L’utile netto di Banco BPM ha fatto la storia. Tutti i numeri della trimestrale, inclusa la voce di bilancio condizionata da tagli tassi BCE. Messaggio di Castagna a Orcel.
Ora UniCredit può mettersi al lavoro, decidendo cosa fare con l’OPS lanciata su Banco BPM: se alzare la posta o mollare la preda.
Le informazioni che il suo CEO Andrea Orcel attendeva sono arrivate: la banca guidata dal CEO Giuseppe Castagna ha annunciato oggi, mercoledì 7 maggio 2025, i conti del primo trimestre dell’anno. E la solidità di Piazza Meda è tutta incisa nei numeri, anche in quello che era stato menzionato dal Ronaldo dei banchieri, ovvero dall’AD di UniCredit Andrea Orcel, come una sorta di tallone di Achille del Banco, ovvero il CET1.
Banco BPM, occhio al CET1, oggetto della guerra di nervi sul prezzo giusto tra Castagna e Orcel
Dai conti di Piazza Meda è emerso che il CET1 Ratio di Banco BPM, includendo l’impatto di Basilea 3 e l’aumento di capitale a servizio dell’OPA lanciata su Anima - che si è conclusa da poco - è pari al 14,76%.
La banca ha confermato inoltre il CET1 al 13% senza l’applicazione del Danish Compromise su Anima, sbandierando dunque di nuovo quel valore a Piazza Affari e in particolare a Orcel, che finora ha lasciato sempre inalterato il prezzo dell’OPS, citando tra le altre cose il pericolo che quel parametro scendesse al di sotto quella soglia. E invece no, ha ribadito per l’ennesima volta l’istituto di credito.
In realtà ora, così come è emerso nelle ultime sessioni e almeno da quando il governo Meloni ha deciso di applicare al dossier dell’OPS di UniCredit su Banco BPM il golden power, fissando paletti a dir poco rigidi - leggi l’obbligo di congelare praticamente gli investimenti in BTP - il vero ostacolo all’ambizione di Orcel ha a che fare più con i bastoni che l’esecutivo italiano ha continuato a mettergli tra le ruote, che non, forse, con il valore di quel CET1, che pur è stato Pomo della discordia tra UCG e il CEO di BAMI, Giuseppe Castagna.
Detto questo, Piazza Affari non può fare altro che aspettare la giornata di lunedì prossimo 12 maggio quando, dopo l’ok alla trimestrale che arriverà alla vigilia da parte della CDA, sarà UniCredit a presentare i suoi numeri. (attenti alle previsioni)
OPS UniCredit, il commento di Castagna. L’utile netto di Banco BPM fa la storia
In attesa dell’ultima parola di Orcel, il CEO di Banco BPM Giuseppe Castagna, che ha commentato stasera la trimestrale di Piazza Meda, si è limitato ad affermare che, a questo punto, resta da vedere cosa accadrà all’OPS:
“Vedremo cosa succederà con l’offerta. Ci aspettiamo qualcosa da Unicredit e poi prenderemo le nostre decisioni”.
Per ora, guardando alla trimestrale della preda di Banco BPM, si può dire che i numeri della preda di Piazza Gae Aulenti sono confortanti, a dispetto del timore dell’effetto dei tagli dei tassi di interesse avviati dalla BCE (giunti a ben 7 nell’arco di meno di un anno) sulla sua redditività, che sempre Orcel ha citato come altro motivo che lo ha indotto a non alzare finora la posta.
Banco BPM ha concluso infatti il primo trimestre del 2025 con un record storico, registrando l’utile netto migliore di sempre, pari a 511 milioni di euro, in crescita del 38% su base annua, ben oltre le attese degli analisti.
Per la precisione, il risultato netto è ammontato a € 510,7 milioni, rispetto ai € 370,2 milioni dei primi tre mesi del 2024. Il balzo dell’utile netto è stato inoltre di ben 127,4% rispetto ai € 224,6 milioni del quarto trimestre 2024.
Non solo. Banco BPM ha fatto notare che, includendo la piena integrazione di Anima, l’utile netto sarebbe pari a 549 milioni, livello tra l’altro “già superiore rispetto al target 2027”.
In rialzo anche i ricavi, che sono saliti su base annua del 2,9% a 1,476 miliardi.
Tornando alle dichiarazioni che il CEO Giuseppe Castagna ha proferito commentando la trimestrale di Piazza Meda, va sottolineato che il banchiere ha rimarcato che in questo momento la banca “è concentrata sulla strada stand alone che è molto soddisfacente per noi”, citando anche la passivity rule dovuta all’OPS di UniCredit che impedisce all’istituto di considerare altre strade.
Detto questo, se Orcel dovesse ritirare l’offerta, “ci sarà sicuramente spazio per esplorare altre potenziali opportunità”.
Castagna ha definito Banco BPM una “banca unica”, citando il “completamento delle product factory” a seguito del successo dell’OPA lanciata su Anima.
Il CEO ha fatto notare che “l’utile netto proforma del primo trimestre 2025, inclusa Anima, è il 2% in più rispetto alla media trimestrale del 2027” e che “i ricavi non da interessi proforma, inclusa Anima, rappresentano già il 49% dei ricavi totali, rispetto all’obiettivo del 50% per il 2027”.
Cosa è successo alla voce di bilancio condizionata da tassi BCE. E occhio alle commissioni
Il margine di interesse di BAMI, ovvero la voce di bilancio condizionata dal trend dei tassi della BCE, è sceso invece del 5,5% su base annua, attestandosi a quota € 816,9 milioni rispetto a € 864,4 milioni del primo trimestre 2024 (-5,5%).
Sempre l’NII (Net Interest Income o anche margine netto di interesse) ha registrato una flessione anche su base trimestrale pari a -4,5%, rispetto ai € 855,3 milioni del quarto trimestre 2024 (-4,5%). Detto questo, le previsioni degli previsioni degli analisti sul trend di questa voce di bilancio erano state più cupe.
Banco BPM ha indicato inoltre come l’incidenza sui ricavi dei proventi non da interessi sia stata pari al 45%, percentuale che diventa il 49% includendo la piena integrazione di Anima (rispetto al 50% del target previsto dal piano al 2027).
Di fatto, il calo del margine di interesse è stato più che compensato dalla solidità della voce delle commissioni (per l’appunto proventi non da interessi): le commissioni nette di Banco BPM, infatti, nel corso del primo trimestre del 2025 si sono attestate a € 554 milioni, in crescita su base annua del 6,2%, rispetto a € 521,6 milioni dei primi tre mesi del 2024 (+6,2%) e in accelerazione del 12,1% rispetto ai € 494,4 milioni del quarto trimestre 2024.
Miglioramento della qualità del credito
Andando a guardare alla qualità del credito, la banca gestita da Giuseppe Castagna ha annunciato i seguenti parametri:
- Lo stock crediti deteriorati netti è ammontato a € 1,5 miliardi: -3,6% rispetto a fine 2024 e -13,8% a/a. I crediti deteriorati lordi sono stati pari a € 2,8 miliardi, scendendo del 22,8% su base annua.
- L’incidenza dei crediti deteriorati sul totale dei crediti lordi si è ulteriormente ridotta al 2,7% dal 2,8% del 31 dicembre 2024.
- Il costo del credito annualizzato è sceso a 30 p.b. rispetto a 46 p.b. di fine 2024, pur garantendo significativi livelli di copertura dei crediti deteriorati.
- Il default Rate si è attestato allo 0,97%, in ribasso rispetto all’1,07% del 2024.
Proprio in merito alla qualità del credito BAMI ha annunciato un obiettivo di derisking pari a € 1,020 miliardi, di cui € 820 milioni completati nel 2024 e € 200 milioni previsti nel 2025.
Ancora, lato aggregati patrimoniali, Piazza Meda ha incassato i seguenti risultati:
La raccolta diretta bancaria è stata pari a € 131,6 miliardi, in calo dello 0,3% rispetto a fine dicembre 2024 e in crescita del 2,0% rispetto al 31 marzo 2024, con una raccolta “core” da clientela (depositi e conti correnti) a € 100,2 miliardi;
La raccolta indiretta da clientela è ammontata a € 117,2 miliardi (+0,9% rispetto al 31 dicembre 2024 e +6,3% rispetto al 31 marzo 2024), di cui:
- Risparmio gestito € 66,0 miliardi (-0,1% rispetto al 31 dicembre 2024 e +3,8% rispetto al 31 marzo 2024).
- Risparmio amministrato € 51,2 miliardi (+2,2% rispetto al 31 dicembre 2024 e +9,7% rispetto al 31 marzo 2024).
- Impieghi netti a clientela € 100,8 miliardi: +1,1% rispetto al 31 dicembre 2024 (di cui crediti in bonis +1,2% e crediti deteriorati -3,6%) e -2,7% rispetto al 31 marzo 2024 (di cui crediti in bonis -2,5% e crediti deteriorati -13,8%)
Banco BPM migliora la guidance
La trimestrale è stata tale da portare Banco BPM a migliorare la guidance, come si legge nel comunicato con cui l’istituto ha annunciato i suoi numeri:
“La solidità dei risultati raggiunti nel primo trimestre e la resilienza degli stessi pur in un contesto di tassi inferiori alle previsioni in virtù di un modello di business che, coerentemente con il Piano Strategico, è diventato ancora più forte e diversificato grazie all’ingresso di Anima nel perimetro del Gruppo a partire dal secondo trimestre 2025, hanno portato ad aggiornare al rialzo la guidance di risultato netto per il 2025, atteso ora a circa 1,95 miliardi di euro”.
Così Castagna nel commentare il miglioramento della guidance: “I risultati ci hanno permesso di alzare la guidance per la fine del 2025 da 1,7 miliardi a 1,95 miliardi di utile netto, che è il risultato che ci aspettiamo per il 2026”. Praticamente, i conti del primo trimestre 2025 risultano “già in linea con l’obiettivo di utile netto del piano 2027 di 2,15 miliardi di euro e sono da considerare un punto di riferimento per qualsiasi valutazione stand-alone della banca”.
E ancora sull’OPS lanciata da UniCredit, l’amministratore delegato ha commentato che Banco BPM preferirebbe “lavorare senza distrazioni” legate alla partita di risiko lanciata da Piazza Gae Aulenti, ma è anche vero che a volte “è possibile trasformare un problema in una opportunita” e “la forza del nostro trimestre dimostra che alcune volte hai bisogno di un calcio per performare al meglio e questa forse è stata l’occasione per farlo”.
Occhio alle previsioni sugli utili e altre voci di bilancio di Banco BPM anche per il 2026 e 2027.
Attesa a questo punto per il trend delle azioni di Banco BPM e UniCredit, scambiate entrambe sull’indice Ftse Mib.
Nella giornata di ieri, a fronte del dietrofront del listini benchmark della borsa di Milano, UniCredit ha lasciato sul terreno l’1,62%, scendendo a quota 51,55 euro, mentre le azioni BAMI hanno concluso la sessione segnando una flessione dello 0,89%, a quota 9,758 euro.
Il focus a Piazza Affari rimane sulla stagione delle trimestrali, nel caso specifico sulle trimestrali delle banche italiane (occhio alle previsioni).
In evidenza anche i risultati di MPS, dopo i conti già annunciati da Intesa SanPaolo.
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