Crisi: Salvini dice no a “governo truffa”

Marco Ciotola

15/08/2019

15/08/2019 - 10:25

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Il vicepremier parla di ore delicate ma assicura: “Sventeremo il governo truffa M5s-Pd”

Crisi: Salvini dice no a “governo truffa”

No al “governo truffa Pd-M5s”. Sono parole del vicepremier Matteo Salvini, pronunciate ieri sera nel corso del comizio a La Spezia.
Il leader della Lega fa riferimento al recente invito arrivato dalle parole di Matteo Renzi, che ha spinto per un governo ’istituzionale’ tra Partito democratico e Movimento 5 stelle.

Per Salvini la proposta dell’ex premier - che ha parlato di una “assunzione di responsabilità” che punta a scongiurare l’aumento dell’Iva e produrre la legge di Bilancio - è fuori da ogni logica connessa alla volontà degli italiani, che vogliono pensare al futuro - spiega - “non al passato”.

Il vicepremier leghista non ha in ogni caso nascosto la delicatezza del momento e le notevoli difficoltà da affrontare; ma - ha evidenziato - la chiarezza verso i cittadini sarà il primo vincolo di responsabilità che farà di tutto per rispettare:

“Saranno giornate importanti e delicate, noi racconteremo ora per ora cosa faremo e faremo di tutto per sventare un governo truffa Pd-M5s. Ragioniamo e pensiamo al futuro, non al passato”.

Crisi: Salvini dice no a ’governo truffa’

Per il ministro del Lavoro la priorità deve essere “il taglio delle tasse per gli imprenditori e i lavoratori di questo Paese”, e la spinta agli investimenti resta fondamentale in quest’ottica.

Esplicito anche nella risposta, seppure indiretta, al Movimento 5 stelle e ai solleciti per un ritiro della sfiducia al premier Giuseppe Conte. Per Salvini la linea 5 stelle che mira a un dimezzamento dei parlamentari prima delle urne è condivisibile ed è pronto a sposarla, ma non è minimamente disposto a ritirare la sua sfiducia al Presidente del consiglio.

Dure poi le parole rivolte a Matteo Renzi, quelle maggiormente in grado di scatenare l’assenso dei sostenitori di La Spezia, sebbene non siano mancate contestazioni anche lì. Per il vicepremier è evidente “la paura” che ha spinto Matteo Renzi a chiedere un governo d’intesa con i 5 stelle:

“La volontà è quella di far votare 60 milioni di italiani. A meno che non c’è qualcuno, tipo Matteo Renzi, che ha paura perché non lo votano nemmeno i parenti. Gli elettori sono i nostri datori di lavoro, e se uno ha paura di chiedere giudizio al suo datore di lavoro è perché non ha fatto un c...”

Dal palco di La Spezia Salvini tocca anche la questione migranti, commentando la recentissima sentenza del Tar del Lazio, che ha sospeso il divieto d’ingresso in acque territoriali italiane per la ong spagnola Open Arms.

Per il ministro dell’Interno starebbe nell’interesse dello stesso Tar “difendere i confini”, e - sostiene - solo in Italia si può arrivare a una situazione simile:

“Una Ong spagnola in acque maltesi per cui un giudice del Tar del Lazio dice che deve sbarcare in Italia. La mia risposta è no! Ne sono arrivati già a sufficienza di clandestini negli anni passati. Caro il mio giudice, lo stipendio te lo pagano gli italiani, e sono i confini italiani quelli che devi difendere”.

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