Sorpresa Eurozona: produzione industriale cresce oltre le attese

Violetta Silvestri

12 Agosto 2022 - 15:26

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I dati aggiornati a giugno sulla produzione industriale dell’Eurozona hanno stupito, offrendo una nota positiva nel panorama economico incerto per il vecchio continente.

Sorpresa Eurozona: produzione industriale cresce oltre le attese

La produzione industriale dell’Eurozona ha superato le aspettative, indicando che l’allentamento degli intoppi nell’offerta ha consentito alle aziende di elaborare gli ordini esistenti più rapidamente.

I dati dell’Eurostat confermano l’idea che l’economia del blocco valutario stia reggendo, nonostante l’inflazione record e la crescente probabilità di un razionamento energetico durante l’inverno mentre la Russia taglia le forniture.

A sorprendere, quindi, è stata la resilienza della produzione industriale europea, malgrado persistano rischi di recessione e crisi del gas.

Produzione industriale in Europa stupisce: i dati

La produzione europea è aumentata dello 0,7% a giugno, l’ultimo mese per il quale sono disponibili dati, rispetto a una stima mediana tra gli economisti di un rialzo dello 0,2%. La crescita di maggio, nel frattempo, è stata rivista al 2,1%, più del doppio dello 0,8% riportato in precedenza.

Eurostat ha affermato che la produzione di beni capitali, che includono macchinari, attrezzature, veicoli o strumenti, è aumentata del 2,6% sul mese e del 7,6% in termini annuali. Il dato ha contribuito a compensare un calo dello 0,1% mensile e dello 0,5% su base annua nella produzione di beni intermedi e uno del 3,2% mensile e dell’1,1% annuo nella produzione di beni di consumo non durevoli.

Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili dati, sono stati registrati gli aumenti mensili più elevati Irlanda (+6,7%), Malta (+4,8%) e Grecia (+3,4%). Le maggiori diminuzioni sono state osservate in Romania (-3,9%), Belgio (-2,2%) e anche Italia, che come la Lettonia ha visto un calo del 2,1%.

I segnali, dunque, sono contrastanti. Le case automobilistiche, tra cui Mercedes-Benz AG e Volkswagen AG, hanno avvistato segni di allentamento delle interruzioni della catena di approvvigionamento, guidate dalla prolungata carenza di chip. Molti vedono ancora una domanda sana, nonostante le prospettive economiche in peggioramento e i consumatori schiacciati dall’inflazione.

L’analisi di ING sui dati ha suggerito che le prospettive per i produttori della zona euro restano preoccupanti. L’indebolimento della domanda è ancora in corso, poiché i problemi di potere d’acquisto continuano. Inoltre, d’ora in poi, l’impennata dei prezzi dell’energia ostacolerà la produzione e i margini per i produttori ed è probabile che i prossimi mesi vedranno un ulteriore indebolimento. “Ciò si adatta alla nostra visione di un’economia dell’Eurozona in contrazione nella seconda metà di quest’anno.”

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