Dopo quanto tempo dovrebbe arrivare il verbale 104 e cosa fare se è in ritardo per usufruire di permessi e riposi.
Il verbale 104 è fondamentale per l’accesso a benefici e agevolazioni garantiti dalla legge al cittadino con disabilità, a patto appunto che l’handicap sia accertato dalla Commissione medica.
Ciò risulta fondamentale per restringere le previsioni della legge 104/1992 ai cittadini che davvero rientrano nelle casistiche meritevoli di tutela e in modo pertinente alle loro esigenze, pertanto la disabilità deve essere certificata da un organo competente e imparziale.
Il problema è che questa procedura può richiedere diverso tempo, privando il cittadino disabile degli strumenti di tutela appositi. Senza il verbale, infatti, non è possibile ottenere le agevolazioni fiscali, assistenziali e lavorative.
Un grave disagio per i cittadini, che soprattutto in alcune città italiane sono costretti ad attendere molto più tempo del previsto. Ecco dopo quanti giorni arriva il verbale 104 e cosa si può fare nel frattempo.
Dopo quanti giorni arriva il verbale 104
Secondo la legge, il verbale 104 che attesta una disabilità grave dovrebbe arrivare entro 45 giorni dalla richiesta, che si riducono a 15 giorni per le patologie oncologiche. La legge prevede inoltre un tempo di risposta generale di 90 giorni dalla domanda. Una vera e propria utopia per tanti cittadini, sempre più spesso penalizzati da rallentamenti e ritardi. Non è difficile, infatti, arrivare anche a 4 mesi di attesa per ottenere il verbale, facendo automaticamente slittare nel tempo anche il godimento dei benefici. Le agevolazioni e gli strumenti di supporto individuati dalla legge 104, tuttavia, non sono vantaggi opzionali ma veri e propri diritti per il cittadino disabile.
Nonostante ciò, risulta quasi impossibile pretendere il rilascio entro i tempi previsti, quando motivato da difficoltà oggettive e non risolvibili come un’eccessiva mole di lavoro della commissione medica.
Per questa ragione, viene comunque garantito l’accesso a una parte delle agevolazioni lavorative, limitando i danni causati dal ritardo. Ad esempio, se il verbale 104 non è arrivato entro 45 giorni (o 15 giorni per i malati oncologici) è possibile presentare al datore di lavoro una certificazione sostitutiva provvisoria, al fine di godere dei permessi, del congedo retribuito e delle tutele sul trasferimento previste dalla legge 104 per i lavoratori disabili (o i loro caregiver).
Cosa fare se il verbale 104 non arriva
Come abbiamo visto in precedenza, in mancanza del verbale 104 entro 45 giorni dalla domanda (o 15 giorni per i malati oncologici) è possibile utilizzare una certificazione provvisoria.
Quest’ultima deve essere rilasciata dai medici specialisti nelle malattie denunciate in servizio presso l’Asl che assiste l’interessato o direttamente dalla commissione medica già al termine della visita su richiesta dell’interessato.
Questo certificato è valido soltanto fino all’accertamento definitivo della commissione e può essere utilizzato esclusivamente per le agevolazioni lavorative (previste dagli articoli 21 e 33 della legge n. 104/1992), comprese quelle per i lavoratori genitori di figli con handicap grave previste dall’articolo 42 del decreto legislativo n. 151/2001 (riposi e permessi).
Al di là di questa possibilità, il cittadino deve solo attendere l’emissione del verbale.
Se ciò non dovesse avvenire dopo un periodo di 90 giorni è opportuno contattare l’Inps per avere chiarimenti sul ritardo, valutando un eventuale sollecito formale. In caso di ritardo prolungato e immotivato potrebbe essere valutata anche l’azione per il risarcimento, ma si tratta di ipotesi molto rare.
Bisogna in ogni caso fare attenzione all’utilizzo della certificazione provvisoria, perché impegna il cittadino alla restituzione di tutte le somme percepite (o del corrispettivo in denaro delle prestazioni) in caso di accertamento negativo dell’invalidità o comunque inferiore rispetto a quanto previsto.
Resta comunque la possibilità di fare ricorso contro il verbale, entro 90 giorni dal rilascio, per un nuovo accertamento. Ciò riguarda comunque il primo verbale che attesta la disabilità del cittadino. Quando è necessario soltanto il rinnovo, infatti, è possibile continuare a godere delle agevolazioni lavorative fino all’esito della visita medica purché sia iniziato l’iter di revisione.
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