In occasione del G20 che si sta svolgendo ad Amburgo, alle 15:45 si terrà il primo vertice tra Trump e Putin: ecco 5 cose da sapere sull’incontro.
Ha preso ufficialmente il via il G20 che si sta svolgendo in Germania. Ad Amburgo, tutti gli occhi sono puntati però sul primo storico incontro, in programma alle 15:45, tra Donald Trump e Vladimir Putin. Ecco cinque cose allora che bisogna sapere sul vertice bilaterale.
In un momento internazionale molto delicato, tra la guerra all’Isis in Siria, i test missilistici della Corea del Nord e il problema dei migranti verso i paesi europei, tutte le attenzioni saranno rivolte comunque all’incontro tra il Presidente degli Stati Uniti e il suo collega della Russia.
Un faccia a faccia questo, che sarà riservato e quindi lontano da telecamere e orecchie indiscrete, che arriva in un momento dove i rapporti tra le due superpotenze sembrerebbero essere molto tesi e problematici.
Ecco allora le cinque cose che bisogna sapere in vista di questo incontro bilaterale tra Donald Trump e Vladimir Putin, un vertice che potrebbe essere decisivo non solo per il futuro immediato dei due paesi, ma anche per il resto del globo.
Incontro Trump-Putin: ecco le 5 cose da sapere
Mentre i black block continuano a creare scompiglio nelle vie di Amburgo, l’importante cittadina del Nord della Germania ha accolto i 20 capi di Stato degli altrettanti paesi più potenti al mondo che saranno impegnati in una serie di riunioni e incontri.
Un vertice questo del G20 molto atteso, in quanto arriva in un momento dove è più che necessario fare chiarezza su diverse tematiche: dall’Isis fino alle varie tensioni internazionali senza dimenticare però anche i migranti e i problemi climatici oltre che economici.
L’evento principale però sarà senza dubbio l’incontro in programma alle 15:45 tra Donald Trump e Vladimir Putin, con i due Presidenti che si ritroveranno per la prima volta faccia a faccia nelle loro vesti ufficiali.
Vediamo allora quali possono essere cinque aspetti che andranno a influire sull’esito di questo vertice, che arriva in una situazione di forte tensione tra Stati Uniti e Russia generata da problematiche provenienti da più fronti.
Come si presenteranno i due leader?
In una politica ormai sempre più mediatica, il modo in cui un leader mondiale si presenta a un incontro del genere è un aspetto molto importante. Il linguaggio del corpo e del viso a volte infatti è di pari importanza rispetto alle parole stesse pronunciate.
Sarà quindi molto interessante vedere come si comporteranno Donald Trump e Vladimir Putin. Saranno in piedi o seduti durante il loro incontro? Si stringeranno la mano? Trump userà la sua altezza per spadroneggiare sul collega russo? Putin invece rimarrà impassibile e distaccato?
Questi sono alcuni aspetti che saranno sotto la lente d’ingrandimento degli analisti di tutto il mondo, sempre pronti a cercar di carpire emozioni e stati d’animo anche dai più piccoli gesti compiuti dai due leader durante il loro incontro.
Di cosa parleranno?
Oltre a come si presenteranno e come si comporteranno, naturalmente il vero nocciolo di questo vertice bilaterale riservato saranno i vari argomenti che saranno toccati. In questo momento, sono diversi i temi che riguardano da vicino i due paesi.
Per prima cosa si parlerà della questione delle interferenze della Russia nelle ultime elezioni americane, vicenda che ha portato anche alla nascita del cosiddetto Russiagate, un’inchiesta che vede coinvolto anche Trump in prima persona e dove il Presidente rischia l’impeachment.
A riguardo, il tycoon nella sua visita in Polonia che ha preceduto questo G20 ha confermato che ci potrebbero essere state delle interferenze della Russia nelle ultime elezioni, non escludendo però che anche altri paesi possano aver tentato di influenzare il voto.
Oltre alla questione delle elezioni dello scorso novembre, anche l’Ucraina e la Siria saranno due tematiche molto calde con i due paesi che, sposando posizioni diverse, stanno dando vita a una nuova sorta di Guerra Fredda.
Anche la Corea del Nord sarà un argomento?
Difficile che l’argomento relativo alla Corea del Nord non venga affrontato dai due leader. I recenti test missilistici effettuati dal regime di Kim Jong-un hanno infatti più che irritato gli Stati Uniti.
Più che con la Russia, Donald Trump ha puntato il dito contro la Cina, rea di non fare abbastanza secondo il tycoon per cercare di mettere un freno ai piani di Pyongyang e di continuare a intrattenere cospicui rapporti economici con il paese.
Rimane il fatto però che al momento Cina e Russia siano più alleate che mai. Trump quindi cercherà di convincere Putin ad avallare nuove sanzioni economiche verso la Corea del Nord, ipotesi che nel Consiglio di Sicurezza straordinario dell’Onu è stata bocciata sia da Pechino che da Mosca.
Trump come Obama nei rapporti tesi con Putin?
Non è un mistero che Vladimir Putin e Barack Obama non si amassero in maniera particolare. Più volte fonti vicine ai due politici hanno ribadito che i rapporti tra i due non fossero dei migliori.
Uno dei motivi per cui si mormora che la Russia possa aver cercato di influenzare le elezioni americane, favorendo Trump nei confronti della Clinton, è che la candidata democratica avrebbe portato avanti le posizioni dure nei confronti di Mosca intraprese da Obama.
Dopo un iniziale avvicinamento, i rapporti tra Trump e Putin però si sono deteriorati con il passare dei mesi, fino a un clima quasi di scontro aperto. Le azioni militari americane in Siria e le schermaglie con la Cina infatti non sono piaciute a Mosca, vedremo quindi se questo vertice potrà servire a migliorare i rapporti.
Come può influire la visita di Trump in Polonia?
Quando si parla di grandi leader politici mondiali, le scelte fatte non avvengono mai a caso. Dopo aver visitato Arabia Saudita ed Israele, la decisione di far tappa in Polonia è un chiaro messaggio di Trump a Mosca.
Nel suo discorso in Polonia, il Presidente degli Stati Uniti ha citato di nuovo l’articolo 5 del trattato della NATO, ovvero dove si sottolinea che un attacco contro un paese facente parte della NATO è di fatto un attacco contro la NATO stessa.
Una sorta di avvertimento questo di Trump a Putin, visto che oltre che con l’Ucraina la Russia non è in buoni rapporti anche con tutte le ex repubbliche sovietiche che hanno deciso di entrare a far parte dell’Alleanza Atlantica.
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