Tria rassicura su Iva e Bilancio: i conti italiani sono in ordine

Mario D’Angelo

23/08/2019

23/08/2019 - 19:36

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L’eredità del ministro dell’Economia uscente: conti pubblici in ordine maggiore fiducia da parte dei mercati

Tria rassicura su Iva e Bilancio: i conti italiani sono in ordine

Giovanni Tria parla pubblicamente per la prima volta dopo l’apertura della crisi di governo. E le parole del ministro dell’Economia uscente suonano al tempo stesso come un testamento e una rassicurazione: su legge di Bilancio e Iva si può “stare tranquilli”, i conti dell’Italia sono in ordine.

Tria: Bilancio e Iva sono questioni politiche

La prossima manovra, ha detto Tria, “si può fare indipendentemente dalle scelte dalle scelte che verranno fatte: per ogni legge di Bilancio si prendono risorse, si mettono da una parte o dall’altra”. La questione, ribadisce il titolare del Mef, è sempre e comunque “di scelta politica”.

Parlando a margine del meeting di Comunione e Liberazione, in corso a Rimini, il ministro delle Finanze ha voluto lasciare qualche indicazione al suo successore. Aggiungendo anche una rassicurazione al Paese: “Nessun dramma, i conti italiani sono attualmente in ordine”. Il prossimo governo, insomma, “potrà muoversi con molta calma” sui conti, a patto però che venga rafforzata la presenza a Bruxelles, “anche perché si riapre il dibattito in Europa”.

Tria: economia Italia resiliente

Tria passa poi a rivendicare quanto conseguito in questo anno e più al Dicastero dell’Economia, in particolare “una stabilità finanziaria raggiunta nuovamente” da cui la rinnovata “fiducia da parte dei mercati finanziari”. La prova consiste nei “tassi che paghiamo sul debito”, con riferimento al tasso sul Btp sceso sotto l’1,3%, ai minimi da Ottobre 2016. Per Tria è uno dei fattori che ha portato lo spread BTP-Bund sotto i 200 punti.

Nel suo intervento, Tria sminuisce inoltre le preoccupazioni sull’esercizio provvisorio, che “è solo un ritardo della legge di Bilancio”. L’ultima parte del discorso è stata poi riservata alle prospettive macro. “Non è l’Italia che rischia una recessione, è l’Europa che rischia una recessione”, ha sottolineato Tria, anche perché, “pur nella stagnazione, l’economia italiana sta dimostrando una forte resilienza”.

Per tali ragioni, è la tesi del ministro, è importante che il nuovo governo italiano si presenti compatto a Bruxelles, per rinegoziare, anche alla luce delle difficoltà tedesche, i vincoli sul deficit. Una posizione, dunque, vicina a quella di Romano Prodi, che in questi giorni ha fatto appello per un governo Orsola. E proprio sulle posizioni europeiste Partito Democratico e Movimento 5 Stelle si ritrovati più vicini.

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