Trump si arrende: trovato accordo con il Congresso per fine dello shutdown

Mario D’Angelo

25/01/2019

Trump e il Congresso degli Stati Uniti siglano la fine dello shutdown: 800 mila federali potranno tornare al lavoro. Ma la vicenda non si conclude qui

Trump si arrende: trovato accordo con il Congresso per fine dello shutdown

Lo shutdown più lungo della storia americana sta per finire. Il Presidente Trump annuncia un accordo con il Congresso per la riapertura dell’amministrazione statunitense.

L’accordo per la fine dello shutdown

L’accordo, comunque, è a breve termine: al momento è previsto il finanziamento delle agenzie federali bloccate dallo shutdown per le prossime tre settimane. Il patto, si precisa, non riguarda il finanziamento del muro sul confine con il Messico che aveva causato lo scontro fra Presidente e organo parlamentare.

Sono 800.000 gli statali rimasti senza stipendio nei 35 giorni di chiusura dell’amministrazione. Trump ha detto che verranno rimborsati "quickly", velocemente, ma non ha fornito una data.

Con un colpo di mano, in ogni caso, Trump riporta attenzione mediatica sulla sua politica dopo l’arresto di Roger Stone, suo confidente e amico, e la mancata presenza al WEF di Davos.

La notizia arriva inoltre mentre molti in aeroporti nazionali cominciavano a verificarsi ritardi e cancellazioni di voli a causa della mancanza di addetti ai controlli.

Niente muro anti-immigrazione

Finisce, quindi, seppur al momento in modo temporaneo, lo shutdown che ha causato lo "spegnimento" di un quarto delle attività federali. Particolari disservizi si sono registrati nelle forze dell’ordine, nei servizi aeroportuali, e in agenzie governative come FBI e NASA.

La procedura dello shutdown, ricordiamo, si avvia nei casi in cui il Presidente e il Congresso non riescono a trovare un accordo sulla legge di bilancio. Quello appena conclusosi è il terzo dell’amministrazione Trump, provocato dal bilanciamento di forze seguito alle elezioni mid-term che hanno visto i democratici riconquistare la Camera.

Terreno dello scontro è stato il tanto agognato muro al confine con il Messico, per il quale Trump chiede 5,7 miliardi di dollari. Ironia della sorte, lo shutdown da record costerà agli States la medesima cifra.

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