Vaiolo delle scimmie, perché in Europa può scattare lo stato d’emergenza: “Troppi casi non rilevati”

Stefano Rizzuti

7 Luglio 2022 - 13:32

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Aumentano i casi di Monkeypox virus in tutto il mondo e l’epicentro dell’epidemia è in Europa: perché l’Oms potrebbe decidere di dichiarare l’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale

Vaiolo delle scimmie, perché in Europa può scattare lo stato d’emergenza: “Troppi casi non rilevati”

L’Organizzazione mondiale della sanità potrebbe rivalutare il vaiolo delle scimmie come emergenza internazionale per la salute pubblica. A dirlo è il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, spiegando che la situazione deve essere rivalutata al netto dei nuovi casi registrati in tutto il mondo e per questo non si esclude la dichiarazione dell’emergenza.

Attualmente l’Europa è l’epicentro dell’epidemia di vaiolo delle scimmie, considerando che nel continente viene registrato l’80% dei casi a livello globale. Inoltre, spiega Ghebreyesus, i contagi molto probabilmente sono sottostimati perché l’attività di tracciamento è difficile e quindi è ritenuto probabile che ci sia un alto numero di casi non rilevati.

Ma non c’è solo l’Europa, perché anche in Africa i casi di vaiolo delle scimmie hanno colpito paesi che fino a quel momento non erano coinvolti. E in quelli in cui il virus era endemico si sono registrati numeri più alti del solito. Ecco perché l’Oms torna a parlare di possibile emergenza e di vaccini.

Vaiolo delle scimmie, Oms pensa a emergenza sanitaria

Il direttore generale dell’Oms non nasconde la sua preoccupazione per la diffusione del virus, sottolineando che dall’inizio della nuova epidemia sono stati registrati più di 6mila casi in 58 diversi paesi. Presto verrà convocato il Comitato di emergenza dell’Oms, che finora aveva deciso di non dichiarare il Monkeypox virus come emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale.

Serve, però, un aggiornamento rapido per capire se le condizioni sono cambiate rispetto alla decisione - presa a fine giugno - di non dichiarare l’emergenza. Una nuova riunione potrebbe tenersi nella settimana del 18 luglio. L’emergenza viene dichiarata quando si è di fronte a un evento straordinario che viene ritenuto pericoloso per la salute pubblica globale e per questo può richiedere una risposta internazionale coordinata.

I vaccini contro il vaiolo delle scimmie

L’Oms sta continuando a lavorare con tutti i paesi e anche con i produttori per valutare la condivisione del vaccino contro il vaiolo delle scimmie. Il problema riguarda la scarsità di dosi e per questo è necessario puntare sulle persone più a rischio, senza disperdere il vaccino.

Per quanto riguarda l’Europa, l’Ema (l’Agenzia europea dei medicinali), ha avviato la revisione dei dati per estendere l’uso del vaccino contro il vaiolo umano anche al vaiolo delle scimmie. Secondo quanto emerso finora, sembra che il vaccino produca anticorpi efficaci anche contro il vaiolo delle scimmie, garantendo una maggiore protezione contro la malattia scatenata dal virus.

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