Assegnazioni provvisorie, colpo di scena: il MIUR potrebbe accogliere le richieste dei sindacati e procedere nuovamente con la deroga al vincolo triennale.
Assegnazioni provvisorie 2017-2018: importanti novità per i docenti potrebbero arrivare nell’incontro in programma oggi tra il MIUR e i sindacati, durante il quale si cercherà di trovare un accordo sulla deroga al vincolo triennale.
A differenza di quanto vi abbiamo annunciato nei giorni scorsi, infatti, sembra che il Ministero dell’Istruzione stia pensando di accettare la richiesta dei sindacati riguardante una nuova deroga per il vincolo triennale delle assegnazioni provvisorie.
Lo afferma Italia Oggi, quotidiano che si dimostra sempre molto informato sui temi “caldi” legati al sistema scolastico italiano.
Nella giornata di oggi, martedì 20 ottobre per i docenti che lo scorso anno sono stati trasferiti a molti chilometri da casa, per colpa dell’algoritmo errato utilizzato per la mobilità, potrebbe arrivare la notizia tanto attesa.
Coloro che si vedranno respingere la richiesta di trasferimento, infatti, potranno almeno approfittare dell’assegnazione provvisoria, lo strumento che permetterà loro di insegnare per un altro anno nella provincia dove si trova la propria famiglia.
Tuttavia, la deroga al vincolo triennale non sarà per tutti poiché il MIUR, qualora dovesse accettare la richiesta fatta dai sindacati, potrebbe decidere di inserire alcune limitazioni nell’accordo. Per fare chiarezza su quali insegnanti potrebbero utilizzare ancora una volta questo strumento, vediamo quali sono le ultime novità e le indiscrezioni sulle assegnazioni provvisorie per l’a.s. 2017-2018.
Assegnazioni provvisorie 2017-2018, incontro MIUR-sindacati: quale accordo possibile?
Oggi al Ministero dell’Istruzione ci sarà un nuovo e importante appuntamento con il quale dovrebbero essere definiti i dettagli sul contratto per le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie per l’a.s. 2017-2018.
Vi ricordiamo che se le cose resteranno così solo gli insegnanti che negli ultimi tre anni non sono stati trasferiti - e non hanno utilizzato l’assegnazione provvisoria - potranno approfittare di questo strumento. È il vincolo triennale a prevederlo, lo stesso che lo scorso anno è stato derogato per permettere ai docenti vittime degli errori dell’algoritmo della mobilità, di riavvicinarsi temporaneamente alla propria famiglia.
Inizialmente sembrava che il MIUR quest’anno fosse piuttosto risoluto nel non voler concedere una nuova deroga. Dalle ultime indiscrezioni diffuse da Italia Oggi però sembra che non Valeria Fedeli ci abbia ripensato e che concederà la deroga ad una parte di insegnanti.
Secondo le stime del quotidiano solamente 20mila docenti saranno interessati alle nuove norme. La deroga al vincolo triennale, una vera e propria “spada di Damocle” per chi lavora a molti chilometri da casa, quindi ci dovrebbe essere, ma ne avremo l’ufficialità solamente dopo l’incontro di oggi.
Probabilmente già questa sera ci potrebbe essere la definizione dell’accordo, perché la Fedeli sembra voler procedere in maniera spedita con la stesura del contratto così da ridurre i tempi ed arrivare all’inizio dell’anno scolastico con tutte le cattedre assegnate.
Ma quali sono i docenti che potranno approfittare anche quest’anno dell’assegnazione provvisoria? Ecco alcune indiscrezioni in merito.
Deroga al vincolo triennale: chi ne potrà beneficiare?
Il vincolo triennale dovrebbe essere confermato solo per i neoassunti e per chi quest’anno ha ottenuto il trasferimento. Tutti gli altri potranno presentare la domanda di assegnazione provvisoria, ma probabilmente i requisiti necessari per farlo saranno più restrittivi.
Stando alle stime, solo 20mila docenti potranno utilizzare le assegnazioni provvisorie, ma USB Scuola la pensa diversamente.
Infatti, secondo lui alla fine il vincolo triennale non sarà parte dell’accordo, indipendentemente da quello che sarà il volere del Governo. Questo è convinto che la minaccia del vincolo sia solo “l’ennesimo tentativo del PD di ridare smalto ai suoi sindacati di riferimento – Cgil, Cisl, Uil e Snals – facendoli apparire ancora capaci di trattare e strappare risultati utili ai lavoratori”.
D’altronde i posti al Sud Italia ci sono (anche se i dati pubblicati dal Ministero rivelano diversamente), sia per i trasferimenti che per le assegnazioni provvisorie ed è per questo che la scelta del MIUR di confermare il vincolo apparirebbe quantomeno insensata.
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