8 dicembre 2018, festivo in busta paga: cosa aspettarsi

Simone Micocci

27/11/2018

04/12/2018 - 14:02

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Sabato 8 dicembre 2018 ricorre l’Immacolata Concezione, non tutti però potranno godere di un giorno di riposo extra; ecco cosa cambia per quei lavoratori che il sabato riposano.

8 dicembre 2018, festivo in busta paga: cosa aspettarsi

Sabato 8 dicembre 2018 ricorre l’Immacolata Concezione, una delle più importanti festività della religione cattolica con la quale si celebra la figura della Vergine Maria.

Si tratta di un giorno festivo riconosciuto anche dal nostro ordinamento: quindi l’8 dicembre non è lavorativo e nello stesso giorno è prevista la chiusura delle scuole e degli uffici. Quest’anno, però, l’8 dicembre cade di sabato giorno non lavorativo per molti lavoratori impiegati per 5 giorni a settimana (sabato e domenica esclusi).

Questi lavoratori, quindi, non potranno godere di un giorno extra di riposo, dal momento che il sabato lo è di per sé; ci si chiede, a tal proposito, se ci saranno ripercussioni in busta paga e se questo fatto comporterà un aumento dello stipendio di dicembre.

Per capire come viene riconosciuto l’8 dicembre in busta paga bisogna fare una distinzione tra coloro che lavorano di sabato e chi invece è di riposo.

I primi, infatti, se godranno del riposo previsto per la festività dell’Immacolata Concezione non godranno di alcuna maggiorazione di stipendio; qualora invece decidano di lavorare non godendo del giorno di riposo, avranno diritto ad una retribuzione più alta in base a quanto stabilito dal CCNL di riferimento. Ad esempio, nel CCNL Commercio è prevista una maggiorazione del 30% rispetto alla normale retribuzione.

Qui invece ci concentreremo su cosa cambia per coloro che non lavorando di sabato non beneficeranno di un giorno extra di riposo: questi avranno comunque dei vantaggi in busta paga? Facciamo chiarezza.

Festivo nel giorno di riposo: quali vantaggi per il lavoratore

In primis dobbiamo fare una distinzione tra il festivo che coincide con un giorno di riposo infrasettimanale o con il sabato, e quello che invece cade di domenica (come ad esempio la Pasqua).

Nel primo caso solitamente ai lavoratori non spetta alcun compenso aggiuntivo in busta paga per il festivo non goduto, a meno che non sia il CCNL di riferimento a prevederlo. Nella legge che regola il pagamento delle festività non godute, la n°90/1954, infatti, viene stabilito che solamente quando il festivo cade di domenica deve essere retribuito come una giornata di lavoro, sia se questo è retribuito come mensilizzato che in caso di retribuzione oraria.

Per gli altri giorni della settimana c’è comunque un vantaggio per il lavoratore: dal momento che questo non ha potuto beneficiare di un giorno di riposo extra riceverà comunque un permesso di cui godere in caso di necessità (come accade per le ex festività).

Questo vale quindi anche per sabato 8 dicembre, giorno in cui ricorre l’Immacolata Concezione, l’ultima festività che ci separa dal Natale: in tal caso, infatti, chi lavora per 5 giorni alla settimana - con sabato escluso - godrà di un permesso extra che si aggiungerà a quelli già indicati in busta paga e maturati nel corso dell’anno.

Ci potrebbero però essere delle eccezioni a seconda del settore di riferimento: i singoli CCNL, infatti, possono stabilire delle regole differenti in merito alle festività non godute, prevedendo un compenso anche quando queste cadono nei giorni infrasettimanali.

Quando il festivo non goduto viene sempre pagato

Ci sono dei casi, però, in cui il festivo non goduto viene sempre pagato, indipendentemente da quanto stabilito dal CCNL e dal giorno della settimana in cui cade.

Questo vale esclusivamente per le tre festività nazionali, quali la Festa della Liberazione del 25 aprile, la Festa dei Lavoratori del 1° maggio e la Festa della Repubblica del 2 giugno. Per queste tre ricorrenze, quindi, il lavoratore che non potrà godere della festività poiché questa coincide con un giorno di riposo già programmato godrà di un compenso extra in busta paga poiché la festività si considera come un giorno effettivo di lavoro.

In tutti gli altri casi, compreso l’8 dicembre 2018, si potrà godere esclusivamente di un permesso aggiuntivo ma di alcun compenso.

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