Bonus casa, cosa accadrà nel 2026?

Patrizia Del Pidio

17 Luglio 2025 - 10:45

Cosa succede ai bonus casa a partire dal 1° gennaio 2026? Vediamo cosa cambia e cosa potrebbe essere previsto.

Bonus casa, cosa accadrà nel 2026?

Ancora qualche mese per poter usufruire dei bonus casa con detrazione al 50% sull’abitazione principale e al 36% sulle seconde case, ma cosa accadrà nel 2026? Le attuali aliquote di detrazione restano in vigore fino al 31 dicembre 2025, poi dal 1° gennaio 2026 è previsto un nuovo taglio che porterà i benefici fiscali a scendere al 36% per le abitazioni principali e al 30% per le seconde case. La perdita è del 14% sulle abitazioni principali e del 6% sulle seconde case (che sono state già pesantemente penalizzate nel 2025).

Facciamo un confronto su quelli che sono i bonus casa nel 2025 e quello che potrebbe accadere nel 2026.

Bonus casa 2025

La Legge di Bilancio 2025 ha imposto paletti molto rigidi per chi ristruttura che non riguardano soltanto le aliquote, ma anche i beneficiari. Per chi ristruttura casa quest’anno l’aliquota è del 36%, maggiorata al 50% per l’abitazione principale. Il primo taglio di queste agevolazioni, quindi, è quello riferito alle seconde case. Quello che molti non hanno ancora compreso, però, è che la stretta, in alcuni casi, arriva anche sull’abitazione principale.

Quando il proprietario è incapiente (disoccupato, con reddito basso o ha aderito al regime forfettario) poteva, fino al 2024, permettere di fruire delle detrazioni a un familiare convivente o al coniuge, anche se non proprietario, a patto che il beneficiario della detrazione fosse anche la persona che aveva sostenuto le spese.

Nel 2025 questo non è più possibile beneficiare della detrazione al 50%. Anche se l’intervento è sull’abitazione principale in cui il familiare o il coniuge vive, se a sostenere le spese è una persona diversa dal proprietario o da colui che ha un reale diritto di godimento l’aliquota che spetta è quella del 36%, senza la maggiorazione al 50%.

Bonus casa 2026, cosa dobbiamo aspettarci?

La Legge di Bilancio 2025 ha prorogato i bonus casa fino al 2027, ma a partire dal 2026 l’aliquota è ridotta al 30% con maggiorazione al 36% per le abitazioni principali. Questo è quanto è già previsto, nero su bianco. La riduzione è importante e potrebbe scoraggiare molti dall’intervenire sull’abitazione per ristrutturazioni o interventi di miglioramento.

Un’altra cosa da mettere in conto, poi, è che senza un intervento normativo dal 1° gennaio 2026 verrà meno anche il bonus mobili, che la Manovra 2025 ha prorogato solo fino a fine anno. Chi deve comprare arredi per una casa già ristrutturata (o anche con ristrutturazione appena iniziata) è bene che si appresti all’acquisto quanto prima.

In ogni caso si può presumere che i bonus per la casa non si esauriscano qui perché l’Italia ha bisogno di rinnovare il proprio parco immobiliare. Per la transizione energetica, ma anche per le ristrutturazioni, potrebbero essere previsti contributi a fondo perduto erogati in base all’Isee. Si tratta di una anticipazione trapelata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica a fine maggio.

Si è parlato di una sorta di ecobonus sociale al 100% per sostenere i costi di interventi che migliorano l’efficienza energetica dell’immobile come ad esempio cappotto termico, sostituzione delle caldaie più obsolete, isolamento termico e schermature solari. A questo si affianca una misura già attiva, il reddito energetico, con il quale si finanziano gli impianti fotovoltaici a uso domestico.

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