Rinnovo del contratto e riordino delle carriere: adesso quanto guadagnano le Forze Armate?

Simone Micocci

30 Gennaio 2018 - 10:26

condividi

Forze Armate, più soldi sullo stipendio grazie al rinnovo del contratto e al riordino delle carriere. Ecco gli importi anticipati dal Co.Ce.R. Guardia di Finanza.

Rinnovo del contratto e riordino delle carriere: adesso quanto guadagnano le Forze Armate?

Il rinnovo del contratto prevede un aumento di stipendio per le Forze Armate, così come il riordino delle carriere approvato nel 2017. Dopo anni di stallo, quindi, il lavoro del personale dei comparti Difesa e Sicurezza riceve un importante riconoscimento economico.

Nonostante in molti non siano soddisfatti del risultato ottenuto grazie al riordino delle carriere e al rinnovo del contratto non si può negare che il Governo Renzi abbia fatto meglio dei suoi predecessori, applicando due provvedimenti attesi da diversi anni.

Eppure la maggior parte delle Forze Armate si lamenta per l’accordo siglato dai sindacati e l’amministrazione visto che gli importi dell’aumento di stipendio non sono sufficienti per risarcirli dei 9 anni in cui il contratto è stato bloccato.

Insomma, da una parte Renzi che afferma di aver dato più soldi alle Forze Armate, dall’altra il personale militare che si lamenta per le “briciole” ricevute. Chi ha ragione? A fare chiarezza ci ha pensato il Co.Ce.R. della Guardia di Finanza che ha risposto alle accuse da parte del personale delle Forze Armate dichiarando di aver firmato il rinnovo per “dare un po’ di ossigeno nelle tasche dei militari” dopo aver preso atto che prima del 2019 non era possibile avere altre risorse.

Per spiegare quali sono gli effetti del rinnovo del contratto, ai quali si aggiungono quelli del riordino delle carriere, il Co.Ce.R Guardia di Finanza ha stilato delle tabelle nelle quali ha riportato tutte le cifre dell’aumento.

Tabelle - riportate in anteprima da Infodifesa.it - che possono servire come riferimento per il personale degli altri corpi delle Forze Armate, così da farsi un’idea su quanto guadagnerà adesso.

Ecco nel dettaglio qual è il risultato di un percorso iniziato nel 2015 dal Governo Renzi con il quale sono state riattivate le dinamiche retributive del personale militare.

Rinnovo del contratto e riordino delle carriere: effetti sullo stipendio

Matteo Renzi nei giorni scorsi ha rivendicato quanto fatto dal suo Governo per le Forze Armate, dichiarando che grazie al Partito Democratico questi avranno più soldi sullo stipendio.

Parole alle quali sono seguite molte critiche, con il personale militare che ha risposto dicendo che non si può parlare di un vero e proprio aumento poiché gli importi sono “molto bassi e per niente soddisfacenti”.

Vero, ma allo stesso tempo non bisogna dimenticare che le risorse a disposizione non erano molte e che c’era da tener conto del deficit di bilancio. Con questo non vogliamo fare un endorsement a Matteo Renzi - che di errori ne ha commessi diversi - ma ci teniamo a fare chiarezza su quanto fatto effettivamente dall’ex premier per le Forze Armate.

Come ricordato dal Co.Ce.R. Guardia di Finanza si è partiti dallo sblocco delle promozioni e degli assegni di funzione nel 2015, per poi proseguire con la concessione degli 80€ del bonus sicurezza (per due annualità) a tutti i dipendenti del comparto Difesa e Sicurezza.

Poi c’è stato il riordino delle carriere con il quale si è provveduto ad una riparametrazione delle tabelle stipendiali e infine il rinnovo del contratto.

Gli effetti del rinnovo del contratto potrebbero anche non essere quelli sperati, ma non si può negare che da marzo 2018 le Forze Armate potranno contare su qualche euro in più sullo stipendio.

L’aumento sarà correlato al ruolo; ecco ad esempio gli importi lordi mensili riguardanti il personale della Guardia di Finanza.

A marzo 2018 poi dovrebbe arrivare anche l’assegno una tantum con gli arretrati del 2016 e 2017. In questo caso l’aumento mensile sarà molto più basso perché per queste due annualità le risorse a disposizione erano inferiori. Il risultato è il seguente:

Ma facciamo un passo indietro e torniamo a quanto successo nel 2017 con il riordino delle carriere. Una riforma attesa da 20 anni che presenta diverse lacune ma è comunque un provvedimento che introduce benefici interessanti per le Forze Armate.

Tra i benefici spiccano i nuovi parametri per il calcolo della retribuzione fissa, che comporta degli aumenti di stipendio lordi correlati al ruolo. Ad esempio, ecco gli effetti stipendiali per la Guardia di Finanza:

Insomma, gli effetti del riordino e del rinnovo ci sono e si vedono. È pur vero che le indennità accessorie - come i notturni e i festivi - non sono state riviste (a causa di una mancanza di risorse) ma per il Co.Ce.R. Guardia di Finanza non si può non riconoscere la buona fede dei sindacati che hanno voluto dare un po’ di respiro al personale delle Forze Armate, da tempo dimenticato dalle amministrazioni dello Stato.

Iscriviti a Money.it