In una giornata ricca di trimestrali, sul Ftse Mib di Piazza Affari vola Prysmian post conti. Focus anche su TIM, Poste, Nexi. Tra le banche, buy su BPER e Pop Sondrio.
La stagione delle trimestrali a Piazza Affari prosegue, con le aziende italiane che continuano ad annunciare gli utili e le altre voci di bilancio relativi al primo trimestre, insieme alle guidance su quanto accadrà in futuro.
L’incertezza è alta, e stilare le previsioni per l’intero anno non è sicuramente un compito facile per i gruppi attivi nei vari settori.
D’altronde, sono gli stessi banchieri centrali - Fed di Powell docet - a non riuscire al momento a capire come muoversi sui tassi, a causa dell’incognita dei dazi reciproci annunciati dall’amministrazione USA a guida Donald Trump.
In questo contesto, massima è l’attenzione degli investitori alle informazioni che stanno emergendo dalle trimestrali che ogni giorno, nel pieno della stagione degli utili, vengono comunicate a Piazza Affari.
In evidenza oggi, giovedì 8 maggio 2025, alcune Big quotate sull’indice Ftse Mib che hanno presentato nelle ultime ore i conti o che si apprestano a farlo, come Prysmian, Poste Italiane, TIM-Telecom Italia, Enel, BPER, Banco BPM, MPS, Leonardo.
Focus non solo sugli utili e sui ricavi annunciati o prossimi a essere annunciati, ma anche sul trend delle azioni.
Money.it segue gli aggiornamenti in tempo reale del trend dei titoli e delle trimestrali.
Trimestrali a Piazza Affari, aggiornamenti Live
Leonardo annuncia utile netto e ricavi in crescita, azioni su a Piazza Affari
Il colosso della difesa Leonardo ha annunciato di avere chiuso il primo trimestre del 2025 con un utile superiore alle attese, in rialzo del 23,7% su base annua a 115 milioni, e ricavi in crescita del 14,9%, a 4,2 miliardi di euro.
Pari a 115 milioni di euro, ha precisato l’azienda guidata dal CEO Roberto Cingolani, il Il risultato netto ordinario ha beneficiato dell’andamento dell’EBIT e dei minori oneri finanziari netti, parzialmente compensato dal maggior carico fiscale del periodo. Occhio all’EBITA, pari a € 211 milioni, in significativo aumento rispetto ai primi tre mesi del 2024 in quasi tutti i settori (+12,2% rispetto al dato restated), con il balzo che ha rispecchiato “la crescita dei volumi e la solida performance dei business del Gruppo”.
Così si legge nel comunicato con cui Leonardo ha fatto l’annuncio della trimestrale:
“Sul periodo incide particolarmente l’andamento degli elicotteri e dell’elettronica per la Difesa e Sicurezza, in grado di più che compensare il perdurare delle difficoltà dell’Aerostrutture e del segmento manufatturiero dello Spazio. La buona performance del Gruppo appare ancora più evidente se si esclude il contributo del business UAS dal dato comparativo (+17,9% isoperimetro)”.
Il titolo Leonardo segna un rialzo sul Ftse Mib di Piazza Affari pari a +1,80% circa, a quota 48,65 punti, dopo essere balzato anche fino oltre la soglia di 49 euro nei minuti immediatamente successivi alla pubblicazione della trimestrale.
L’indebitamento netto di Leonardo, pari a € 2,125 miliardi, si è ridotto “in misura significativa (circa € 0,8
mld.) rispetto a marzo 2024, grazie al rafforzamento della generazione di cassa del Gruppo e all’incasso della prima tranche di pagamento relativa alla cessione del business UAS, determinata sulla base della componente fissa dell’Enterprise Value e pari a € 287 mil., intervenuta a gennaio del 2025”.
Snam, utile netto in crescita a 406 milioni, le indicazioni sulle forniture del gas russo
In evidenza oggi anche i conti di Snam.
Il gruppo ha annunciato di avere concluso il primo trimestre del 2025 con un utile netto adjusted di 406 milioni di euro (+21,2%), per effetto della crescita dell’EBITDA, del maggior contributo delle società partecipate nazionali e internazionali. Tali effetti, ha precisato l’azienda, sono stati in parte assorbiti dai maggiori ammortamenti oltre che dalle maggiori imposte sul reddito a fronte del maggior risultato prima delle imposte.
Gli investimenti totali si sono attestati a 361 milioni di euro, in calo del 22% su base annua; l’indebitamento finanziario netto è risultato pari a 16,798 miliardi di euro (+560 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2024), in aumento principalmente per gli investimenti realizzati nel periodo e per il pagamento dell’acconto sul dividendo 2024.
I ricavi totali di Snam sono stati pari a 970 milioni di euro, in crescita dell’8,3% rispetto al primo trimestre 2024, mentre l’EBITDA è ammontato a 761 milioni di euro (+8,3%), per effetto della crescita dei ricavi regolati. La società ha reso noto che “ le forniture di gas russo in Europa sono diminuite nel primo quarter 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024, principalmente a causa del mancato rinnovo dell’accordo per il transito del gas attraverso l’Ucraina”.
Il gruppo ha aggiunto che “ questo calo è stato compensato attraverso il prelievo da stoccaggi e maggiori forniture di LNG, soprattutto proveniente dagli Stati Uniti , il cui contributo sugli afflussi di Lng ha raggiunto il 50%”.
Nexi in lieve rialzo post conti, ritorno agli azionisti in rialzo 20% y/y con dividendi e buyback
Azioni Nexi in lieve rialzo sul Ftse Mib di Piazza Affari dopo la pubblicazione della trimestrale, che ha messo in evidenza ricavi a € 810,2 milioni nel 1° trimestre, in rialzo del 3,7% su base annua, un EBITDA a € 386,9 milioni, in crescita del 7,1% a/a, con una crescita dell’EBITDA margin pari a circa 149 punti base e un ritorno totale agli azionisti di circa € 600 milioni, in rialzo del 20% su base annua, di cui € 300 milioni sotto forma di erogazione dei dividendi, in pagamento il 21 maggio 2025, e € 300 milioni come programma di riacquisto azioni proprie.
Il buyback azionario, ha precisato la società di pagamenti digitali, è atteso iniziare il prossimo 21 maggio 2025. Il gruppo, nel cui capitale si è rafforzata di recente Cassa Depositi e Prestiti per effetto dello swap di azioni con Poste Italiane, che ha consentito a quest’ultima di entrare nel capitale di TIM-Telecom Italia, ha confermato la guidance per il 2025. In merito alla cessione della divisione digital banking solutions, l’AD di Nexi Paolo Bertoluzzo ha affermato che, a fronte di una valorizzazione, la vendita potrebbe essere decisa nel caso in cui si trovasse il “migliore proprietario”.
La guidance di Nexi per il 2025 prevede i seguenti target finanziari:
- Ricavi: crescita low-to-mid-single digit a/a, influenzata da impatti eccezionalmente elevati relativi alla vendita dei business di acquiring da parte di alcune banche e a rinegoziazioni di contratti rilevanti in termini di size. Al netto di tali impatti, la crescita underlying dei ricavi è prevista in accelerazione a/a;
- EBITDA margin expansion: almeno 50 punti base a/a;
- Excess cash generation: almeno € 800 milioni.
In merito alla gestione del debito, Nexi ha confermato “ un approccio disciplinato e solido, come anche dimostrato dal raggiungimento dello status di Investment Grade ricevuto da S&P Global Ratings a marzo 2025 , dopo Fitch Ratings a dicembre 2024, insieme al Positive Outlook ricevuto da Moody’s Ratings ad aprile 2025”. Il titolo Nexi sale a Piazza Affari di mezzo punto percentuale, attorno a 5,32 euro.
Buy su BPER post conti, sale anche Pop Sondrio. Papa e la frase sul tango
In evidenza sul Ftse Mib ancora il rialzo delle azioni BPER, dopo la pubblicazione della trimestrale, avvenuta stamattina. I titoli salgono di oltre il 2,6%, a 7,53 euro.
Buy anche sulla Popolare di Sondrio, dopo che la banca modenese nelle mani dell’AD Gianni Franco Papa ha confermato l’intenzione di portare avanti l’OPS, definendo tra l’altro i termini dell’offerta promossa sull’istituto valtellinese amichevoli: “Abbiamo detto, fin dal primo giorno, che da parte nostra si trattava di una transazione amichevole, nel senso che vediamo una forte sintonia strategica e industriale tra le due banche”. Allo stesso tempo, riferendosi ai dialoghi con il CDA della banca preda, se da un Papa ha detto che “siamo ancora aperti a sederci e a discutere” dall’altro ha sottolineato che “ bisogna essere in due per ballare il tango ”, sottolineando che, “se l’altro non vuole ballare, non posso fare nulla”. Dunque, “ora abbiamo bisogno di un passo da parte loro nella nostra direzione”. Anche le azioni della Popolare di Sondrio avanzano di oltre il 2%, superando la soglia di 11,60 euro.
Prysmian, azioni non si fermano, rally di oltre +6%
Le azioni Prysmian continuano a confermarsi le prime della classe, con uno scatto sull’indice Ftse Mib di Piazza Affari di oltre il 6%, dopo la pubblicazione della trimestrale del gruppo. Fari sulle dichiarazioni del CEO Massimo Battaini che, nel corso della conference call con gli analisti ha sottolineato che “aprile è stato probabilmente uno dei mesi migliori di sempre per Encore Wire”, produttore di fili e cavi elettrici che fa parte della galassia di Prysmian.
Contestualmente alla pubblicazione degli utili del primo trimestre del 2025, Prysmian ha reso noto che aggiornerà la propria guidance a giugno. Non incide per ora negativamente sul trend delle azioni, che continuano a schizzare verso l’alto, il commento di Battaini sulle pressioni negative a cui il gruppo potrebbe fare fronte con il rafforzamento dell’euro nei confronti del dollaro USA. “Potremmo subire un impatto negativo di 50-60 milioni a causa dei cambi valutari, ma abbiamo una significativa possibilità di crescita per le soluzioni digitali grazie all’acquisizione di Channell. Saremo più precisi nella call sugli utili di luglio”, ha detto il CEO.
Prysmian titolo migliore del Ftse Mib di Piazza Affari, rally di oltre +5% post utili
A svettare sul Ftse Mib di Piazza Affari, nel pieno della stagione delle trimestrali, sono le azioni Prysmian, che riportano un rally superiore a +5%, confermandosi le migliori del listino benchmark di Piazza Affari.
Il gruppo ha annunciato oggi di avere concluso il primo trimestre con un utile netto di €155 milioni (€150 milioni di pertinenza del Gruppo), rispetto a €190 milioni (€185 milioni di pertinenza del Gruppo) del 1Q24.
Il calo di €35 milioni, ha spiegato l’azienda, è stato provocato soprattutto dai “maggiori ammortamenti (anche dovuti all’effetto dell’allocazione del prezzo dell’acquisizione di Encore Wire) ” e da “una variazione negativa del fair value dei derivati su materie prime ” così come dai “maggiori oneri finanziari netti a seguito dell’acquisizione di Encore Wire”.
Gli effetti sono stati tuttavia in parte “compensati dall’aumento dell’EBITDA e dalle minori imposte ”.
In crescita inoltre l’EBITDA, salito a 507 milioni, rispetto ai 393 milioni del primo trimestre del 2024 mentre i ricavi si sono attestati a 4,7 miliardi, in rialzo del 5% rispetto ai 3,6 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso.
I risultati di Prysmian sono stati commentati così dal CEO Massimo Battaini:
“Prysmian ha chiuso il primo trimestre dell’anno con solidi margini, insieme a un’eccellente generazione di cassa. In questo trimestre abbiamo condiviso anche i nostri obiettivi di medio termine al Capital Markets Day lo scorso marzo, definendo la direzione per una crescita organica sostenuta dalla nostra evoluzione di lungo termine da produttore di cavi a fornitore di soluzioni. Questi risultati confermano i continui progressi compiuti verso gli obiettivi del CMD, come dimostrato dall’eccellente performance del business Transmission e dal costante miglioramento di Digital Solutions, che beneficerà anche dell’acquisizione di Channell, il cui closing è previsto entro il secondo trimestre. I risultati raggiunti ci permettono inoltre di confermare la guidance per il 2025, nonostante lo scenario macroeconomico incerto, rimanendo focalizzati sull’accelerazione della crescita e della redditività nei prossimi mesi”.
TIM-Poste Italiane, il commento di Pietro Labriola
Le azioni del gruppo Poste Italiane riportano un rialzo dello 0,60% circa, salendo a quota 18,475 euro circa, dopo la pubblicazione della trimestrale. In evidenza anche i titoli TIM-Telecom Italia, in forte rimonta dopo il crollo del 6% di inizio seduta successivo alla pubblicazione dei conti della società di tlc avvenuto alla vigilia. In evidenza le parole del CEO di TIM Pietro Labriola che, nel commentare quei numeri, rimarca la fiducia nel forte assist che la presenza di Poste Italiane nel gruppo, in qualità di primo socio, darà alla società. Detto questo, dopo aver agguantato il territorio positivo, le azioni Telecom Italia tornano giù.
“Poste ha accettato di acquisire una quota del 15% da Vivendi. Una volta definita la procedura Poste diventerà il maggiore azionista di Tim detenendo il 24,8% delle azioni ordinarie. Questo segna un passo fondamentale verso un maggiore allineamento della governance e una stabilità industriale di lungo periodo”, ha detto Labriola.
L’AD di Telecom Italia ha aggiunto che il completamento dell’operazione di acquisizione della quota da parte di Poste Italiane è atteso “verso la metà di quest’anno, soggetto all’autorizzazione dell’antitrust”, sottolineando che è stata la stessa Poste a dichiarare pubblicamente che, quello in TIM, è “un investimento strategico di lungo periodo e che intende sostenere il consolidamento del settore delle telco italiane, cosa che molti sul mercato sostengono da tempo”. E noi, ha rimarcato Labriola, “accogliamo con grande favore Poste come nostro principale azionista”.
Poste Italiane, l’AD Del Fante su dividendi e strategia su Telecom Italia
Il CEO di Poste Italiane Matteo Del Fante ha commentato i numeri del gruppo scambiato sul Ftse Mib di Piazza Affari, rimarcando la politica dei dividendi del gruppo e confermando la strategia volta a potenziare le sinergie con TIM-Telecom Italia.
Sul fronte della remunerazione a favore degli azionisti, Del Fante ha sottolineato che il bilancio “estremamente solido sostiene la nostra nuova politica dei dividendi e rappresenta un chiaro impegno alla creazione di valore a lungo termine per i nostri stakeholder, confermato da un saldo di dividendo pari a € 0,75 per azione, equivalente a un dividendo totale di circa € 970 milioni, da corrispondere agli azionisti alla fine di giugno”.
Si tratta di un ammontare, ha aggiunto l’AD, che “determina un dividendo totale per l’intero esercizio pari a € 1,4 miliardi, corrispondenti a € 1,08 per azione ”.
Su Telecom Italia, Del Fante ha ricordato che “abbiamo sottoscritto un accordo per l’acquisizione, da Vivendi, del 15% delle azioni ordinarie di TIM – un’operazione il cui completamento è previsto nel secondo trimestre del 2025 – portando quindi la nostra partecipazione complessiva in TIM al 24,8% del capitale con diritto di voto ”.
“Con questo investimento strategico di lungo termine” - ha puntualizzato il CEO -“ intendiamo sostenere il consolidamento del mercato italiano delle telecomunicazioni. Stiamo avanzando su diversi fronti operativi per generare sinergie tra Poste Italiane e TIM. Abbiamo sottoscritto un Memorandum of Understanding con TIM per un nuovo contratto, che garantirà a Postepay l’accesso all’infrastruttura di rete mobile di TIM a partire dal 1° gennaio 2026 ”.
Poste Italiane, l’AD Del Fante: risultati da record in termini di redditività
Così ancora l’amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, nel commentare la trimestrale del gruppo, diventato primo azionista di TIM-Telecom Italia:
“Tutte le business unit hanno contribuito alla crescita dei ricavi del 5% anno su anno, per un totale di € 3,2 miliardi. Questa performance è stata trainata da un margine di interesse (NII) solido, dalla continua espansione del business dei pacchi, da una raccolta netta positiva nei prodotti di investimento e dalla crescita dell’ecosistema dei Servizi Postepay. Abbiamo registrato risultati da record in termini di redditività nel primo trimestre, con il risultato operativo (EBIT) Adjusted che si è attestato a € 796 milioni, in crescita del 13%
anno su anno, mentre l’utile netto ha raggiunto € 597 milioni, segnando un notevole incremento pari al 19% rispetto allo scorso anno.”
Poste Italiane annuncia utile netto +19% a 597 milioni, ricavi +5% a 3,2 miliardi
Poste Italiane ha annunciato di avere chiuso il primo trimestre 2025 con ricavi a 3,2 miliardi, in rialzo del 5%, a fronte di un utile netto in crescita del 19% a 597 milioni. Così l’AD Matteo Del Fante ha commentato la trimestrale:
“Siamo lieti di annunciare risultati molto soddisfacenti nel primo trimestre dell’anno in tutte le aree di business, con ricavi e profittabilità a livelli record, e una crescita a doppia cifra del risultato operativo anno su anno. Questi numeri rappresentano un`ulteriore conferma della solidità del nostro modello di business, della nostra disciplina e nella sua esecuzione e della nostra capacità di adattarci e crescere in un contesto dinamico. Restiamo fiduciosi sulla nostra capacità di raggiungere gli obiettivi del 2025 e di continuare a generare risultati solidi anche nei prossimi trimestri”.
Trimestrali a Piazza Affari, le azioni che muovono il Ftse Mib
Protagoniste oggi le azioni Banco BPM, MPS, TIM-Telecom Italia, BPER, Poste Italiane, così come anche Saipem, Enel, Leonardo, Prysmian.
Sotto i riflettori a Piazza Affari il trend delle azioni BPER e Popolare di Sondrio, con gli investitori che guardano alla pubblicazione dei conti della banca modenese guidata dall’AD Gianni Franco Papa, che è tornata a sponsorizzare l’OPS sull’istituto valtellinese. I titoli delle due banche si confermano tra i migliori del listino.
Occhio invece al rialzo dei titoli di MPS-Monte dei Paschi di Siena, prossima a diffondere i propri conti. Piazza Affari si prepara alle dichiarazioni che saranno rilasciate dal CEO della banca senese Luigi Lovaglio, relativamente all’OPS lanciata su Mediobanca, dopo che quest’ultima lo scorso 28 aprile ha presentato una Offerta pubblica di scambio mettendo nel mirino Banca Generali.
Le partite di risiko bancario aperte a Piazza Affari continuano a confermarsi il grande market mover dell’azionario italiano. In lieve rialzo le azioni di Banco BPM dopo la presentazione dei conti.
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