Pubblicata la lettera di addio dell’oracolo di Omaha Warren Buffett, 95 anni. Le decisioni e le riflessioni del CEO del colosso Berkshire Hathaway.
Warren Buffett ha deciso: accelererà la donazione della sua immensa ricchezza — circa 149 miliardi di dollari in azioni Berkshire Hathaway — alle fondazioni della sua famiglia, per la precisione dei suoi tre figli: Susie, Howard, e Peter, che hanno un’età compresa tra i 60 e i 70 anni. E’ quanto emerge dall’attesissima lettera di addio scritta dal leggendario investitore americano, 95 anni, CEO, ancora per poco, della holding americana Berkshire Hathaway.
Non è mancato il consiglio, o meglio l’avvertimento, che Buffett ha dato ai suoi figli, scrivendo che sarebbe un “errore” scommettere di avere la “fortuna eccezionale” di cui ha goduto lui nell’invecchiare: “Tutti e tre i miei figli hanno ormai la maturità, l’intelligenza, l’energia e l’istinto necessari per gestire un grande patrimonio”, ha scritto Buffett, la cui ricchezza è stimata per l’appunto in circa 149 miliardi di dollari.
Buffett ha tenuto a fare una importante precisazione: “L’accelerazione delle mie donazioni alle fondazioni dei miei figli non riflette in nessun modo la visione che ho sulle prospettive di Berkshire ”. Tradotto: Warren Buffett continuerà ad avere massima fiducia nella società che ha creato, anche se non sarà più lui al timone.
Ci sarà dunque un periodo di transizione, in cui Buffett continuerà a detenere un ammontare significativo di azioni A di Berkshire Hathaway, assicurandosi che “gli azionisti della holding sviluppino nei confronti di Greg (Greg Abel, il manager che assumerà la carica di CEO quando le sue dimissioni, previste entro la fine dell’anno, diventeranno efficaci) quella fiducia di cui io e Charlie abbiamo goduto per tanto tempo”.
Il riferimento è stato al suo braccio destro Charlie Munger, venuto a mancare due anni fa. “Questo livello di fiducia non dovrebbe richiedere molto tempo”, ha precisato Buffett, aggiungendo che “i miei figli sostengono già Greg al 100%, così come i dirigenti di Berkshire”.
Vale la pena di ricordare che la ricchezza attuale di Warren Buffett è composta da azioni Berkshire Hathaway il cui valore, alla fine del secondo trimestre 2025, è risultato pari a 149 miliardi di dollari.
Di questa cifra, la maggior parte è composta da azioni di classe A, ciascuna delle quali ha un valore di circa $751.480.
Buffett ha scritto nella sua lettera d’addio che 1.800 di queste azioni Berkshire A sono state convertite in 2,7 milioni di azioni Berkshire Hathaway di classe B e distribuite nella giornata di lunedì 10 novembre 2025, ovvero ieri, alle quattro fondazioni di famiglia: The Susan Thompson Buffett Foundation, The Sherwood Foundation, The Howard G. Buffett Foundation e The NoVo Foundation. La donazione è ammontata a più di $1,3 miliardi.
La distribuzione della ricchezza non si fermerà qui, in quanto il piano dell’oracolo di Omaha è quello di continuare a donare il suo intero patrimonio a queste fondazioni.
Nella sua lettera di addio, Warren Buffett non ha mancato di rimarcare le qualità del suo successore Greg Abel, a cui ha affidato il timone di Berkshire Hathaway:
“Non riesco a pensare a un CEO, a un consulente di gestione, a un accademico, a un membro del governo che sceglierei al posto di Greg per gestire i vostri risparmi e i miei”.
E ancora, nel tessere le lodi dell’attuale vice presidente delle operazioni non assicurative, Buffett ha sottolineato che il manager, 63 anni, al momento anche al comando della divisione Berkshire Hathaway Energy, è “ un grande manager, un lavoratore instancabile e un comunicatore onesto ”.
Non sono mancate riflessioni di Warren Buffett sulla vita e, per l’appunto, sulla fortuna eccezionale che ha avuto nel processo di invecchiamento: “ Invecchiare ”, ha sottolineato, “è qualcosa che non può essere negato”.
Così la voce dell’alta finanza che il mondo intero ha ascoltato con le orecchie ben tese per più di mezzo secolo:
“Con mia sorpresa, in generale mi sento bene. Anche se mi muovo lentamente e leggo con sempre maggiore difficoltà, sono in ufficio cinque giorni alla settimana, dove lavoro con persone meravigliose. Ho tardato a invecchiare… ma una volta che succede, non si può negare”, ha scritto Buffett. Nel dire addio alla guida di Berkshire, l’oracolo ha ripescato un detto britannico: “Non scriverò più il rapporto annuale di Berkshire né parlerò all’infinito all’assemblea annuale. Come direbbero gli inglesi, vado via in silenzio… in un certo senso”.
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