Sorpassometro, tutte le multe annullate? Ecco cosa sta succedendo

Ilena D’Errico

20 Ottobre 2025 - 00:36

Sorpassometri non omologati come gli autovelox? Multe nulle? Ecco cosa sta succedendo, tra querele e ricorsi.

Sorpassometro, tutte le multe annullate? Ecco cosa sta succedendo

Il nuovo sorpassometro, tecnicamente SV3, sta scatenando un caos mediatico e legale che fa impallidire le controversie (non ancora risolte) sugli autovelox. Ancora una volta la mancata omologazione degli apparecchi apre dubbi immani, di cui si sta occupando con grande attenzione l’associazione Altvelox. Quest’ultima si sta dedicando alla tutela dei conducenti a suon di ricorsi, denunce e ora anche una richiesta formale di indagine alle Commissioni Giustizia di Camera e Senato.

L’obiettivo? Fare finalmente chiarezza sugli apparecchi utilizzati per le sanzioni differite e assicurare ai cittadini provvedimenti legittimi. Nel frattempo, tuttavia, i verbali continuano ad arrivare e i cittadini sono nella confusione più totale: le multe sono nulle oppure no? Proviamo a fornire un quadro più chiaro e completo per capire meglio, tenendo comunque conto che la questione dell’omologazione sta dividendo giuristi e massimi esperti.

Qual è il problema dell’omologazione?

In estrema sintesi, la legge chiede che alcuni apparecchi per il controllo stradale siano approvati e omologati. Per anni il ministero dei Trasporti ha equiparato impropriamente i concetti di approvazione e omologazione, finché la Cassazione non ha chiarito che devono essere distinti. Ormai, sono decine le sentenze della Suprema Corte (di cui la più recente di qualche giorno fa) in cui si dichiara l’illegittimità delle multe comminate con autovelox non omologati.

Nonostante ciò, non è arrivata alcuna risposta concreta in merito e addirittura alcuni tribunali ordinari (ricordiamo che le pronunce della Cassazione non sono vincolanti, ma il distacco interpretativo deve comunque essere motivato) confermano le multe anche in assenza dell’omologazione. Tutto ciò per quanto riguarda gli autovelox, che in quanto rilevatori di velocità necessitano espressamente dell’omologazione.

Per i sorpassometri, anche vista l’assenza di sentenze recenti, il caos è ancora maggiore. È opinione comune che anche per questi apparecchi sia necessaria l’omologazione, ma mancano chiarimenti ufficiali di sorta. Non si riesce così a capire con certezza se il decreto dirigenziale del Mit è sufficiente o se, come per l’omologazione vera e propria, sia necessario un decreto ministeriale in Gazzetta ufficiale.

Sorpassometri: infallibili o illegali?

Come vi abbiamo spiegato, il nuovo sorpassometro (SV3) installato in Italia offre meno spazio ai ricorsi rispetto agli autovelox, per quanto resti tutto il problema legato all’omologazione. Ciò accade perché trattandosi di una nuova versione dell’apparecchio c’è in supporto un impianto normativo più strutturato, che non permette di avere certezza sulla mancata omologazione. Quest’ultima, peraltro, è considerata da alcuni tribunali assimilabile all’approvazione quando ha consentito la verifica dei requisiti tecnici, della manutenzione e della taratura degli strumenti.

L’associazione Altvelox, tuttavia, precisa correttamente che i sorpassometri non sono infallibili. Le linee guida sull’omologazione provengono da decreti dirigenziali e non dalle fonti normative predisposte, lasciando aperto un ulteriore dubbio di legittimità. Come se non bastasse, diversi verbali descrivono l’apparecchio come “omologato” in virtù della nuova normativa, rendendo il ricorso ancora più arduo. Per contestare la mancata omologazione bisogna infatti opporre una querela di falso, senza contare che vista la posizione dei tribunali ordinari e i vincoli cui è sottoposto il Prefetto, le speranze maggiori si concentrano sui ricorsi in Cassazione.

In tal senso, sono decisamente più efficaci le azioni collettive, come quelle proposte dalle varie associazioni per i consumatori, vedendo altrimenti un onere eccessivo per i cittadini. Altvelox, in particolare, non discute soltanto del presunto difetto di omologazione ma di veri e propri “abusi amministrativi”, per i quali ha presentato oltre 150 denunce contro gli enti locali e dei loro rappresentanti. Tra gli ultimi querelati vediamo proprio il Comune di Acquappesa, il primo dove è entrato in funzione l’SV3, da cui l’associazione non ha ottenuto l’accesso agli atti richiesto. La questione è assai complessa, anche perché gli illeciti accusati da Altvelox - che ha interessato le Commissioni Giustizia - sono molteplici e riguardano svariati soggetti: non è soltanto una questione di omologazione tecnica.

Si va dal falso ideologico alla truffa aggravata, passando anche per accuse di operato illegittimo alle procure, per cui l’associazione si è rivolta direttamente al Procuratore generale presso la Corte di Cassazione, al Primo presidente della Suprema Corte e al ministro della Giustizia. I privati cittadini, intanto, devono valutare la situazione specifica che interessa loro quando ricevono una multa, preferibilmente rivolgendosi a un legale in caso di dubbio. Posto che è innanzitutto doveroso rispettare il Codice della Strada e i divieti di sorpasso, chi ritiene di aver subito una multa ingiusta può fare ricorso. Soltanto così il verbale può essere annullato.

Quando l’unico motivo di contestazione è la presunta mancanza di omologazione, però, si farà bene a consultare l’avvocato con maggiore approfondimento. Finché non ci sono chiarimenti ufficiali, cui si spera di arrivare anche grazie all’impegno delle associazioni di categoria, i cittadini potrebbero trovarsi dinanzi a un’impresa non semplice. Non si tratterà infatti di far valere una mancanza tecnica certa, ma si dovrà contestare la sanzione dinanzi alla ripresa video dell’infrazione, giudicando l’apparecchio malfunzionante o affermando che non risponde precisamente ai requisiti di legge, pur quando formalmente idoneo.

Possibile, ma complesso, sicuramente di più rispetto a quanto accaduto con gli autovelox (che peraltro sono ancora in una zona grigia). Resta comunque doveroso far valere i propri diritti, ma attenzione a non focalizzarsi sull’omologazione perdendo di vista altri elementi di contestazione. Nel caso dei sorpassometri, in particolare, ci sono spesso difetti nella segnaletica o cartelli non a norma che rendono invalido il verbale.

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