I corsi del Kiwi riprendono vigore dopo aver provocato la falsa rottura di un livello dinamico supportivo. Impostiamo le strategie operative privilegiando il lato rialzista
| Valori | |
|---|---|
| Ultimo prezzo | 0,6698 |
| Variazione | 0,07% |
| Max (52 settimane) | 0,7438 |
| Min (52 settimane) | 0,64 |
| Indicatori | |
|---|---|
| MM200 | 0,68 |
| RSI 14 | 41,17 |
| MACD | -0,002 |
| Performance | |
|---|---|
| 1 settimana | -0,30% |
| 1 mese | -3,35% |
| 3 mesi | 3,38% |
Il cambio NZD/USD al momento si attesta a 0,6699 a seguito del rimbalzo a contatto con la trendline ascendente che collega i minimi segnati l’8 e il 26 ottobre rispettivamente a 0,6425 e 0,6465.
Il segnale di inversione Pin Bar formatosi sul livello di supporto dinamico, nonché sul livello statico che conta il massimo segnato il 22 ottobre a 0,6618, favorisce quindi l’implementazione di strategie di matrice rialzista.
A tal proposito la rottura dei massimi registrati ieri a 0,6723 potrebbe fornire l’implementazione di strategie long con primo obiettivo il massimo registrato a 0,6880 il 18 dicembre scorso.
Un target finale potrebbe invece essere identificato in prossimità del massimo registrato il 4 dicembre a 0,6970. In tal caso le forze rialziste dovranno prestare attenzione alla resistenza dinamica espressa dalla media mobile semplice a 50 periodi ora transitante a 0,6771.
Al contrario una rottura del minimo di ieri a 0,6575 aprirebbe le porte ad operazioni di matrice ribassista con primo obiettivo il minimo registrato il 26 ottobre a 0,6465 e successivamente sul minimo segnato l’8 ottobre a 0,6425.
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