Scuole aperte d’estate, ma non è una novità: cosa prevede il piano Valditara

Teresa Maddonni

12 Aprile 2024 - 17:59

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Firmato il decreto del Mim per il Piano Estate del prossimo biennio e che riguarderà tutti gli studenti dalla scuola primaria alla secondaria di secondo grado. Ecco cosa prevede.

Scuole aperte d’estate, ma non è una novità: cosa prevede il piano Valditara

Non è una novità il piano Valditara per le scuole aperte d’estate annunciato con entusiasmo proprio nei giorni in cui il web si è mobilitato con la petizione online contro le vacanze estive troppo lunghe lanciata da “WeWorld” e “MammadiMerda” e che ha raccolto oltre 40mila firme.

Il ministro dell’Istruzione e del Merito ha firmato, nella giornata di giovedì 11 aprile, il decreto mediante il quale viene approvato il “Piano per il potenziamento delle competenze, per l’inclusione e la socialità nel periodo di sospensione estiva delle lezioni, per gli anni scolastici 2023/2024 e 2024/2025 (c.d. “Piano Estate”).”

Il piano per le scuole aperte d’estate, che non è alla prima edizione, viene finanziato con 400 milioni di euro provenienti dal Programma Nazionale “Scuola e Competenze 2021-2027”.

L’incremento delle risorse per il prossimo biennio, secondo quanto si legge nel comunicato ministeriale, permetterà di attivare percorsi che potrebbero interessare, sulla base delle proposte delle scuole, tra gli 800mila e l’1,3 milioni di studenti. Vediamo allora cosa prevede il piano Valditara per le scuole aperte d’estate.

Scuole aperte d’estate, ma non è una novità: le attività del piano Valditara

Le attività del piano Valditara per le scuole aperte d’estate rientrano in progetti che potranno essere finanziati con i 400 milioni che fanno capo al Programma nazionale “Scuola e competenze 2021-2027”. Si tratta di attività:

  • ricreative;
  • sportive;
  • musicali;
  • teatrali;
  • a tema ambientale;
  • per il potenziamento disciplinare;
  • iniziative che favoriscono l’aggregazione, l’inclusione e la socialità.

Più nel dettaglio, come si legge nella nota ministeriale che accompagna il decreto, sarà pubblicato un avviso per le scuole statali e paritarie primarie e secondarie di primo e secondo grado per ottenere le risorse per i progetti del “Piano Estate” che non solo dovrà puntare al potenziamento delle competenze, anche digitali, degli studenti, ma anche all’inclusione degli studenti con fragilità.

Le scuole potranno anche arricchire l’offerta attraverso alleanze con altre scuole del territorio, enti locali, associazioni, organizzazioni e università nell’ambito dell’autonomia scolastica di cui dispongono.

Scuole aperte d’estate, ma non è una novità: le risorse del piano

Non solo risorse finanziarie per le scuole aperte d’estate, ma anche umane. Infatti per attivare i progetti delle scuole nel periodo estivo serviranno insegnanti che, come accaduto negli anni precedenti, potranno partecipare se lo vorranno. Nella nota il Mim scrive:

I docenti che decideranno di aderire su base volontaria ai progetti potranno essere remunerati nei limiti delle risorse disponibili per i moduli didattici attivati.

Per quanto concerne le risorse finanziare di cui abbiamo detto, oltre ai 400 milioni di euro, le scuole aperte d’estate potranno attingere a:

  • 750 milioni Pnrr contro la dispersione scolastica e i divari territoriali;
  • 600 milioni del Pnrr per il potenziamento delle competenze Stem.

Valditara ha commentato la nuova edizione del “Piano Estate” per le scuole richiamando l’obiettivo di viale Trastevere ovvero “una scuola che sia sempre più un luogo aperto, parte integrante della comunità per tutto l’anno, realizzando attività di aggregazione e formazione soprattutto per i bambini e i ragazzi che, in estate, non possono contare su altre esperienze di arricchimento personale e di crescita a causa delle esigenze lavorative dei genitori o di particolari situazioni familiari.”

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