I corsi del Kiwi riprendono vigore dopo le ultime due sedute negative. I corsi al momento rimangono al di sotto del livello statico a 0,6851 e solo una chiusura sopra di esso consentirà un’operatività long con ampio spazio di manovra. Impostiamo le strategie operative in vista di un eventuale breakout rialzista
| Valori | |
|---|---|
| Ultimo prezzo | 0,6826 |
| Variazione | -0,12% |
| Max (52 settimane) | 0,7438 |
| Min (52 settimane) | 0,64 |
| Indicatori | |
|---|---|
| MM200 | 0,69 |
| RSI 14 | 62,67 |
| MACD | 0,006 |
| Performance | |
|---|---|
| 1 settimana | -0,06% |
| 1 mese | 4,09% |
| 3 mesi | 1,93% |
Il cambio NZD/USD al momento si attesta a 0,6824, dopo la giornata positiva di ieri. La precedente seduta ha evidenziato la prima ripresa di vigore dopo la flessione registrata nelle giornate del 19 e del 20 novembre.
I corsi, dopo una prima rottura del livello resistenziale a 0,6851, hanno disegnato un pattern Inside portandosi nuovamente al di sotto di questo. Tuttavia, nel breve periodo il trend rimane rialzista dopo la rottura della trendline discendente di lungo periodo che ha delimitato la tendenza ribassista in atto dal mese di maggio.
Alla luce della struttura tecnica del Kiwi e dalla recente ripresa di vigore dopo il primo test del livello resistenziale, si potrebbe privilegiare un’operatività di tipo rialzista. In particolare, la rottura di 0,6851 fornirebbe un segnale long con primo obiettivo a 0,7057, massimo registrato durante l’area di consolidamento sviluppatasi durante il mese di giugno. Lo stop loss in questo caso potrebbe essere collocato sul minimo di ieri a 0,6782. Un target finale potrebbe essere invece identificato a 0,7154, prossima resistenza significativa.
Al contrario, se i corsi dovessero violare il minimo della candela di ieri a 0,6782, si potrebbero implementare strategie di natura ribassista con primo obiettivo il livello statico lasciato in eredità dal massimo segnato il 26 settembre a 0,6696, mentre come obiettivo finale i minimi in area 0,6500. In tal caso bisognerà prestare attenzione alla trendline discendente precedentemente menzionata, ora transitante a 0,6510, che potrebbe ostacolare un eventuale discesa dei prezzi.
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