L’appunto del presidente dell’ABI, Associazione bancaria italiana, Antonio Patuelli. “Noi non viviamo di rendita”, tiene a precisare.
Che lo spread BTP-Bund a 10 anni sia sceso sotto la soglia psicologica, è senza alcuna ombra di dubbio una buona notizia. E in Italia, è da un po’ di settimane che non si sta parlando quasi d’altro, nel mondo della finanza.
Non poteva così mancare un riferimento al parametro che monitora il rischio dei BTP, Titoli di Stato italiani, nei confronti del Bund, ovvero per l’appunto allo spread, da parte del presidente dell’ABI, associazione bancaria italiana, ovvero da Antonio Patuelli.
ABI, Patuelli commenta discesa spread BTP-Bund sotto quota 100
Nel commentare positivamente la dinamica dei BTP e dello spread, Patuelli ha colto l’occasione anche per ricordare le condizioni in cui versano le banche italiane, che invece non stanno ricevendo alcun premio. Non è mancato l’appunto: “ Noi non viviamo di rendita ”.
Occhio intanto oggi ai valori proprio dello spread BTP-Bund che, dopo aver bucato la soglia di 100 punti base, ed essere stato sul punto di scivolare negli ultimi giorni anche sotto il livello psicologico di 90 punti base, oggi torna a salire, posizionandosi in area 98 punti base, a fronte di rendimenti dei BTP decennali, che risalgono al 3,52%.
Tornando al presidente dell’ABI, Antonio Patuelli ha ricordato l’effetto collaterale dei tagli dei tassi di interesse che la BCE continua ad annunciare da meno di un anno a questa parte, sugli istituti di credito stessi.
Va ricordato infatti che, se è vero che le sforbiciate dei tassi staranno sicuramente sostenendo i consumatori e le aziende, che da mesi beneficiano di costi di finanziamento più bassi, così come, per lo stesso motivo, che porta il nome di costo del servizio del debito, lo Stato, non stanno invece aiutando le banche italiane, che pagano con i loro margini netti di interesse l’allentamento monetario in corso.
Patuelli, questo, ha tenuto a ricordarlo, in un intervento al Congresso ACRI di Gorizia, ammettendo da un lato che la riduzione progressiva dello spread (BTP-Bund a 10 anni) sotto i 100 punti base dipende dalla credibilità dell’Italia e dall’afflusso dei capitali che verso il suo debito arriva anche da Paesi lontani, come conseguenza dell’attuale contesto geopolitico.
leggi anche
Spread BTP-Bund, prossima fermata

“Non si potrà ripetere la giaculatoria laica del margine di interesse elevato per le banche”
Detto questo, ha precisato tuttavia il presidente dell’ABI, non ci sono invece benefici per le banche italiane. Praticamente, “questo non porta risultati alle banche”, ha continuato Patuelli, facendo riferimento per l’appunto alla flessione del “margine di interesse”.
Ciò significa, ha aggiunto, che “ non si potrà ripetere la giaculatoria laica del margine di interesse elevato per le banche ”.
E ancora, la precisazione, rivolta molto probabilmente a tutti coloro che, negli anni in cui la BCE ha alzato i tassi di interesse, hanno attaccato le banche italiane, accusandole di avere incassato i cosiddetti extraprofitti, termine che nel vocabolario della finanza neanche esiste.
Da quella polemica, è sorta la ben nota idea del governo Meloni, piombata a Piazza Affari nell’agosto del 2023, di imporre una tassa sugli extraprofitti delle banche, che poi si è rivelata fantasma (ma che, nonostante questo, ha continuato a essere riproposta anche lo scorso autunno).
Ma “noi”, ha sottolineato Patuelli, “ non viviamo di rendita, ma delle ristrutturazioni delle grandi operazioni ” compiute in questi ultimi anni, ovvero dagli aumenti di capitale e dal lavoro di efficientamento continuo, operazioni entrambe che hanno caratterizzato l’intero settore bancario italiano in questi ultimi anni. E occhio anche alle altre recenti puntualizzazioni che sono state fatte dal mondo delle banche italiane.
© RIPRODUZIONE RISERVATA