I corsi del Kiwi con la candela di ieri si sono riportati a 0,6785 dopo rialzo messo a segno nelle giornate dal 3 al 11 gennaio. Le indicazioni rialziste visibili sul timeframe settimanale rimangono ancora valide e il recente storno potrebbe favorire un secondo ingresso in direzione long
| Valori | |
|---|---|
| Ultimo prezzo | 0,6786 |
| Variazione | -0,45% |
| Max (52 settimane) | 0,7438 |
| Min (52 settimane) | 0,64 |
| Indicatori | |
|---|---|
| MM200 | 0,68 |
| RSI 14 | 52,12 |
| MACD | -0,001 |
| Performance | |
|---|---|
| 1 settimana | -0,03% |
| 1 mese | -0,25% |
| 3 mesi | 3,22% |
Il cambio NZD/USD al momento si attesta a 0,6784 dopo le tre candele di consolidamento disegnate tra l’11 e il 15 gennaio.
Il recente storno delle quotazioni potrebbe fornire una buona occasione per implementare strategie di matrice rialzista, in linea con la tendenza di medio periodo. Inoltre, con la seduta di ieri, i corsi si sono entrati in contatto con la media mobile a 200 giorni evidenziando i primi segnali di ripresa delle forze rialziste.
Osservando il timeframe weekly si può notare che il pattern di inversione Hammer è tuttora valido e lo storno delle quotazioni si è concluso a ridosso del livello statico a 0,6753 lasciato in eredità dai minimi del 27 novembre 2018.
Per l’operatività odierna si potrebbero quindi implementare strategie di matrice rialzista, tuttavia attendendo un ritorno dei prezzi al di sopra di 0,6800. In tal caso un primo obiettivo di profitto potrebbe essere collocato a 0,6850. Un target finale potrebbe invece essere identificato a contatto con la trendline discendente di lungo periodo che conta i massimi registrati il 13 aprile con il massimi del 4 dicembre scorsi, ora transitante a 0,6888.
Al contrario, un ritorno al di sotto di 0,6753 aprirebbe le porte ad operazioni di tipo short, che avrebbero come primo obiettivo la trendline ascendente di lungo corso che conta i minimi registrati l’8 e il 26 ottobre, ora transitante a 0,6642. Un target finale potrebbe invece essere posto a 0,6590, minimo della candela del 3 gennaio.
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