1 novembre 2023 festivo in busta paga, cosa spetta e quanto

Simone Micocci

30/10/2023

30/10/2023 - 17:49

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Mercoledì 1 novembre è festivo (ma non il giorno successivo): cosa spetta in busta paga a chi si assenta dal lavoro? E per chi invece svolge regolarmente servizio? Facciamo chiarezza.

1 novembre 2023 festivo in busta paga, cosa spetta e quanto

L’inizio di novembre ci regala subito una festa, e un ponte in alcuni casi: mercoledì 1 novembre, giornata in cui ricade la festività di Ognissanti, non è da considerare lavorativo. Il che significa che i lavoratori hanno diritto ad assentarsi dallo svolgimento dell’attività lavorativa mantenendo il diritto alla piena retribuzione, mentre nel caso in cui dovessero decidere, in accordo con il datore di lavoro, di lavorare avranno diritto a una maggiorazione in busta paga.

Non bisogna invece commettere l’errore di pensare a giovedì 2 novembre come una festività: per quanto si tratti di una giornata dal profondo significato celebrativo, in quanto secondo tradizione cristiana si commemorano i defunti, non si tratta di un giorno festivo e quindi è da considerare a tutti gli effetti come lavorativo. Chi volesse approfittarne per un ponte lungo al lavoro, anche alla luce del fatto che molte scuole sono chiuse, dovrà quindi approfittare di ferie e permessi (sempre che il datore di lavoro sia favorevole).

Ma torniamo sulla giornata di mercoledì 1 novembre e facciamo chiarezza su cosa spetta in busta paga a seconda che sia lavorata o meno: ecco tutto quello che serve sapere per farsi un’idea di come potrà incidere sull’importo dello stipendio.

1° novembre, quanto spetta in busta paga

Il 1° novembre, come abbiamo detto, è una festività che quest’anno cade di mercoledì, giorno infrasettimanale. Per il lavoratore che si astiene dal servizio in busta paga spetta in ogni caso la tradizionale retribuzione mensile.

Molti lavoratori tuttavia il 1° novembre dovranno lavorare, basti pensare ai commessi dei centri commerciali o anche a cinema, bar e ristoranti.

A chi lavora il 1° novembre in busta paga spetta una maggiorazione come da Contratto collettivo nazionale di riferimento.

Per fare un esempio il Ccnl Commercio sottoscritto dalle organizzazioni sindacali più rappresentative per il lavoratore che presta servizio durante il giorno festivo, in questo caso lunedì 1° novembre, prevede a una maggiorazione rispetto all’ordinaria retribuzione in busta paga del 30%. Nel Ccnl Multiservizi, quello dei lavoratori delle pulizie invece, la maggiorazione è pari al 50%.

Per capire quanto spetta in busta paga se si presta servizio il 1° novembre basterà quindi controllare il proprio contratto collettivo e vedere cosa prevede per chi lavora il prossimo mercoledì.

1° novembre, è obbligatorio lavorare?

Una domanda che molti lavoratori si pongono in questi casi riguarda l’obbligo di lavorare nei giorni festivi qualora l’azienda lo richieda.

Ma davvero si può obbligare un dipendente a lavorare nei festivi? Sì, ma solo quando previsto espressamente dal contratto collettivo. Come spiegato dalla Cassazione con la sentenza n. 29907/2021, infatti, quando previsto dal Ccnl, le cui regole vengono accettate dal dipendente nel momento in cui firma il contratto con l’azienda, il lavoratore deve prestare attività anche nei festivi.

Lo stesso vale qualora il lavoro festivo non sia previsto dal Ccnl bensì dal contratto individuale di lavoro (come da sentenza della Cassazione n. 27948/2017); anche in questo caso il dipendente non può rifiutarsi di prestare regolarmente servizio.

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