Sorveglianza sanitaria obbligatoria: i diritti degli agenti di Polizia

Vittorio Proietti

26 Maggio 2017 - 09:30

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Il sindacato di Polizia Silp Cgil rinnova l’interesse verso la sorveglianza sanitaria erogata agli agenti della Polizia di Stato. Qui tutte le informazioni.

Sorveglianza sanitaria obbligatoria: i diritti degli agenti di Polizia

Il sindacato di Polizia Silp Cgil ha recentemente indetto un incontro con il capo della Polizia di Stato Gabrielli in merito alla sorveglianza sanitaria, diritto di ogni lavoratore.

L’incontro ha posto l’attenzione sulla promozione della salute degli impiegati nelle Forze Armate, che necessitano di una giusta prevenzione per gli stati patologici connessi al servizio.

Il Programma di Promozione della Salute degli agenti delle Forze di Polizia, in particolare, è una misura di garanzia che permette di accedere a screening e visite mediche gratuite attraverso il Servizio Sanitario della stessa Polizia di Stato.

Alcuni dipendenti delle Forze Armate annotano molti problemi di salute con il passare degli anni e non soltanto dati dall’età: molto spesso le condizioni di lavoro sono gravose e non sempre si tratta di militari in missione di guerra o all’estero.

La sorveglianza sanitaria non può essere accantonata ed il sindacato Silp Cgil insiste sui doveri della PA verso i propri dipendenti. Tuttavia, occorre fare una premessa e riprendere la normativa sul lavoro per avere chiaro l’obiettivo dell’incontro.

La sorveglianza sanitaria nella Pubblica Amministrazione

La sorveglianza sanitaria citata dal rapporto d’incontro tra il capo della Polizia di Stato e il sindacato Silp Cgil rimanda al Decreto Legislativo 81/2008 (Art. 279), che sancisce la necessità della prevenzione e del controllo sui lavoratori impiegati presso la PA.

Tra le misure di prevenzione, ad esempio, figurano vaccini e allontanamento temporaneo dal luogo di lavoro per motivi cautelativi. In caso di missioni all’estero o di stretta vicinanza a luoghi di contagio, infatti, la prevenzioni di infezioni virali e batteriche è determinante.

La sorveglianza sanitaria imposta dal Decreto citato alla PA, tuttavia, riguarda anche possibili scenari di applicazione specifica per agenti di Polizia e militari: molto interessante è la prevenzione e protezione contro le esplosioni (Art. 289), dove si ribadisce l’importanza della valutazione dei rischi di esplosione.

Il ruolo del programma di protezione salute

All’interno della sorveglianza sanitaria per gli impiegati della PA e di conseguenza delle Forze Armate, il Silp Cgil insiste sul valore del programma di protezione della salute dei dipendenti della Polizia di Stato.

La tutela della salute degli agenti della Polizia di Stato comporta l’adozione di modello che supporti e applichi un controllo periodico degli impiegati nel corpo.

Per tutti i soggetti di età compresa fra i 40 e i 49 anni, infatti, è identificato un fattore di rischio che può essere ridotto proprio attraverso la sorveglianza sanitaria costante.

Il dipendente può diventare suscettibile al luogo di lavoro o alla mansione e generare comportamenti pericolosi per sé stesso e per i suoi colleghi, come nel caso del militare condannato per ingiuria in questo articolo.

Per questo motivo, il sindacato Silp Cgil ricorda al capo della Polizia Gabrielli di non sottovalutarne l’importanza, poiché avere agenti in ottima salute e motivati aumenta l’efficienza del corpo. La prevenzione del rischio di salute, d’altronde, è sancita e incentivata dalla Legge.

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