Wall Street ottimista, ma non la Cina: è caos Covid, mercati oscillano

Violetta Silvestri

22 Dicembre 2022 - 08:47

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I mercati si muovono in diverse direzioni: c’è ottimismo a Wall Street, ma in Cina domina l’allarme Covid. Il dragone è di nuovo sopraffatto dai contagi. Cosa succede? Dubbi sulla ripresa economica.

Wall Street ottimista, ma non la Cina: è caos Covid, mercati oscillano

Mercati con cauto ottimismo oggi: le azioni asiatiche hanno interrotto una serie di perdite di cinque giorni dopo che le azioni statunitensi sono salite grazie al miglioramento della fiducia dei consumatori e agli utili migliori del previsto.

Tuttavia, il fattore Cina, con il caos Covid e l’allarme economico, resta determinante per la fiducia degli investitori e, infatti, in chiusura di seduta asiatica gli indici del dragone vanno in rosso.

I maggiori movimenti in Asia sono stati a Hong Kong, dove l’indice di riferimento è salito di oltre il 2%. Le società tecnologiche e immobiliari hanno guidato la carica dopo una serie di commenti da parte delle autorità di regolamentazione sul sostegno alla più ampia economia cinese e agli sviluppatori immobiliari.

A Wall Street, la sessione notturna ha offerto, invece, un tono di ottimismo con indici in rialzo. La spinta è arrivata da un rapporto che ha mostrato la fiducia dei consumatori statunitensi rimbalzata al livello più alto in otto mesi.

I mercati, però, rimangono incerti e l’incognita Cina si fa sempre più rilevante: che succede nel dragone?

Cina in emergenza Covid: mercati incerti. Ma Wall Street guadagna

Gli indici cinesi archiviano la seduta in perdita, mentre in Asia spicca il volo Hong Kong a +2,77%. La regione viaggia, quindi, a due velocità e il motivo è uno solo: l’allarme Covid in Cina, che torna a spaventare e a minare la rotta delle aperture.

Non sono bastati, quindi, i messaggi delle istituzioni del dragone sul sostegno economico a sollevare del tutto il sentiment. Gli incontri tenuti questa settimana dalla People’s Bank of China, dalla Chinese Securities Regulatory Commission e dal Consiglio di Stato, il gabinetto cinese, hanno tutti sottolineato l’importanza di attuare politiche a sostegno dei consumi e delle industrie, compresa la tecnologia e l’edilizia abitativa.

La banca centrale cinese, nello specifico, ha affermato che guiderà le istituzioni finanziarie a sostenere fusioni e acquisizioni nel settore immobiliare della nazione e aiuterà a disinnescare i rischi e migliorare le condizioni finanziarie degli sviluppatori di alto livello.

Tuttavia, i mercati rimangono diffidenti a causa dell’ondata di infezioni a Shanghai e delle preoccupazioni a Pechino all’inizio della settimana, tra le segnalazioni di crematori sopraffatti dai corpi. Secondo Bloomberg, la Cina sta probabilmente vivendo 1 milione di infezioni da Covid e 5.000 morti per virus ogni giorno mentre è alle prese con quello che dovrebbe essere il più grande focolaio che il mondo abbia mai visto, secondo una nuova analisi.

Intanto, gli utili di FedEx e Nike superiori alle stime di Wall Street hanno fornito una tregua per i titoli statunitensi che erano colpiti dalla svolta aggressiva della Federal Reserve la scorsa settimana. La propensione all’assunzione di rischi è stata sostenuta anche dalla fiducia dei consumatori statunitensi che è aumentata più del previsto, raggiungendo il massimo da aprile con l’allentamento dell’inflazione.

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