Ecco cosa c’è da sapere sulle visite fiscali per il controllo dei dipendenti in malattia in assenza del certificato medico.
Per diversi lavoratori la reperibilità durante la malattia è una grande seccatura, ma non rispettarla è molto pericoloso. Si rischiano infatti sanzioni economiche e disciplinari, tanto più elevate quanto le violazioni sono gravi.
Ecco quindi che i dipendenti cercano degli stratagemmi per evitare quest’obbligo almeno per qualche giorno, ritardando l’invio del certificato medico. Si pensa infatti che in assenza del certificato medico non possano essere eseguite le visite fiscali, sollevando il lavoratore dalla reperibilità durante i primi giorni di malattia.
Ma in realtà non è proprio così ed è anzi facile che questo piano si riveli controproducente.
Entro quando avvisare il datore della malattia
Prima di approfondire la possibilità di eseguire i controlli fiscali anche senza l’invio del certificato medico è bene ricordare gli obblighi del dipendente. A prescindere dalle visite mediche, il lavoratore è tenuto a informare tempestivamente il datore di lavoro della propria assenza e del motivo. Tempi e modi precisi sono generalmente contenuti nella contrattazione collettiva e individuale, ma di norma una comunicazione informale (come un sms o una telefonata) prima dell’orario di lavoro o il giorno precedente è più che sufficiente.
In questo modo si allerta il datore di lavoro dell’assenza, consentendogli di organizzare il lavoro con le sostituzioni e le modifiche opportune per evitare disagi.
Innanzitutto, quindi, è importante avvisare della propria assenza per malattia. In caso contrario, si rischiano delle sanzioni disciplinari proporzionate alla gravità del fatto. Un piccolo ritardo, dovuto magari al problema di salute, ha un peso differente dal ripetuto mancato avviso, per esempio. Nella peggiore delle ipotesi, il lavoratore rischia il licenziamento e una richiesta di risarcimento del danno causato all’azienda.
Quanto tempo per inviare il certificato medico
Il datore di lavoro deve essere avvisato il prima possibile, o comunque rispettando il preavviso contrattuale salvo cause di forza maggiore, mentre per l’invio del certificato medico si ha più tempo a disposizione. In particolare, la legge ammette l’invio del certificato medico di malattia entro il secondo giorno di assenza.
È inoltre opportuno sapere che il certificato medico non può essere retroattivo, a meno che venga rilasciato a seguito di una visita domiciliare. In questo caso, infatti, il medico può riferire l’inizio della malattia al giorno precedente (se si tratta di giorni feriali), con la dichiarazione del dipendente circa l’inizio della malattia e la propria valutazione professionale. Ciò perché il medico di famiglia è obbligato a eseguire in giornata soltanto le visite domiciliari richieste entro le ore 10:00.
Visita fiscale senza certificato medico
È effettivamente possibile assentarsi per malattia regolarmente senza inviare subito il certificato medico. Nonostante ciò, il dipendente è comunque tenuto al rispetto degli orari delle visite fiscali (dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 19:00 per pubblici e privati), che riguarda tutto il periodo di malattia.
Non esiste nessuna norma che impedisce i controlli prima dell’invio del certificato medico, tant’è che può essere liberamente richiesto dal datore di lavoro. A tal proposito, si ricorda che è dovere del dipendente comunicare al datore l’eventuale diverso domicilio per la reperibilità.
Quest’ultimo è un obbligo necessario allo svolgimento delle visite fiscali che devono accertare lo stato di malattia e non, come erroneamente si pensa, un generico dovere di presenza a casa. Il medico fiscale può quindi verificare lo stato di salute del lavoratore anche senza certificato, pur non potendo basarsi sulla valutazione di un collega. In ogni caso, il certificato medico dovrà necessariamente essere inoltrato per tempo e con data corretta per non lasciare un’assenza ingiustificata.
Quest’ultima non è indennizzata e comporta conseguenze sul piano disciplinare, sempre seguendo i criteri di proporzionalità delle sanzioni. In generale, quindi, è sempre preferibile inviare il certificato medico senza ritardi.
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