Ucraina, allarme radioattività: bombardamenti a meno di 100 metri dalla centrale di Zaporizhzhia

Luna Luciano

28/08/2022

29/08/2022 - 13:09

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Ucraina, bombardamenti a meno di 100 metri dalla centrale di Zaporizhzhia. Quali sono i livelli di radioattività nell’aria? C’è il rischio di disastro nucleare?

Ucraina, allarme radioattività: bombardamenti a meno di 100 metri dalla centrale di Zaporizhzhia

La guerra tra Russia e Ucraina prosegue tra incessanti bombardamenti e il silenzio mediatico, mentre aumenta la tensione in Europa a causa della centrale di Zaporizhzhia.

Si torna quindi a temere per la situazione nella centrale nucleare ucraina, la più grande d’Europa, finita in mano ai russi lo scorso marzo, e che da quel giorno è diventata inquietante e pericoloso sfondo ai duri scontri tra i due eserciti.

Le bombe continuano a cadere vicino alla centrale nucleare e i rischi sono elevati. Questa volta l’allarme non è stato lanciato né da Mosca, né da Kiev, ma dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea), che dovrebbe effettuare un’ispezione all’impianto all’inizio della prossima settimana. Ancora una volta l’Europa trema a causa della centrale, i cui impianti potrebbero essere gravemente danneggiati dai bombardamenti con terribili conseguenze.

Tra i colpi di artiglieria e bombardamenti, potrebbe andare incontro a un incidente nucleare, se non si presta la massima attenzione all’impianto. I rischi sono molti, come ricorda in una nota Energoatom: «vi sono pericoli di fuoriuscita di idrogeno, che si disperdano sostanze radioattive e anche il rischio di incendio è elevato». Ecco tutto quello che c’è da sapere sui bombardamenti e su quali sono i rischi.

Ucraina, bombardamenti a meno di 100 metri da Zaporizhzhia: i livelli di radioattività

Come riportato da Aiea, nei giorni scorsi le bombe continuano a cadere a meno di 100 metri dai reattori della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Ancora una volta scatta l’allarme per la centrale e per i possibili pericoli di fuoriuscita di sostanze radioattive.

Ci sono stati bombardamenti nell’area di Zaporizhzhia giovedì, venerdì e sabato, ma le informazioni sulla natura del danneggiamento sono incomplete. I bombardamenti hanno colpito i cosiddetti edifici speciali dell’impianto, situati a circa cento metri dagli edifici del reattore. Ci sono stati danni anche ad alcune condutture dell’acqua, ora riparate.

Questo il messaggio dell’Agenzia sul proprio profilo Twitter. La situazione, comunque, sembrerebbe essere sotto controllo, nonostante le ostilità continuino, come specificato dall’Agenzia: «L’Ucraina ha informato l’Aiea di nuovi bombardamenti negli ultimi giorni sul sito di Zaporizhzhia ma spiegando che tutti i sistemi di sicurezza restano operativi e che la radioattività è nel quadro di normalità». Intanto continua il fuoco incrociato di accuse tra Russia e Ucraina, sostenendo che la responsabilità dei bombardamenti sia dell’esercito opposto. Non solo, Mosca attacca direttamente Kiev: «sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia il regime di Kiev sta facendo terrorismo nucleare».

Ucraina, allarme radioattività: c’è il rischio di un disastro nucleare?

Nonostante i livelli di radioattività sembrino essere sotto controllo al momento, non è la prima volta che si discute dei possibili pericoli se la centrale dovesse essere colpita. Nemmeno un mese fa si è spento un reattore della centrale. Anche allora il presidente dell’Aiea, Rafael Mariano Grossi, ha sottolineato il rischio molto reale di un disastro nucleare che minaccerebbe la salute pubblica e l’ambiente non solo in Ucraina, ma in tutt’Europa.

Come spiegato dallo stesso Grossi, le azioni militari dovrebbero essere assolutamente evitate, in quanto metterebbero a rischio l’incolumità della centrale: «qualsiasi potenza di fuoco militare diretta verso o dalla struttura equivarrebbe a giocare con il fuoco, con conseguenze potenzialmente catastrofiche». C’è infatti il rischio che fuoriesca idrogeno, così come c’è il rischio di dispersione nell’aria di sostanze radioattive. Senza contare l’elevato rischio di incendio.

Le parole del presidente dell’Aiea raccontano un rischio noto ormai da mesi, eppure Russia e Ucraina continuano gli scontri nella zona, continuando a rimpallarsi le responsabilità, mentre le bombe continuano a minacciare la sicurezza della centrale, che se danneggiata, potrebbe generare un disastro nucleare sei volte più grande di quello di Chernobyl.

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