Tutti gli aiuti per i genitori con figli in Dad nel decreto Covid: ecco quali sono

Teresa Maddonni

15/03/2021

15/03/2021 - 10:53

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Dal congedo parentale Covid allo smart working, alle novità per gli autonomi. Vediamo quali sono tutti gli aiuti per i genitori con figli in didattica a distanza e non solo previsti dal decreto legge in vigore da oggi 15 marzo.

Tutti gli aiuti per i genitori con figli in Dad nel decreto Covid: ecco quali sono

Sono diversi gli aiuti per i genitori con i figli in Dad che entrano nel nuovo decreto Covid approvato dal Consiglio dei Ministri venerdì e in vigore da oggi.

Il CdM, come ha annunciato la ministra per la Famiglia Elena Bonetti al termine, ha dato il via al pacchetto di 290 milioni di euro per gli aiuti ai genitori con i figli in didattica a distanza con le scuole chiuse in zona rossa fin dagli asili nido e le restrizioni ulteriori previste da oggi anche con il cambio colore delle regioni.

Gli aiuti per i genitori con figli in didattica a distanza, specie per quei minori che hanno meno di 14 anni vanno dal bonus baby sitter allo smart working in via preferenziale, al congedo parentale Covid e novità per gli autonomi.

Vediamo nel dettaglio quali sono gli aiuti per i genitori nel decreto Covid in vigore da oggi e che saranno validi dal 1° gennaio quindi retroattivi.

Aiuti per i genitori con i figli in Dad: smart working o congedo parentale

Gli aiuti per i genitori del decreto legge Covid ruotano principalmente intorno al poter lavorare o meno in smart working, in alternativa infatti è previsto il congedo parentale Covid retribuito al 50%.

Il congedo parentale Covid in alternativa allo smart working è previsto con il decreto Covid, come ha annunciato la ministra Bonetti al termine del CdM dalla sua pagina Facebook ufficiale, per quei genitori con figli minori di 14 anni.

Lo stesso congedo parentale al 50% è previsto non solo in caso di didattica a distanza per i figli minori di 14 anni, ma anche per i casi di quarantena disposti con provvedimenti della Asl per contatti avvenuti ovunque o anche per infezione da Sars Cov-2.

Lo stesso è previsto per i genitori di figli con disabilità in situazione di gravità “accertata ai sensi dell’articolo 4, comma 1, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, iscritti a scuole di ogni ordine e grado per le quali sia stata disposta la sospensione dell’attività didattica in presenza o ospitati in centri diurni a carattere assistenziale per i quali sia stata disposta la chiusura.”

I congedi parentali ordinari fruiti dal 1° gennaio 2021 e fino all’entrata in vigore del nuovo decreto legge, per i casi sopra descritti e quindi Dad, quarantena o malattia Covid del figlio, vengono a domanda trasformati in congedo parentale straordinario retribuito al 50%.

Congedo parentale non retribuito: a chi spetta

Con il decreto Covid i genitori che non possono lavorare in smart working e con figli tra i 14 e i 16 anni in didattica a distanza potranno astenersi dal lavoro e utilizzare il congedo parentale per il quale tuttavia non è prevista l’indennità né i contributi figurativi.

In questo caso viene riconosciuto il diritto del genitore di astenersi dal lavoro per tutto il periodo di sospensione dell’attività didattica dei figli, quarantena o malattia Covid, con la conservazione dell’impiego e con divieto quindi di licenziamento.

Bonus baby sitter per gli autonomi

Con il decreto legge Covid tra gli aiuti per i genitori torna il bonus baby sitter per le prestazioni di baby sitting per i genitori con figli in Dad, in quarantena o malattia Covid.

Con il decreto Covid il bonus baby sitter spetta agli autonomi; i genitori otterranno l’aiuto, che come ha annunciato la ministra Bonetti, arriverà fino a 100 euro a settimana.

Il bonus baby sitter viene riconosciuto solo ai lavoratori autonomi, alle partite IVA iscritte alla Gestione separata INPS, e a coloro che sono impegnati in prima linea a contrastare la pandemia come i medici, infermieri e anche le forze dell’ordine.

Uno o più bonus fino al limite massimo di 100 euro a settimana, come si legge nel decreto Covid, per i servizi di baby sitting possono essere richiesti anche dagli autonomi iscritti ad altre gestioni che non siano quelle INPS, ma previa comunicazione del numero da parte delle casse previdenziali di appartenenza.

Il bonus baby sitter viene fruito inserendo le prestazioni nel Libretto Famiglia, ma anche direttamente dai genitori “per la comprovata iscrizione ai centri estivi, ai servizi integrativi per l’infanzia di cui all’articolo 2, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, ai servizi socio-educativi territoriali, ai centri con funzione educativa e ricreativa e ai servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia.”

Il bonus baby sitter per fruire dei servizi educativi per l’infanzia, e non per il servizio di baby sitting, è incompatibile con il bonus nido.

Gli aiuti per i genitori con figli in Dad o in quarantena o malati Covid previsti dal nuovo decreto legge in vigore da oggi si applicano fino al 30 giugno 2021.

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