La settimana dei mercati: gli asset caldi da monitorare (dal 12 al 18 ottobre)

Ufficio Studi Money.it

12/10/2020

13/10/2020 - 08:49

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Gli asset sotto i riflettori di questa settimana. Dai metalli preziosi al Bitcoin, dal Kiwi al Cable passando dai titoli azionari americani.

La settimana dei mercati: gli asset caldi da monitorare (dal 12 al 18 ottobre)

La settimana in corso presenta molti spunti sul mercato. Nonostante la cautela espressa dalle Borse europee e la timida ripresa americana sono molti gli asset sotto i riflettori. In particolare si evidenzia l’importanza dello stock picking azionario e le correlazioni presenti sul mercato.

Europa: stretta tra il Covid19 e le tensioni politiche

I listini dell’eurozona chiudono la settimana con una performance positiva. Il mercato migliore appare l’Ibex35, che recupera parte del divario con le altre Borse creato negli ultimi mesi e chiude con un guadagno del +2,91%. L’indice italiano FTSEMib40 registra un +2,79%, il Cac40 una crescita del +2,53%, mentre Francoforte, con il Dax30, segna un +2,85%.

I mercati dell’eurozona quindi recuperano parte del terreno perduto e si riportano verso la parte alta della fase laterale nella quale sono intrappolati da oltre due mesi. La reazione dei mercati al ribasso di fine settembre sembra positiva, ma solo la rottura della parte alta delle bande di oscillazioni potrà affermare se il trend rialzista è ripartito oppure se questo movimento rappresenta solo un pullback tecnico.

I dati sull’inflazione europea degli ultimi due mesi, -0,2% ad agosto e -0,3% a settembre, non sono incoraggianti e neppure la ripresa economica sembra decisa. La Bce dovrebbero agire aumentando la forza propulsiva del Pepp e la UE dovrebbe eliminare gli ostacoli politici per l’approvazione del Bilancio dell’euro-zona al quale è legato il Recovery Fund.

E’ questo che il mercato, ad oggi attendista, si aspetta: più incentivi e meno elementi ostativi alle risorse finanziarie per la ripresa internazionale. Inoltre il timore per la seconda ondata invernale di Covid19, che sembra già interessare parecchi Paesi, si aggiunge alle schermaglie politiche a livello europeo tra i paesi del Nord e gli altri membri della UE.

Ad oggi si ipotizza una possibile soluzione farmacologica contro l’epidemia entro il 2020 con una distribuzione prevista entro la prima metà del 2021. Il listini però restano cauti e oscillano senza perdere troppo terreno o prendere una direzione precisa.

Tra i market mover della settimana in evidenzia il Consiglio Europeo di giovedì 15 ottobre.

Stati Uniti: ripartenza del settore tecnologico

Gli indici americani chiudono la settimana con un rialzo maggiore rispetto ai listini del Vecchio Continente. Il Nasdaq Composite segna la performance migliore, con i tecnologici che recuperano punti preziosi segnando un +4,29%, l’S&P500 registra una performance del +3,73%, mentre l’indice Dow Jones chiude a +3,17%. I prossimi target sarebbe quota 12.500 per il Nasdaq100 e 3.600 punti per l’indice S&P500.

Intanto il Presidente Donald Trump dovrebbe riprendere a breve la campagna elettorale dopo lo stop sanitario per il contagio da Covid19. I sondaggi lo vedono ancora indietro rispetto al candidato Joe Biden e la ripresa dei comizi a questo punto diventa fondamentale. Infine il Presidente nella settimana ha approvato la proposta democratica di aiuti per le famiglie e le aziende in difficoltà ed ha concesso aiuti per 1.800 miliardi di dollari.

Tra i market mover della settimana in evidenzia i dati sull’inflazione riportati martedì 13 ottobre e le vendite al dettaglio e la produzione industriale relative al mese di settembre nella giornata di venerdì 16 ottobre.

Oro e Argento al rientro nella banda laterale

L’oro recupera il livello di 1.900 dopo aver violato a ribasso l’area con una barra di allungo il 23 settembre 2020. L’ultima sessione di venerdì scorso ha dato una forte accelerazione a rialzo e il lingotto ha chiuso la settimana a quota 1.929,85. Se il metallo prezioso dovesse mantenersi sopra il supporto è possibile che si indirizzi verso area 1.980. Nel caso dovesse scendere nuovamente sotto quota 1.900 il target successivo si troverebbe in zona 1.800.

La stessa analisi, ma più amplificata, si può fare per l’argento, che presenta un movimento correlato positivamente all’oro, ma che attualmente riporta una forza relativa maggiore come evidenziato dal Gold/Silver ratio che dal 24 settembre 2020 perde terreno.

Il rafforzamento dell’euro ha inoltre spinto il movimento rialzista dei due metalli storicamente correlati negativamente all’andamento del biglietto verde. L’oro inoltre beneficia delle paure per i nuovi lockdown delle attività e quindi sfrutta le sue caratteristiche di bene rifugio. L’argento invece per il momento resiste e non sembra intimorito dagli effetti del Covid19 sull’industria, la sua prima destinazione di utilizzo.

Bitcoin (BTC/USD) rompe a rialzo quota 11.000

La moneta digitale esce dalla fase laterale nella quale si trovava dopo la barra di accelerazione negativa del 3 settembre 2020. Con la violazione della resistenza a quota 11.000 il Bitcoin sembra proiettato verso area 12.000, sempre che mantenga il livello appena rotto con la chiusura di venerdì scorso. In caso di ritracciamento sotto la parte alta della banda di oscillazione la valuta digitale potrebbe tornare invece verso il test del supporto in area 10.000. La volatilità definita dall’ATR(14) è in flessione rispetto alla media da inizio settembre ed evidenzia un minore nervosismo nell’andamento, mentre sia la Ema(21) che la Sma(200) sono sotto il livello di quotazione.

Eur/Usd in crescita. Il Cable rompe la resistenza in area 1,30

L’euro si rafforza e rompe a rialzo la resistenza a quota 1,1750 e rientra nella fase laterale di breve periodo compresa tra un minimo a quota 1,1750 ed un massimo a 1,19. La violazione della major, avvenuta dopo un’inversione con pullback sulla trendline di medio termine in area 1,16, sembra indirizzare la quotazione verso area 1,19, parte alta della banda di oscillazione. Il livello successivo sarebbe infine a quota 1,20.

Il movimento del cambio è collegato a vari elementi ed in primis è dettato più dall’indebolimento del dollaro che alla forza dell’euro. Il biglietto verde subisce la politica monetaria espansionista della Federal Reserve, il target inflazionistico medio al 2%, gli scontri commerciali con la Cina ed un periodo pre-elettorale turbolento con i sondaggi che vedono il candidato democratico Joe Biden in vantaggio rispetto al Presidente Donald Trump.

Interessante anche il movimento del Kiwi, il cambio Nzd/Usd, con il dollaro neozelandese in recupero sul biglietto verde. Dopo il pullback sul supporto a quota 0,65 e la trendline dinamica di medio periodo il cambio sembra indirizzato verso area 0,6750. Da controllare anche il cambio Usd/Cad con la rottura a ribasso del supporto in area 1,3160. Se la quotazione dovesse restare sotto l’area il cambio potrebbe dirigersi verso il test in zona 1,30.

Infine si evidenzia il recupero del livello sopra 1,30 del Cable (Gbp/Usd) che esce dalla fase laterale nella quale era intrappolato dal 10 settembre 2020. La sterlina sembra rialzare la testa. Nel caso si dovesse consolidare la tenuta del livello la major potrebbe dirigersi verso il test della resistenza statica e della trendline dinamica di medio termine a quota 1,32. In caso contrario si potrebbe rivedere la valuta britannica in zona 1,28.

Gli asset sotto i riflettori della settimana

Questa settimana sono molti i titoli da tenere monitorati sui listini americani. Tra le azioni del settore tecnologico si evidenziano i movimenti di BeiGene, Copart, Costco e Marvel Technology in forte rally e Broadcom alla rottura della fase di compressione e del massimo storico.

Nel comparto non tech si evidenziano invece Caterpillar, alla violazione della resistenza statica e del massimo storico,Danaher Corporation,Dollar General, FedEx, Progressive,Target, Thermo Fisher Scientific, Deere, Thomson Reuters, Square e Service Now in allungo. Infine Lowe’s alla violazione della resistenza a quota 170$ e Procter & Gamble alla rottura di area 140$.

Tra gli asset sotto la lente da tenere lo sguardo sul Bitcoin, dopo la rottura del resistenza statica a quota 11.000 che, in caso di mantenimento del livello, potrebbe direzionarsi verso area 12.000.

Sul mercato Forex tra i cambi sotto i riflettori, l’Eur/Usd al rientro nella fase di consolidamento laterale dopo la violazione a ribasso del 22 settembre e il pullback di rientro sul supporto a quota 1,16 e sulla trendline di lungo periodo. Interessante anche il Cable (Gbp/Usd) con la sterlina che sfonda a rialzo quota 1,30 e i due cambi contro dollaro: il Kiwi (Nzd/Usd) e Usd/Cad. Il primo che ha rimbalzato sulla trendline di medio periodo e ha ripreso il livello in area 0,6615, mentre il secondo ha violato a ribasso il supporto in zona 1,3160 e, se non si dimostrasse una falsa rottura, potrebbe condurre il cambio verso quota 1,3.

Tra i metalli preziosi, l’oro potrebbe dirigersi verso area 1.980 dopo il recupero di quota 1.900, mentre l’argento potrebbe arrivare in zona 26. Interessante anche il movimento del Palladio (FutureFull 1220) con il test di area 2.480 punti.

Tra le Soft Commodities da tenere sotto i riflettori l’andamento dello Zucchero (Future N.11 Full0321) alla rottura della resistenza a quota 14 e la Pin Reversal sul Wheat (FutureFull1220).

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