Ecco quanto rende il Btp 4,3% 2054 investendo 10.000 euro oggi: scenari a scadenza e a 3 anni con tassi BCE fermi, in rialzo o in calo.
Con l’inflazione europea ormai vicina al 2% e una BCE che, dopo la lunga maratona di otto tagli tra il 2024 e il 2025, ha tirato il freno al 2,15% (tasso di rifinanziamento principale), il mercato obbligazionario sta attraversando una fase di quiete apparente. È una quiete che piace agli analisti: perché, se non cambierà nulla, i tassi dovrebbero restare così almeno fino al 2027, lasciando sedimentare gli effetti dell’allentamento monetario.
Ma anche in un momento di apparente stabilità, i Btp italiani restano interessanti. Non perché siano improvvisamente diventati sicuri come l’oro, ma perché offrono ancora rendimenti che, sulle scadenze lunghe, danno garanzie agli investitori in cerca di valore. Con l’avvertimento implicito che basta poco (una frase della BCE, un dato macro fuori posto, un nuovo shock geopolitico) perché il quadro cambi.
È proprio da qui che nasce una domanda nella mente di molti risparmiatori: conviene puntare su un Btp e tenerlo fino alla sua scadenza naturale, oppure ha più senso cavalcare le oscillazioni del prezzo e uscire tra un paio d’anni? [...]
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