Acconto IVA: come si calcola? Ecco la guida dell’Agenzia delle Entrate

Vittoria Patanè

22/12/2014

Come si calcola l’Acconto Iva? La data di scadenza (29 dicembre) si avvicina. Ecco come calcolare l’importo senza effettuare errori

Acconto IVA: come si calcola? Ecco la guida dell’Agenzia delle Entrate

Manca solo una settimana al termine ultimo, fissato per lunedì 29 dicembre, per pagare l’Acconto IVA. 7 giorni fondamentali per imprese e professionisti che dovranno calcolare a quanto ammonta l’importo da versare, senza effettuare errori.

Vi abbiamo già spiegato chi non è tenuto a pagare, rientrando tra i soggetti esonerati, e quali sono i codici tributo da inserire nel modello F24.

All’interno di quest’articolo invece vi parleremo dei tre metodi da utilizzare per calcolare l’Acconto Iva:
- metodo storico,
- metodo previsionale,
- metodo analitico.

Il primo è sicuramente il più utilizzato, poiché considerato più utile e più semplice, mentre gli altri due meglio si adattano a talune situazione. Vediamo dunque come funzionano i 3 metri e qual è il più adatto alle vostre esigenze.

Acconto IVA: metodo storico
Il primo meccanismo per calcolare l’Acconto Iva, e sicuramente il più utilizzato, è il metodo storico. Con esso l’Acconto Iva è pari all’88% dell’Iva versata per il mese o trimestre dell’anno precedente.

Da sottolineare però che il pagamento preso quale base di calcolo deve essere al lordo dell’acconto 2013. Detto questo, la base di calcolo su cui si applicherà l’88% è pari al debito d’imposta risultante:
- per i contribuenti mensili dalla liquidazione periodica relativa al mese di dicembre del 2013,
- per i contribuenti trimestrali ordinari dalla dichiarazione annuale Iva o dal modello Unico,
- per i contribuenti trimestrali “speciali” (vale a dire: autotrasportatori, distributori di carburante, imprese di somministrazione acqua, gas, energia elettrica, ecc..) alla liquidazione periodica del quarto trimestre dell’anno precedente.

Acconto IVA: metodo previsionale
Il secondo metodo per calcolare l’Acconto Iva è quello previsionale. In questo caso l’importo si calcola sulla base di una stima delle operazioni che si effettueranno fino al 31 dicembre del 2014.

Anche in questo caso l’acconto corrisponde all’88% dell’IVA che il contribuente ipotizza di dover liquidare.

Con questo metodo, l’acconto è pari all’88% dell’Iva che si prevede di dover versare:
- per il mese di dicembre, se si tratta di contribuenti mensili
- in sede di dichiarazione annuale Iva o di Unico, se si tratta di contribuenti trimestrali ordinari,
- per il quarto trimestre, per i contribuenti trimestrali “speciali” elencanti in precedenza.

Da sottolineare che il dato previsionale va considerato al netto dell’eventuale eccedenza detraibile riportata dal mese o dal trimestre precedente. Questo allo scopo di rendere omogeneo quest’ultimo risultato con quello storico.

Acconto Iva: metodo analitico
Il terzo modo per calcolare l’acconto Iva in scadenza il 29 novembre è quello di utilizzare il metodo analitico.

In questo caso il calcolo si basa sulle operazioni effettuate entro il 20 dicembre 2014 e l’acconto è pari al 100% dell’importo derivante da un’apposita liquidazione che comprende l’Iva relativa alle seguenti operazioni:
- operazioni inserite nel registro delle fatture emesse (o dei corrispettivi) dal 1° dicembre al 20 dicembre (se si tratta di contribuenti mensili) o dal 1° ottobre al 20 dicembre (se si tratta di contribuenti trimestrali)
- operazioni effettuate, ma non ancora registrate o fatturate, dal 1° novembre al 20 dicembre (se si tratta di contribuenti mensili) o fino al 20 dicembre (se si tratta di contribuenti trimestrali)
- operazioni contenute nel registro delle fatture degli acquisti dal 1° dicembre al 20 dicembre (se si tratta di contribuenti mensili) o dal 1° ottobre al 20 dicembre (se si tratta di contribuenti trimestrali).

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