Tax day il 30 novembre: oggi cadono alcune delle scadenze fiscali più temute (e onerose) non solo dalle partite Iva. Vediamo cosa si paga, chi è chiamato alla cassa, e gli adempimenti.
Il 30 novembre è un vero e proprio tax day: in questo giorno si concentrano una serie di scadenze fiscali più o meno onerose, insieme a adempimenti fondamentali. Ma cosa si paga?
C’è la scadenza del secondo acconto delle imposte sui redditi, nonché la dichiarazione dei redditi, la comunicazione delle liquidazioni periodiche Iva (cioè le Lipe). Proroga in extremis, invece, per l’invio dell’autodichiarazione relativa agli Aiuti di Stato.
Conclude questa sfilza di scadenze col Fisco l’appuntamento con le rate della rottamazione ter delle cartelle. In questo caso, però, trattandosi di una scadenza relativa alla pace fiscale, interviene il periodo di cinque giorni di tolleranza, spostando il termine ultimo per pagare quanto dovuto al 5 dicembre.
Oltre questa data si decade dai benefici della definizione agevolata.
Ultimo giorno, infine, anche sfruttare la remissione in bonis per la comunicazione della cessione del credito relativa ai bonus edilizi.
Il mese di novembre si conclude con una serie di appuntamenti che non riguardano solo le partite Iva. Scendiamo nel dettaglio.
Imposte sui redditi: si paga il secondo acconto di Irpef, Ires, Irap e imposte sostitutive
Iniziamo da quella che probabilmente è la scadenza più onerosa: il secondo acconto delle imposte sui redditi.
L’acconto di Irpef, Ires, Irap e imposte sostitutive è dovuto se l’imposta dichiarata nell’anno (riferita, cioè, all’anno precedente), è superiore a 51,65 euro di importo, al netto di detrazioni, crediti d’imposta, ritenute ed eccedenze.
L’acconto è pari al 100% dell’imposta dichiarata nell’anno e deve essere versato in una o due rate. Le regole generali del pagamento sono queste:
- in un’unica soluzione entro il 30 novembre se è di importo inferiore a 257,52 euro;
- in due rate, se pari o superiore a 257,52 euro; la prima entro il 30 giugno insieme al saldo, la seconda entro il 30 novembre.
Il secondo acconto, a differenza del primo, non si può rateizzare, e quindi va pagato in un’unica soluzione.
Per quanto riguarda l’Irap, ricordiamo che dal 2022 sono esonerati:
- le persone fisiche esercenti attività commerciali;
- le imprese familiari;
- le aziende coniugali non gestite in forma societaria (circ. 18 febbraio 2022, n. 4/E);
- le persone fisiche esercenti arti e professioni.
Dichiarazione modello Redditi per le partite Iva
Il 30 novembre c’è il termine ultimo per trasmettere in via telematica all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione modello Redditi relativa all’anno di imposta 2021.
Questa scadenza interessa in particolare tutte le persone fisiche (modello Redditi PF) e le società di persone ed enti equiparati (modello Redditi SP). Per le società di capitali ed enti equiparati, così come gli enti non commerciali e del Terzo settore, la scadenza del 30 novembre riguarda solo i soggetti con esercizio coincidente con l’anno solare.
Il modello Redditi può essere inviato direttamente dall’interessato o tramite intermediario abilitato.
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Ultimo giorno per l’invio delle Lipe
Il 30 novembre 2022 è anche il termine di scadenza delle Lipe, la comunicazione delle liquidazioni periodiche Iva effettuate nel terzo trimestre solare del 2022. I soggetti passivi Iva devono presentare il modello “Comunicazione delle liquidazioni periodiche IVA” per comunicare i dati contabili riepilogativi delle liquidazioni periodiche dell’imposta.
Sono esonerati dall’adempimento i soggetti passivi non obbligati alla presentazione della dichiarazione annuale Iva o all’effettuazione delle liquidazioni periodiche, sempre che, nel corso dell’anno, non vengano meno le condizioni di esonero. Il modello di deve essere presentato esclusivamente per via telematica, direttamente dal contribuente o tramite intermediari abilitati, entro l’ultimo giorno del secondo mese successivo a ogni trimestre.
Pace fiscale, scadenza per le rate della rottamazione ter delle cartelle
Il 30 novembre vanno pagate le rate della rottamazione ter delle cartelle dovute per il 2022, ovvero per le rate originariamente in scadenza:
- il 28 febbraio;
- il 31 maggio;
- il 31 luglio;
- il 30 novembre.
Trattandosi di una scadenza della definizione agevolata, vanno tenuti in considerazione i 5 giorni di tolleranza. La scadenza finale, quindi, è il 5 dicembre 2022: dopo questa data si decade dai benefici della pace fiscale.
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Proroga di due mesi per l’autodichiarazione Aiuti di Stato
La proroga della scadenza del 30 novembre è arrivata con il provvedimento del 29 novembre, poche ore prima del termine ultimo. La nuova scadenza da segnare in calendario è il 31 gennaio 2023.
Con il provvedimento del 25 ottobre l’Amministrazione Finanziaria ha approvato il nuovo modello più semplice da compilare, insieme alle istruzioni e alle specifiche tecniche.
Inoltre, l’Agenzia delle Entrate ha aggiornato le Faq relative agli Aiuti di Stato: per esempio, per quanto riguarda il caso delle partite Iva chiuse, il beneficiario degli aiuti non è esonerato dall’obbligo di presentare l’autodichiarazione. In caso di mancata compilazione del prospetto Aiuti di Stato nei modelli Redditi 2021, è possibile emendare l’omessa compilazione del quadro RS in sede di Modello Redditi 2021, anno di imposta 2020, con riferimento agli “aiuti Covid-19”, presentando una dichiarazione dei redditi integrativa.
Bonus edilizi, comunicazione cessione credito con la remissione in bonis
Nella circolare n. 33, pubblicata lo scorso 6 ottobre, l’Agenzia delle Entrate fornisce dei chiarimenti sui cambiamenti introdotti dai decreti Aiuti e Aiuti bis, in particolar modo per quanto riguarda la responsabilità solidale del cessionario.
Tuttavia, c’è spazio anche per alcune modifiche circa il calendario da seguire nella comunicazione della cessione del credito: è stata aggiunta la data del 30 novembre, anche nelle ipotesi in cui sia stato chiesto all’Agenzia delle Entrate l’annullamento dell’accettazione dei crediti derivanti da una comunicazione errata. Anche i soggetti chiamati a inviare la comunicazione entro il 17 ottobre possono usufruire del termine ultimo del 30 novembre, sfruttando la remissione in bonis: basta pagare una sanzione di 250 euro con il modello F24 Elide.
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