UniCredit fa la storia, utile netto +8,3% a €2,8 miliardi. Orcel promette ancora più utili e dividendi, azioni in corsa a Piazza Affari

Laura Naka Antonelli

12 Maggio 2025 - 11:53

UniCredit, la banca guidata dal CEO Andrea Orcel, ha alzato il velo sui conti e aggiornato la guidance. Tutte le sorprese: più utili e dividendi. Focus su OPS Banco BPM.

UniCredit fa la storia, utile netto +8,3% a €2,8 miliardi. Orcel promette ancora più utili e dividendi, azioni in corsa a Piazza Affari

UniCredit, la banca italiana guidata da Andrea Orcel che ha lanciato una OPS su Banco BPM, scalando al contempo Commerzbank e Generali, ha annunciato di aver terminato i primi tre mesi del 2025 con il trimestre migliore della storia, forte di “ risultati di qualità significativamente al di sopra delle aspettative in tutte le metriche finanziarie”.

UniCredit annuncia utile netto in rialzo +8,3% a 2,8 MLD nel I trimestre 2025, ricavi +2,8% a 6,5 MLD

In particolare, l’utile netto di UniCredit è balzato nei primi tre mesi del 2025 dell’8,3%, a 2,8 miliardi di euro, mentre l’EPS ha segnato un progresso pari a +18,2% a €1,79.

Boom per il dividendo per azione, scattato del 46,3% a €0,89.

In crescita anche i ricavi, saliti del 2,8% a €6,5 miliardi, “trainati da commissioni in rialzo del 8,2% a €2,3 miliardi, che hanno più che compensato la riduzione del margine di interesse a €3,5 miliardi”.

Il rapporto costi/ricavi ha confermato la posizione di leader nel settore della banca, scendendo al 35,4%, e segnando così un calo di quasi 1 punto percentuale su base annua, con costi ancora in flessione.

Solida la qualità degli attivi, con una copertura più elevata, un costo del rischio basso pari a 8 punti base, e overlays invariati pari a €1,7 miliardi.

Massima attenzione al trend delle azioni UniCredit, scambiate sul Ftse Mib di Piazza Affari. In una sessione che parte con il botto - l’indice Ftse Mib balza dell’1,78%, a quota 40.069,44 punti, dopo pochi minuti dall’inizio della giornata di contrattazioni - le azioni UniCredit (UCG) segnano un rally di oltre il 4%, volando a quota 55,95 euro.

Utili UniCredit, il commento del CEO Andrea Orcel: straordinaria serie di risultati nel I trimestre

Così Andrea Orcel, amministratore delegato di UniCredit, nel commentare la trimestrale appena annunciata:

“UniCredit ha registrato una straordinaria serie di risultati nel primo trimestre, superando le attese in tutte le metriche finanziarie e ampliando il divario positivo rispetto ai concorrenti. Abbiamo conseguito i migliori risultati della storia di UniCredit e il diciassettesimo trimestre consecutivo di crescita redditizia. Il RoTE è aumentato al 22%, tra i migliori del settore, con il capitale in eccesso che ha raggiunto €10 miliardi. L’utile netto è aumentato del 8,3% a €2,8 miliardi. Le commissioni sono aumentate di un notevole 8,2% anno su anno grazie allo slancio commerciale, e hanno più che compensato la prevista riduzione del margine di interesse. I ricavi netti sono aumentati del 3,2% a €6,5 miliardi, beneficiando anche di proventi da negoziazione eccezionali principalmente dovuti all’attività della clientela. Il controllo dei costi è rimasto fra i migliori nel settore, risultando in un rapporto costi/ricavi leader di mercato pari al 35,4%. La qualità degli attivi è rimasta solida, il costo del rischio basso e gli overlays invariati. Le nostre linee di difesa sono state rafforzate e ci posizionano al meglio per un ampio spettro di scenari macroeconomici.”

Orcel ha fatto notare che “il CET1 ratio, pari al 16,1% è aumentato rispetto al trimestre precedente, con i €5,3 miliardi di generazione totale di capitale che hanno più che compensato l’impatto dei €2,8 miliardi, pari al 100% dell’utile netto, accantonati per le distribuzioni del 2025, e di Basilea ”.

Ancora il CEO: “Siamo posizionati per una serie di possibilità inorganiche nei nostri mercati ma perseguiremo soltanto quelle in grado di migliorare il nostro forte e resiliente caso d’investimento standalone ”.

Della serie, Banco BPM continua a non essere un must a tutti i costi, come Orcel ha poi riferito anche nel corso dell’intervista rilasciata alla CNBC, quando ha citato i due fattori che stanno rimandando il verdetto sull’OPS (se continuare a portarla avanti, o ritirarla).

Orcel rimarca elevato grado di visibilità su utili e dividendi

Così come si legge nel comunicato con cui UniCredit ha annunciato i conti del primo trimestre del 2025, Andrea Orcel ha fatto notare che “lo scenario macroeconomico è diventato più complesso e incerto” e che “in questo contesto presentiamo un caso d’investimento differenziato in positivo e resiliente, con un elevato grado di visibilità sugli utili e sulla distribuzione, a beneficio dei nostri azionisti e per la loro sicurezza”.

Detto questo, la nuova promessa del Ronaldo dei banchieri non è mancata:

Tali premesse ci rendono sia fiduciosi nell’aumentare la nostra guidance per l’utile netto e per la distribuzione del 2025, sia convinti della nostra ambizione per il 2027. Siamo impegnati a conseguire una performance sostenibile e di elevata qualità, e concentrati nel supportare i nostri clienti e le nostre comunità in particolare in tempi sfidanti”.

UniCredit migliora la guidance, le previsioni per l’utile netto, dividendi e ricavi

Di fatto, UniCredit ha annunciato anche, sulla scorta di risultati superiori alle aspettative nel primo trimestre del 2025, di avere aggiornato la guidance per l’anno 2025, con possibile upside.

In particolare, “ la guidance per l’utile netto nel FY25 è adesso superiore a €9,3 miliardi con un RoTE superiore al 17%, e la guidance per le distribuzioni a valere sul FY256 superiori a quelle del FY24 grazie alla più elevata crescita dell’utile netto, ricompensando i nostri azionisti con rendimenti eccellenti”.

UniCredit ha reso noto inoltre di stimare ora “ ricavi netti per il FY25 a circa €23,5 miliardi, migliori rispetto a quanto anticipato inizialmente, grazie ad un primo trimestre più solido e ad un costo del rischio più contenuto”.

Così la banca:

Confermiamo le nostre ambizioni per un utile netto pari a circa €10 miliardi nel 2027, per un RoTE al di sopra del 17% e per distribuzioni annue maggiori rispetto a quella del FY24 nel periodo FY25-27, comprensive di un dividendo pari al 50% dell’utile netto e di distribuzioni aggiuntive inclusive del capitale in eccesso rispetto ad un CET1 ratio del 12,5-13%.

UniCredit annuncia il miglioramento della guidance per il 2025 UniCredit annuncia il miglioramento della guidance per il 2025 UniCredit, la banca guidata dal CEO Andrea Orcel, annuncia il miglioramento della guida per l'anno 2025 (con possibile upside), con utile netto superiore a €9,3 miliardi e RoTE maggiore del 17%. Riguardo ai dividendi, la banca prevede distribuzioni superiori a quelle a valere sul FY24 grazie alla più elevata crescita dell'utile netto.

UniCredit ha tenuto a rimarcare che il gruppo continua a distinguersi positivamente in quanto a eccellenza del capitale, con 113 punti base o €3,1 miliardi di generazione organica di capitale nel primo trimestre e che ha più che compensato l’accantonamento per la distribuzione pari al 100 per cento dei €2,8 miliardi di utile netto, risultando in un CET1 ratio del 16,1 per cento, in rialzo di 27 punti base trimestre su trimestre.

Inoltre, l’evoluzione positiva del capitale ha più che compensato l’aumento di RWA pari a €10,4 miliardi dovuto all’applicazione di Basilea.

Orcel sfida tagli tassi BCE, margine di interesse “resiliente”

Guardando ad altre voci di bilancio e all’impatto del contesto di tassi di interesse nell’area euro più bassi, a causa dei continui tagli annunciati dalla BCE, occhio nello specifico al margine di interesse della banca guidata da Orcel, che è sceso del 4,8% su base trimestrale, attestandosi a €3,5 miliardi.

Il trend è stato considerato in ogni caso da Piazza Gae Aulenti “ resiliente, alla luce del minor numero di giorni di calendario e dell’Euribor medio inferiore nel trimestre ”.

Esaminando ancora il margine netto di interesse o anche NII (Net Interest Income), il pass-through totale sui depositi di UniCredit si è attestato a una media del 33% nel primo trimestre, in calo di 1,3 punti percentuali rispetto al trimestre precedente mentre, così si legge nella nota della banca, “ il RoAC (Return on Average Capital) del margine di interesse, fra i migliori nel settore e pari al 20%, in crescita sia anno su anno che trimestre su trimestre nonostante i tassi in discesa, dimostra la prioritizzazione da parte del Gruppo di clienti e segmenti di business redditizi e di qualità”.

Trend sostenuto per le commissioni, salite del 8,2% su base annua, con uno slancio positivo in tutte le categorie, risultando in una considerevole base di commissioni pari al 368 per cento dei ricavi lordi totali.

Su base trimestrale, le commissioni di UniCredit sono balzate del 16,5 per cento.

A puntellare le commissioni è stata in particolare la “ crescita particolarmente marcata delle commissioni sugli investimenti, delle commissioni su attività di finanziamento e di quelle su prodotti di copertura per i clienti ”.

In evidenza i proventi da attività di negoziazione, che si sono attestati a €641 milioni, in rialzo di oltre il 100 per cento rispetto al trimestre precedente e in crescita del 19,9 per cento rispetto allo scorso anno, spingendo ulteriormente la performance dei ricavi.

Questo risultato, ha precisato la banca, “è stato trainato in gran parte da una intensa attività della clientela, in particolare in Germania, e dal risultato positivo della tesoreria e del portafoglio strategico coperto”.

Si è confermato ancora strutturalmente basso il costo del rischio di UniCredit, stabile nel primo trimestre a 8 punti base, iscrivendo a bilancio €83 milioni di accantonamenti per perdite su crediti.

UniCredit ha rimarcato inoltre come il portafoglio creditizio di elevata qualità e diversificato rimanga “resiliente, supportato da basse esposizioni deteriorate nette (NPE) con livelli di copertura aumentati, un approccio prudente verso l’erogazione di nuovi crediti, e robuste linee di difesa, inclusi €1,7 miliardi di overlays sulle esposizioni in bonis, sostanzialmente invariati rispetto al trimestre precedente”.

Per quanto riguarda i costi operativi, il valore è stato pari a €2,3 miliardi, in rialzo dello 0,6 per cento anno su anno per via del perimetro più ampio, e in flessione dell’1,3% su base annua a perimetro invariato.

Il rapporto costi-ricavi ha confermato UniCredit leader nel settore attestandosi al 35,4%

A tal proposito, la banca ha fatto riferimento al “risultato dei nostri sforzi in atto per semplificare le operazioni e ridurre la base di costi in valore assoluto, continuando al contempo a investire strategicamente nella crescita futura”.

UniCredit chiude la stagione delle trimestrali delle banche BIG di Piazza Affari. Focus risiko

Con UniCredit si conclude la stagione delle trimestrali delle banche italiane più importanti quotate sull’indice Ftse Mib di Piazza Affari.

A dare il via ai conti del settore bancario italiano è stata Intesa SanPaolo, la banca numero in Italia, guidata dal CEO Carlo Messina, unica almeno in via ufficiale a non essere coinvolta tra le Big di Piazza Affari nelle varie partite di risiko che hanno preso il via negli ultimi mesi.

Sono stati successivamente diffusi i numeri della preda di UniCredit, Banco BPM, accompagnati dal messaggio che l’AD Giuseppe Castagna e il presidente Massimo Tononi hanno inviato a Orcel; di BPER, che ha confermato la determinazione ad andare avanti con l’OPS promossa su Banco Popolare di Sondrio, forte dell’utile migliore di sempre; di MPS-Monte dei Paschi di Siena, la banca senese che ha scioccato tutti a Piazza Affari annunciando alla fine di gennaio la decisione di lanciarsi alla conquista di Mediobanca; della preda del Monte Mediobanca che, per difendersi dall’OPS di Rocca Salimbeni ha annunciato alla fine di aprile una mossa volta a inglobare Banca Generali, controllata di Assicurazioni Generali.

In particolare, nella sessione di venerdì scorso, i fari della borsa di Milano sono rimasti tutti accessi sul dossier MPS-Mediobanca-Banca Generali, sulla scia dei vari botta e risposta tra i CEO Luigi Lovaglio e Alberto Nagel.

Iscriviti a Money.it