Tfr, beffa per gli statali, nessun anticipo agevolato

Ilena D’Errico

26 Aprile 2024 - 23:24

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In arrivo una beffa per gli statali: non potranno più usufruire dell’anticipo agevolato del Tfr o Tfs dall’Inps. I fondi per il 2024 sono in via di esaurimento, a rischio anche le domande inviate.

Tfr, beffa per gli statali, nessun anticipo agevolato

Brutte notizie per gli statali, sono finiti i fondi per l’anticipo del Tfr. Ieri, giovedì 25 aprile, l’Inps ha infatti chiuso il canale telematico per l’invio delle domande per l’anticipo del Tfr, comunicando per l’appunto il termine dei fondi per quest’anno. Non è nemmeno la parte peggiore, perché ora sono a rischio anche le domande che sono già state presentate. Lo ha comunicato direttamente l’Inps, con il messaggio n. 1628 del 25 aprile 2024 che è arrivato come una vera e propria beffa per i dipendenti pubblici che non hanno ancora percepito il Trattamento di fine servizio (Tfs) o fine rapporto (Tfr).

Questi ultimi, infatti, potevano - è ormai doveroso parlare al passato - ottenere direttamente dall’Inps l’anticipo dell’intero importo, godendo di un tasso d’interesse agevolato rispetto agli istituti di credito. La maggior parte delle banche, infatti, prevede l’anticipo della liquidazione ma ha un costo complessivo più alto per il contribuente, tra tassi di interesse e spese fisse. Con l’anticipo agevolato dall’Inps, seppur configura a tutti gli effetti un finanziamento, si beneficia invece di un tasso e di spese fisse. Il tutto, peraltro, con tempi di liquidazione nettamente inferiori.

La misura, prevista dal 1° febbraio 2023, si è però chiusa rapidamente per questo 2024. I fondi sono già finiti o comunque lo saranno a breve, tanto che da ieri nessuno può più richiedere l’anticipo agevolato della buonauscita.

Nessun anticipo agevolato del Tfr per gli statali

Il messaggio n. 1628 del 25 aprile 2024 dell’Inps è chiaro: per gli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali sono esauriti i fondi e non ci sarà nessun anticipo agevolato del Tfr. Come anticipato, l’Inps ha dunque provveduto a chiudere il portale telematico per la presentazione delle domande per l’anticipo, con il risultato che non sarà più possibile inoltrare la richiesta.

Anche chi è riuscito a inviare la domanda in tempo, tuttavia, non può stare tranquillo, perché l’Istituto ha per il momento effettuato soltanto delle stime, prevedendo appunto che le risorse sono in via di esaurimento sulla base delle domande presentate fino a ieri, ma non potendo ancora comunicare con certezza se i fondi rimanenti copriranno le richieste già inoltrate. Non si potrà quindi avere alcuna garanzia, almeno finché non saranno prese in carico le domande per avere informazioni più precise.

Per il momento, l’anticipo del Tfr agevolato è sicuro soltanto per chi ha già ricevuto la proposta di finanziamento da parte dell’Istituto. In questo caso non c’è alcun rischio di perdere questa prestazione.

A rischio anche le domande già inoltrate

Si ribadisce che non solo non è più possibile chiedere l’anticipo del Tfr (o Tfs) all’Inps in misura agevolata, ma non c’è alcuna garanzia nemmeno per chi ha inviato la domanda prima del 25 aprile. In particolare, nel citato messaggio l’Inps ha reso noto che tutte le domande inviate ma non ancora elaborate (nello stato di bozza) resteranno per il momento in sospeso.

Non si può far altro che attendere che si completi l’istruttoria per le domande già accettate, che quindi hanno già passato la verifica riguardante la disponibilità di risorse, affinché l’Inps possa gestire anche le restanti richieste. Tra queste, infatti, alcune potrebbero ancora rientrare nella capienza di fondi, motivo per cui l’Istituto non provvederà fino ad allora a certificarne il mancato accoglimento.

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