Tagli pensioni confermati, ma questi dipendenti pubblici ne sono esclusi

Simone Micocci

28 Novembre 2023 - 15:48

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Dipendenti pubblici, confermati i tagli alla pensione ma non per tutti: il governo annuncia due deroghe, ecco chi non dovrà preoccuparsi.

Tagli pensioni confermati, ma questi dipendenti pubblici ne sono esclusi

Non ci saranno ripensamenti per il taglio alle pensioni future di 732 mila dipendenti pubblici come disciplinato dall’articolo 33 della legge di Bilancio 2024: la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel confronto avuto oggi con i sindacati, ha annunciato che la norma non verrà cancellata, confermando di fatto il taglio, ma che si sta lavorando per individuare una platea di lavoratori che ne saranno esclusi.

Una dichiarazione che non soddisfa i sindacati, i quali avevano chiesto al governo di rivedere la norma che penalizza medici, e non solo: Maurizio Landini (Cgil) ritiene che la “manovra continua a essere sbagliata”, come pure Pierpaolo Bombardieri (Uil), mentre Luigi Sbarra (Cisl) ha definito l’incontro con il governo molto importante in quanto ci sono stati segnali di apertura rispetto alla revisione del suddetto articolo 33.

In realtà Giorgia Meloni si è limitata a spiegare ai sindacati che per la norma taglia pensioni ci saranno delle deroghe, escludendo quindi dei lavoratori dalla revisione delle aliquote contributive apportata dalla legge di Bilancio 2024 al fine di recuperare risorse da destinare ad altre misure (da solo il taglio ha permesso di risparmiare circa 2,2 miliardi di euro).

Per quanto il governo ci stia ancora ragionando, sembra confermato che una piccola revisione dell’articolo 33 della legge di Bilancio ci sarà, garantendo una pensione calcolata con gli attuali requisiti a un numero limitato di dipendenti pubblici.

Tagli alla pensione, cosa prevede l’articolo 33 della legge di Bilancio 2024

L’articolo 33 della legge di Bilancio 2024 cambia le regole per il calcolo della pensione, per la parte che riferisce al regime retributivo (quindi per i periodi precedenti al 1° gennaio 1996) per coloro che rientrano in una delle seguenti gestioni:

  • Cassa per le pensioni ai dipendenti degli Enti locali (CPDEL)
  • Cassa per le pensioni dei sanitari (CPS)
  • Cassa per le pensioni agli insegnanti di asilo e di scuole elementari parificate (CPI)
  • cassa per le pensioni agli ufficiali giudiziari, agli aiutanti ufficiali giudiziari ed ai coadiutori (CPUG)

In poche parole si tratta di dipendenti degli enti locali, sanitari, insegnanti di asilo e scuole elementari parificate, ufficiali giudiziari, per i quali le aliquote di computo per il calcolo della pensione non saranno più quelle indicate nella tabella A allegata alla legge n. 965 del 26 luglio 1965.

Aliquote per il calcolo della quota di pensione nel retributivo come stabilite dalla legge n. 965 del 26 luglio 1965
Clicca qui per scaricare l’allegato.

Con la legge di Bilancio 2024, infatti, la tabella viene modificata introducendo delle aliquote meno convenienti, comportando così una riduzione delle pensioni future.

Allegato 2 articolo 34, bozza legge di Bilancio 2024 Allegato 2 articolo 34, bozza legge di Bilancio 2024 Di seguito i valori aggiornati per le aliquote da applicare per la liquidazione della quota retributiva di pensione per i dipendenti pubblici interessati dal taglio.

Un cambio che secondo le stime effettuate da Cgil, Fp e Flc comporterà un grave danno ai dipendenti pubblici interessati, per una perdita che potrà raggiungere persino il 20% dell’importo (con tagli fino a 7.000 euro l’anno).

La ragione sta nel fatto che nella prima tabella anche per chi aveva zero mesi di retribuzione si applicava un’aliquota diversa da zero, pari esattamente a 0,23865. Valore che cresce esponenzialmente al salire degli anni di contributi, fino ad arrivare allo 0,375 con 15 anni di contributi.

Con la nuova tabella si parte invece da un coefficiente pari a zero, per poi arrivare anche in questo caso a 0,375. A essere maggiormente penalizzati, quindi, sono perlopiù quei dipendenti pubblici con pochi anni nel retributivo, mentre per chi ne ha almeno 15, o più, non ci saranno spiacevoli conseguenze.

Così come saranno risparmiati dal taglio anche altri dipendenti pubblici, così come assicurato da Giorgia Meloni ai sindacati.

Niente tagli alla pensione futura per questi dipendenti pubblici

I sindacati hanno chiesto al governo di cancellare la norma contestata: nulla di fatto, ne vale la stabilità dei conti pubblici visto che da questa misura ne risultano circa 2 miliardi di euro di risparmi.

Tuttavia, ci saranno dei dipendenti pubblici che ne saranno esclusi, in particolare:

  • coloro che maturano i requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia o anticipata entro il 31 dicembre 2023, anche nel caso in cui la pensione dovesse decorrere successivamente. Di fatto, in questo modo il governo vuole evitare che ci siano lavoratori che accelerano l’uscita per scongiurare il taglio, specialmente nel settore della Sanità dove è alto il rischio di un ulteriore svuotamento delle corsie;
  • coloro che vanno in pensione di vecchiaia nel 2024.

Questa per il momento è la sola base di partenza: non si escludono nuove deroghe, in particolare per quanto riguarda i medici.

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