccupati Over 60 che tuttavia non hanno ancora maturato il diritto alla pensione, neppure a quella anticipata.

ASU e compatibilità con altre attività lavorative

Va detto, però, che lo svolgimento di tali attività non è compatibile con lo svolgimento di altre attività lavorative di tipo subordinato con orario full-time. È compatibile, come stabilito dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 5226/2016, con l’attività lavorativa part-time quando non c’è interferenza tra orari e modalità di svolgimento delle due attività.

C’è anche compatibilità con le attività di lavoro autonomo o parasubordinato, purché il reddito proveniente dal loro svolgimento non risulti superiore a 3.718,49€ (lordi).

Chi organizza i lavori socialmente utili?

Possono richiedere l’avvio di un progetto di pubblica utilità i seguenti enti pubblici:

  • Regione;
  • Comune;
  • Provincia;
  • Enti pubblici;
  • istituti scolastici;
  • cooperative sociali.

Attenzione però: in ogni caso l’attività socialmente utile, che dovrà essere controllata e coordinata dall’ente pubblico che ne ha richiesto l’attivazione, dovrà essere svolta all’interno del Comune di residenza.

Quanto spetta per l’attività socialmente utile: importo dell’assegno 2022

L’ASU viene erogato dall’INPS su indicazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Questo, però, spetta solamente a patto che i lavoratori siano impegnati per un orario settimanale di 20 ore, con non più di 8 ore giornaliere.

L’importo per il 2022 viene aggiornato dalla circolare INPS n°26/2022, dove si legge che l’assegno per i lavoratori impegnati nelle attività socialmente utili nell’anno corrente sale a 607,25€. Questo è tuttavia un importo base: viene stabilito, infatti, che qualora l’orario di lavoro risulti superiore alle 20 ore settimanali l’utilizzatore deve farsi carico di un’integrazione che di fatto si andrà ad aggiungere all’ASU.

Inoltre, in alcuni casi, ma questo dipende dall’utilizzatore, al lavoratore impiegato in attività socialmente utili possono essere riconosciuti anche altri benefit, come possono essere i buoni pasto.

Nel periodo indennizzato la persona ha diritto al versamento della contribuzione figurativa. Da marzo 2022, invece, non spettano più gli assegni familiari sull’assegno per i lavoratori impegnati nelle attività socialmente utili, visto che questi vengono cancellati per fare spazio all’assegno unico universale.

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