Visite fiscali 2018: regole e novità per gli statali

Guendalina Grossi

3 Gennaio 2018 - 11:16

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Visite fiscali dipendenti pubblici 2018: ecco regole, novità, orari e fasce di reperibilità per i lavoratori della Pubblica Amministrazione.

Visite fiscali 2018: regole e novità per gli statali

Visite fiscali 2018 per gli statali, il decreto Madia: è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto numero 206 del 17 ottobre 2017 riguardante le modalità per lo svolgimento delle visite fiscali e per l’accertamento delle assenze dal servizio per malattia.

Il provvedimento, che entrerà in vigore a partire dal prossimo 13 gennaio 2018, riguarda i dipendenti pubblici.

Il decreto oltre a fornire nuove regole per lo svolgimento delle visite fiscali, che potranno essere effettuate anche in prossimità delle giornate festive e di riposo settimanale, indica le fasce orarie di reperibilità in cui i dipendenti pubblici dovranno trovarsi a casa per sottoporsi al controllo medico.

L’obiettivo del provvedimento è quello di diminuire i costi per le Pubbliche Amministrazioni e di assicurare dei controlli più efficaci per le assenze per malattie dei dipendenti pubblici.

Vediamo qui di seguito tutte le novità introdotte dal decreto Madia.

Visite fiscali 2018 dipendenti pubblici, decreto Madia: chi può richiedere la visita di controllo?

La visita fiscale può essere richiesta dal datore di lavoro pubblico, fin dal primo giorno di assenza dal servizio per malattia del dipendente pubblico.

Il datore di lavoro per richiedere la visita dovrà utilizzare il canale telematico messo a disposizione dall’INPS.

Successivamente l’INPS procederà all’assegnazione tempestiva della visita ai medici incaricati di effettuare le visite fiscali domiciliari.

La visita di controllo nei confronti dei dipendenti pubblici può inoltre essere richiesta anche su iniziativa dell’INPS.

Visite fiscali 2018 statali, decreto Madia: lo svolgimento della visita di controllo

Una delle importanti novità introdotte dal provvedimento che entrerà in vigore a partire dal 13 gennaio 2018 è quella relativa allo svolgimento delle visite fiscali per i dipendenti pubblici.

Il decreto Madia prevede, infatti, che queste ultime possano essere effettuate con cadenza sistematica e ripetitiva, anche in prossimità delle giornate festive e di riposo settimanale.

Questa nuova regola ha l’obiettivo di assicurare dei controlli più efficaci per le assenze per malattie dei dipendenti pubblici che spesso utilizzano la malattia per anticipare le ferie o per allungare i ponti.

Visite fiscali 2018 Pubblica Amministrazione: orari di reperibilità

Per quanto riguarda le fasce orarie di reperibilità, in caso di malattia dei dipendenti pubblici, il decreto stabilisce che saranno fissate per i seguenti orari ovvero:

  • dalle 9 alle 13;
  • dalle 15 alle 18.

L’obbligo di reperibilità è valido anche nei giorni non lavorativi e festivi.

Il provvedimento però comunica che sono esclusi dall’obbligo di rispettare le fasce orarie di reperibilità i dipendenti pubblici per i quali l’assenza è riconducibile ad una delle seguenti circostanze:

  • patologie gravi che richiedono terapie salvavita;
  • causa di servizio riconosciuta che abbia dato luogo all’ascrivibilità della menomazione unica o plurima alle prime tre categorie della Tabella A allegata al decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 1981, n. 834, ovvero a patologie rientranti nella Tabella E del medesimo decreto;
  • stati patologici sottesi o connessi alla situazione di invalidità riconosciuta, pari o superiore al 67%.

Visite fiscali 2018 statali: il verbale della visita di controllo

Una volta effettuata la visita di controllo il medico è tenuto a redigere, nelle modalità telematiche indicate dall’INPS, il verbale in cui si attestano le condizioni dei dipendenti pubblici.

Una volta redatto il verbale quest’ultimo sarà trasmesso telematicamente all’INPS e verrà poi messo a disposizione del datore di lavoro.

Nel caso in cui il dipendente pubblico però dovesse cambiare l’indirizzo di reperibilità quest’ultimo è tenuto a comunicarlo immediatamente all’amministrazione presso la quale presta servizio che a sua volta dovrà comunicarlo all’INPS per far si che possa essere inoltrata la visita di controllo.

Visite fiscali 2018 dipendenti pubblici. Cosa prevede il decreto Madia in caso di mancata effettuazione della visita di controllo?

Nel caso in cui i dipendenti pubblici risultassero assenti all’indirizzo indicato il giorno della visita fiscale il medico rilascerà un apposito invito per il lavoratore che sarà tenuto a presentarsi, il primo giorno utile, presso l’Ufficio medico legale dell’INPS per sottoporsi ad una visita di controllo.

Visite fiscali 2018 statali. Cosa prevede il decreto Madia in caso di mancata accettazione dell’esito della visita?

Nel caso in cui invece il dipendente di una Pubblica Amministrazione decidesse di non accettare l’esito della visita di controllo quest’ultimo sarà tenuto a comunicarlo nell’immediato al medico che dovrà annotare sul verbale il manifesto dissenso del lavoratore che sarà tenuto poi a sottoscriverlo.

Se il dipendente pubblico però decidesse di non firmare il verbale il medico sarebbe costretto ad informare l’INPS del rifiuto del lavoratore.

A questo punto poi il dipendente pubblico sarà invitato dal medico fiscale a presentarsi per una nuova visita di controllo presso l’Ufficio medico legale dell’INPS.

Visite fiscali 2018 dipendenti pubblici. Cosa deve fare il lavoratore in caso di rientro anticipato?

In caso di rientro anticipato i dipendenti pubblici possono comunque decidere di riprendere l’attività lavorativa ma per farlo sarà necessario inviare un altro certificato, che andrà a sostituire quello precedente e che dovrà essere rilasciato dallo stesso medico che aveva redatto la certificazione di malattia.

Per ulteriori informazioni i lettori possono consultare il decreto Madia in materia di visite fiscali 2018 per i dipendenti della Pubblica Amministrazione.

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