Rende oltre il 10%. Conviene comprare il nuovo buono fruttifero postale Premium?

Stefano Vozza

13 Novembre 2025 - 16:25

Da giorni è disponibile una nuova serie del buono che premia chi apporta nuova liquidità sui libretti postali Smart o Ordinari, con un rendimento lordo complessivo del 10,382%

Rende oltre il 10%. Conviene comprare il nuovo buono fruttifero postale Premium?

È fresco di lancio, e relativo collocamento da parte dell’intermediario Poste Italiane, una nuova serie del buono Premium 4 anni. In verità si tratta di un vecchio ritorno nel panorama dei BFP (buoni fruttiferi postali), dove a mutare questa volta sono alcuni parametri chiave, vale a dire il periodo di disponibilità del titolo per la sottoscrizione e le condizioni economiche.

In particolare, il nuovo buono fruttifero postale Premium rende il 10,382% lordo complessivo. Vediamo di conoscerlo meglio in tutti i suoi dettagli.

Le principali condizioni contrattuali del buono Premium 4 anni

L’emittente rende disponibile buono Premium in forma dematerializzata per cui il sottoscrittore si ritroverà solo una registrazione contabile sul suo conto d’appoggio. Viene emesso “a rubinetto” su base giornaliera a 100 per un valore pari al nominale sottoscritto. Ha una durata di 4 anni a partire dal giorno di acquisto, ma se ne può richiedere il rimborso anticipato in qualsiasi momento, anche di una sola parte di una parte del capitale. Sui titoli riscattati anzitempo non sono corrisposti gli interessi nel frattempo maturati, riconosciuti invece solo sui titoli portati a naturale scadenza.

Tuttavia, l’attuale serie TF004A251031 in emissione ha un preciso timing entro cui è disponibile al pubblico, cioè dal 31/10/’25 fino al 29/12/’25. Cassa Depositi e Prestiti (CDP), l’emittente, ha comunque facoltà di interrompere il collocamento prima del termine, dandone comunicazione al pubblico e senza pregiudizio alcuno per gli acquisti già avvenuti.

Buono Premium può essere intestato solo a persone fisiche titolari di libretto di risparmio postale (LRP) Smart o Ordinario con stessa intestazione e/o cointestazione dei buoni. CDP ne ammette la cointestazione fino a 4 soggetti, ma tutti maggiorenni. Al pari degli altri BFP, infine, non possono essere dati in pegno né sono cedibili tranne per successione per causa di morte del titolare o per altre cause che determinino una successione a titolo universale.

La Nuova Liquidità sul buono Premium 4 anni

Il titolo prevede tuttavia una sorta di “limitazione oggettiva” con riferimento alle somme che possono essere oggetto di accantonamento. In altri termini, buono Premium 4 anni è dedicato solo ai titolari dei libretti postali di cui sopra e per un importo non superiore al totale della “Nuova Liquidità” (NL).

La NL è costituita dalle somme di denaro che accrescono il saldo del potenziale cliente del buono. Le nuove somme devono essere apportate dal giorno successivo alla data di riferimento del 29 ottobre 2025 e fino alla data di fine collocamento del 29/12/’25, e disponibili sul LRP al tempo dell’acquisto. Ancora, la NL dovrà pervenire nella disponibilità del cliente (su un LRP e/o il c/c BancoPosta a lui intestati e poi girati al libretto Smart) solo tramite le modalità indicate dall’emittente, ossia:

  • accredito di stipendi e pensioni;
  • bonifici bancari;
  • versamento di assegni bancari e circolari.

Ovviamente i prelievi effettuati dopo la data di riferimento, e da qualsiasi LRP e/o c/c BancoPosta intestati al sottoscrittore del buono, decurtano la NL.

Il nuovo buono fruttifero postale Premium rende il 10,382% lordo complessivo

Trattandosi di un titolo di media durata l’emittente ha previsto un unico step quadriennale a tasso fisso e costante riconosciuto solo a naturale scadenza. Per cui eventuali riscatti prima del termine non danno diritto agli interessi nel frattempo maturati.

Premesso ciò, il rendimento annuo lordo finale è del 2,50%, che scende al 2,20% al netto della ritenuta fiscale sugli interessi del 12,50%, simile a quella applicata sui titoli di Stato. Di contro sono esenti dall’imposta di successione mentre sono assoggettati all’imposta di bollo del 2X1.000 nei soli casi, tempi e modi previsti dalla Legge.

Invece i coefficienti per la determinazione del montante lordo e netto (di sola ritenuta fiscale) spettante alla scadenza dei 4 anni sono, nell’ordine, 1,10381289 e 1,09083628. In altri termini il ritorno lordo complessivo dell’investimento è pari al 10,381% del capitale nominale inizialmente investito.

Tra i pro c’è che il titolo ha dalla sua la certezza del capitale anche prima del termine, la garanzia sovrana, l’assenza di costi di gestione e un regime fiscale agevolato. Di contro non eccelle in termini di rendimenti e si scontra con il “limite” oggettivo di riservare il maggior tasso solo alla nuova liquidità e non anche alla pregressa. Tuttavia, nulla di nuovo sotto il sole. Maggiore è la certezza ricercata e minori sono i rischi connessi a una data scelta di investimento e minori devono essere anche le attese legate a quell’investimento.

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