SV3, questo nuovo autovelox italiano rileva per la prima volta un illecito molto comune

Ilena D’Errico

14 Ottobre 2025 - 20:09

Attenzione alle multe. Il nuovo autovelox italiano è in funzione e rileva già illeciti.

SV3, questo nuovo autovelox italiano rileva per la prima volta un illecito molto comune

Dimenticate la paura per gli autovelox classici e le (poche) speranze di annullare le multe per il difetto di omologazione, il nuovo incubo degli automobilisti è il sorpassometro SV3. Un dispositivo che non serve a misurare la velocità, non solo quantomeno, ma anche e soprattutto a rilevare i sorpassi vietati. Si tratta in effetti di un illecito molto comune, soprattutto nei tratti di strada che vedono un traffico elevato, spingendo i conducenti verso manovre imprudenti e vietate, oltre che decisamente molto pericolose. Se in alcune circostanze e a determinate condizioni il sorpasso è vietato dal Codice della strada significa che non è prudente compierlo, eppure tanti violano il divieto pensando che nulla di grave possa accadere con la dovuta attenzione.

In realtà, gli incidenti causati da sorpassi illeciti sono molti, spesso molto seri, in particolare a danno di motocicli, biciclette e veicoli leggeri (oltre ai pedoni nelle strade in cui circolano). Ecco perché sanzionare queste infrazioni è fondamentale per garantire la sicurezza della circolazione stradale, anche se questo non rende gli SV3 più simpatici ai guidatori. Che piacciano o meno, però, ormai sono una realtà e hanno già cominciato a rilevare gli illeciti.

Il nuovo SV3 sta già facendo multe

I cosiddetti sorpassometri sono arrivati in Italia, uno tra i primi Paesi a introdurre questo strumento per rilevare le infrazioni stradali, quest’estate. La regolamentazione di riferimento, anche in termini di requisiti per l’installazione (che può avvenire con approvazione del Prefetto e riguardante tratti di strada ad alta incidentalità) è molto precisa, pertanto c’è poco spazio per i ricorsi rispetto agli autovelox. Anche il funzionamento stesso di questi strumenti garantisce una sicurezza notevole rispetto alle infrazioni contestate e quindi alle multe.

Si tratta di apparecchi molto sofisticati, che grazie a sensori e software avanzati rilevano i sorpassi vietati e avviano la registrazione. La clip di 15 secondi così ottenuta rende di fatto impossibile contestare la violazione, a meno che ovviamente ci siano degli errori in qualche passaggio. Così, si possono ricevere multe per la manovra vietata anche senza la contestazione immediata o dalle telecamere delle forze dell’ordine, permettendo di punite tutti gli illeciti nei tratti di strada di installazione. A tal proposito, si ricorda che la multa per il sorpasso vietato può andare da un minimo di 42 euro a un massimo di 666 euro a seconda della strada e dei motivi per cui la manovra non poteva essere eseguita. Quando il sorpasso integra una vera e propria guida contromano, però, le sanzioni superano i 1.300 euro.

Attenzione al nuovo autovelox

Nonostante si tratti di una novità, gli SV3 sono funzionanti e operativi in diverse città italiane. Pur con i tempi tecnici e burocratici del caso, infatti, il primo sorpassometro è stato attivato già il 4 agosto ad Acquappesa,in provincia di Cosenza, presso la strada statale SS18. Un’area in cui gli illeciti sono fin troppo comuni e spesso causa di terribili incidenti, motivo per cui l’amministrazione ha deciso di intervenire con maggiore vigilanza e sfruttare subito il potere degli SV3 (che appaiono come semplici telecamere, ma devono essere segnalati). Gli apparecchi stanno così facendo arrivare a casa dei conducenti già le prime multe, spaventando anche i turisti che non sono abituati a strumenti di questo genere.

L’Italia è infatti particolarmente innovativa da questo punto di vista, nel tentativo di migliorare la sicurezza stradale e tutelare i cittadini da uno stile medio di guida allarmante non aiutato dalla conformazione di alcune strade. Certo, al contempo gli apparecchi di questo genere permettono di “fare cassa”, ma l’obiettivo cui puntano è troppo importante per valutare la questione dal solo lato economico. La vigilanza stradale, comunque, sta cambiando e bisogna essere pronti a stare al passo con i tempi. Non è da escludere che presto arrivino anche gli autovelox volanti in sperimentazione negli Stati Uniti, visto che alcuni agenti della Polizia locale stanno già usando dei droni per il controllo del territorio.

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