Tfa sostegno 2023 VIII ciclo: quando ci sarà la prova scritta?

Teresa Maddonni

9 Luglio 2023 - 20:08

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La prova scritta del Tfa sostegno 2023 VIII ciclo quando è prevista? Sono le università a stabilire le date della seconda fase del concorso, domande e modalità.

Tfa sostegno 2023 VIII ciclo: quando ci sarà la prova scritta?

Quando ci sarà la prova scritta del Tfa sostegno 2023 VIII ciclo? Una domanda che molti aspiranti potrebbero porsi in attesa dei risultati della fase preselettiva.

La fase preselettiva per l’accesso al Tfa sostegno 2023 dall’infanzia alla secondaria di secondo grado si è conclusa lo scorso venerdì 7 luglio.

Per coloro che avranno superato il tanto temuto test a crocette, che opera una prima scrematura tra coloro che aspirano ad accedere al tirocinio formativo attivo per specializzarsi e diventare insegnanti di sostegno, è prevista una prova scritta e poi eventualmente il colloquio.

Sono le singole università, alla luce dei bandi pubblicati, a stabilire tempi e date per la seconda fase del concorso Tfa, laddove la preselettiva prevedeva un calendario nazionale redatto direttamente dal ministero. I dettagli.

Tfa sostegno 2023 VIII ciclo: ecco quando ci sarà la prova scritta

La prova scritta per l’accesso al Tfa sostegno 2023 delle singole università italiane, per le quali il ministero dell’Università e della ricerca ha autorizzato i posti disponibili per il corso di specializzazione, si terranno tra luglio e settembre 2023.

Già nei singoli bandi degli atenei è possibile avere delle indicazioni sulle scadenze previste per la prova scritta e l’eventuale prova orale.

Alcune università, tenendo conto che molte per alcuni ordini e gradi di istruzioni hanno eliminato la fase preselettiva, hanno già reso noti i risultati del test a crocette e le date della prova scritta. Altre hanno fissato il calendario dettagliato già nel bando di selezione. Facciamo qualche esempio.

Per l’Università dell’Aquila la prova scritta di Infanzia e Primaria si terrà il 17 luglio, mentre la terza prova orale il 27 e il 28. Per la Secondaria di I e II grado, invece, lo scritto è previsto il 19 e il 20 luglio mentre l’orale slitta a settembre, ai giorni 6 e 7.

L’Università di Bologna, invece, stabilisce che la prova scritta di Infanzia e Primaria si terrà il 20 luglio, quella della secondaria il 21. I colloqui si terranno a partire dal 6 settembre.

Il 14 luglio è prevista la prova scritta per l’Infanzia presso l’Università di Cassino, il 15 per la secondaria di I grado, mentre il 19 luglio per il II grado. Per la Primaria, essendo stata annullata la preselettiva per problemi di carattere tecnico e che dovrà essere espletata nuovamente il 14 luglio, la prova scritta è rimandata e la data deve ancora essere comunicata.

Presso Roma Tre le prove scritte si terranno 20 e 21 luglio, mentre slittano direttamente a settembre presso l’Università di Pisa, lo stesso, da bando prevede l’Unint di Roma.

Gli aspiranti, man mano che vengono resi noti i risultati della preselettiva e dei candidati ammessi alla fase successiva, per sapere la data esatta della prova scritta devono monitorare il sito dell’università presso la quale hanno fatto domanda per il Tfa sostegno 2023.

Tfa sostegno 2023: inizio corso di specializzazione

Tra il mese di settembre e il mese di ottobre 2023 dovrebbe prendere il via, presso tutte le università italiane che lo hanno previsto, il corso di specializzazione per insegnanti di sostegno. Il corso ha tendenzialmente la durata di 8 mesi e dovrà quindi necessariamente concludersi, come da normativa, entro il 30 giugno 2024.

Il calendario delle lezioni sarà reso noto dal singolo ateneo, ma il corso di specializzazione è molto intensivo e quasi tutte le università prevedono lezioni durante il week-end in modo da agevolare coloro che durante la settimana lavorano e molti sono insegnanti.

Non è ancora chiaro se anche per coloro che entro giugno 2024 avranno conseguito la specializzazione sul sostegno vi sarà la possibilità di essere immessi in ruolo, previa anno di prova, direttamente dalla prima fascia delle Gps come accade quest’anno.

D’altronde i sindacati da tempo chiedono che diventi una modalità di reclutamento ordinaria e non straordinaria, ma il destino dei futuri specializzati resta ancora incerto.

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