L’Ance è pronta a presentare un piano per riformare i bonus casa attualmente esistenti: come potrebbero cambiare le agevolazioni e le detrazioni nel 2024?
Sul Superbonus le novità sono arrivate già da quest’anno: dalla riduzione dello sconto al 90% allo stop alla cessione del credito, gli incentivi sono sicuramente meno favorevoli che in passato. Sui bonus casa, invece, le novità potrebbero arrivare dal 2024 con la riforma fiscale che punta a rimodulare detrazioni e deduzioni, comprese quelle per i lavori edilizi.
L’Ance ha già in mente un progetto da proporre per rimodulare i bonus casa, come spiega la vicepresidente dell’associazione dei costruttori, Vanessa Pesenti. In audizione in commissione Finanze alla Camera, Pesenti ha spiegato che arriverà una proposta che darà il via alla discussione sui bonus edilizi.
Con la delega fiscale potrebbe quindi cambiare l’attuale sistema di sconti e incentivi per la casa, partendo dalla nuova mappatura delle detrazioni dell’Agenzia delle Entrate. Da lì si dovrebbe partire, spiega Il Sole 24 Ore, per arrivare a una riforma strutturale attraverso i decreti attuativi.
leggi anche
Superbonus, il boom è finito: i bonus edilizi non trainano più, scendono i consumi per la casa

Bonus casa, la proposta dei costruttori
La proposta dei costruttori verrà definita e presentata a breve, ma qualche dettaglio è già emerso. L’idea è quella di andare nella direzione di raggiungere tutti gli obiettivi fissati dalla direttiva europea sulle case green, partendo quindi dalla riqualificazione degli immobili più energivori, con classi energetiche più basse.
Altro scopo è quello di far accedere alle agevolazioni tutti i contribuenti, anche quelli con redditi più bassi. Si parte dall’idea di ristrutturare soprattutto gli interi edifici “in chiave energetica e antisismica”. Il che vuol dire che si hanno sconti maggiori soprattutto per lavori più ingenti, per cui l’agevolazione è anche più utile. Bisogna però valutare le condizioni economiche dei condomini: quelli a reddito basso potrebbero opporsi, avendo meno risorse a disposizione o meno capienza fiscale per accedere alle detrazioni.
Per questo motivo si pensa anche all’attivazione di una “garanzia di piena copertura, da parte dello Stato, dei costi a carico dei soggetti a più bassa capacità reddituale”.
Bonus edilizi, i costi e i nuovi sconti
La proposta non può non tenere conto della spesa a carico dello Stato, problema emerso in tutta la sua evidenza con il Superbonus. L’Ance sa di dover rendere sostenibili per le finanze pubbliche gli incentivi sulla casa e per questo pensa che si debbano stanziare “annualmente appositi fondi a copertura, prevedendo adeguati meccanismi di controllo dei costi e dei benefici per l’Erario”.
Un’altra idea, per il futuro, è quella degli sconti a consumo, ovvero di introdurre un plafond annuale sulla base del quale modulare le agevolazioni. In più sarebbe necessario un monitoraggio dell’andamento reale della spesa per evitare che sia troppo alta.
A chi devono essere rivolti i nuovi bonus casa
Secondo i costruttori una delle priorità assolute è quella di evitare che vengano esclusi i beneficiari in base al reddito. Bisogna, invece, sostenere la domanda di nuove abitazioni o di appartamenti completamente ristrutturati che siano adeguati dal punto di vista dell’efficientamento energetico. La proposta prevede quindi di rendere strutturale il bonus case green del 50% sull’Iva: la sua scadenza è fissata, attualmente, alla fine del 2023.
Partner





Cambio generazionale
Strumenti e opportunità per le imprese
5 ottobre 2023
Swiss Chamber, via Palestro 2 - Milano
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Commenta:
Per poter partecipare alla discussione devi essere abbonato a Money.it
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui