Ultime notizie pensioni: Damiano favorevole alle proposte dei sindacati ma l’Inps frena

Alessandro Cipolla

22 Settembre 2017 - 10:08

Ultime notizie pensioni: al Presidente della commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano piacciono le undici proposte dei sindacati, ma l’Inps rimane cauto.

Ultime notizie pensioni: Damiano favorevole alle proposte dei sindacati ma l’Inps frena

Ultime notizie pensioni: dopo la presentazione delle proposte dei sindacati racchiuse in un documento unitario, Cesare Damiano parla di “numerosi punti di convergenza” con la posizione del governo, ma dall’Inps non arriverebbero buone notizie in merito alla fattibilità economica di diverse richieste.

Continua quindi a tenere banco il tema delle pensioni, con le ultime notizie che parlano di un avvicinamento tra governo e sindacati e di un Presidente della commissione Lavoro Damiano che ha accolto favorevolmente la presentazione del documento unitario.

Al momento però tutti con il fiato sospeso in attesa dell’approvazione della nota di aggiornamento al Def, che salvo sorprese dovrebbe arrivare entro questo venerdì. Sarà un momento cruciale per capire quanti fondi saranno a disposizione per la riforma delle pensioni da tempo richiesta per superare la legge Fornero.

I sindacati quindi hanno fatto la loro mossa e tutto ora è nelle mani del governo. La volontà tra le parti di giungere a un accordo è massima, ma si aspettano di sapere le ultime notizie pensioni provenienti da Palazzo Tesoro e dall’Inps che dovranno stabilire che margine di manovra ci sarà per la riforma.

Ultime notizie pensioni: le proposte dei sindacati

Aspettando che arrivi il tanto atteso via libera da parte del governo alla nota di aggiornamento al Def, prevista per la giornata di oggi, i sindacati hanno giocato d’anticipo presentando un documento unitario dove sono racchiuse le loro proposte per la riforma delle pensioni.

Dopo che negli ultimi tempi con misure come Opzione Donna oppure l’Ape Social si è cercato in qualche modo di ammorbidire la legge Fornero, ora c’è la volontà di realizzare una vera e propria riforma da inserire nella prossima manovra Finanziaria.

Per questo le parti sono a lavoro da mesi, con le ultime notizie pensioni che farebbero propendere verso un cauto ottimismo per il raggiungimento di un accordo tra governo e sindacati nel prossimo incontro in programma a inizio ottobre.

In un documento unitario CGIL, CISL e UIL, hanno recapitato al governo le loro undici proposte per la riforma. Particolare attenzione da parte dei sindacati viene riservata nel testo alle donne.

Si chiede infatti che vengano scontati 1 anno per ogni figlio avuto o adottato fino a un massimo di 3 anni, oltre a un bonus contributivo relativo a chi svolge lavori di cura, misura questa valevole nel caso anche per gli uomini.

Le altre principali proposte sono il blocco dell’adeguamento delle aspettative di vita, con l’età pensionistica che dal 2019 aumenterà a 67 anni, la diminuzione da 36 a 30 anni di contributi per accedere all’Ape Social in caso di lavori gravosi e il taglio dell’importo “soglia” per i giovani.

Richieste queste fatte dalle sigle sindacali che trovano l’appoggio di Cesare Damiano, che per la prima volta apre anche verso uno dei temi più spinosi, ovvero quello dall’aumento dell’aspettativa di vita.

Nelle proposte dei sindacati abbiamo trovato molti punti di convergenza: la revisione del meccanismo dell’aspettativa di vita, dal momento che nel 2015 è diminuita e che, per quest’anno, è previsto un indice di mortalità in crescita del 15%. I 5 mesi previsti di innalzamento dell’età della pensione, a partire dal 2019, vanno dunque ribassati.

Se Damiano quindi commenta con favore queste ultime notizie, molto più cauto è il ministro dei Trasporti Graziano Del Rio, che parla di numeri severi provenienti dall’Inps e quindi spazi stretti in merito alla riforma delle pensioni.

Aspettando il Def

Il documento unitario presentato dai sindacati è adesso al vaglio del governo, che rimane in attesa che l’Inps faccia pervenire i suoi dati sui primi mesi dell’Ape Social e che Palazzo Tesoro comunichi quanti soldi ci saranno a disposizione per la riforma delle pensioni.

Ricevute le proposte e saputo entro quali paletti economici ci si potrà muovere, allora il governo cercherà di incrociare il tutto con l’obiettivo di cercare di poter venire più incontro possibile ai sindacati, visto che anche il clima ormai di campagna elettorale spinge i partiti della maggioranza a non creare tensioni con il mondo del lavoro.

Lo avevamo preventivato, avevamo convenuto che le organizzazioni sindacali avrebbero messo a punto la loro posizione e ce l’avrebbero comunicato. Il
documento è arrivato oggi, lo valuteremo in tutti i punti. In buona parte sono le stesse cose che abbiamo già discusso nei confronti precedenti. Quando avremo valutato anche la dimensione economica degli impatti di queste misure, dopo l’approvazione del Def, avremo occasione di confrontarci.

Parole queste del ministro del Lavoro Giuliano Poletti che sintetizzano al meglio la situazione: bisogna aspettare il Def e il rapporto dell’Inps per valutare così che copertura finanziaria ci sarà per la riforma.

Le ultime notizie pensioni però che arrivano dal Tesoro non sarebbero molto incoraggianti. Il sentore diffuso è che nella prossima manovra Finanziaria non ci saranno i fondi per accogliere tutte le richieste dei sindacati.

Il prossimo vertice di ottobre quindi si preannuncia essere molto delicato. Difficile che i sindacati possano decidere di sacrificare qualcuno dalle loro proposte, ma se si vuole comunque giungere a un accordo entrambe le parti dovranno venirsi incontro, visto che un muro contro muro in questo momento politico e sociale non andrà a giovare di certo a nessuno.

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